Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

MILAZZO, IL TAR DI CATANIA RIGETTA LA RICHIESTA DI SOSPENSIVA CONTRO LA VENDITA DEL MATTATOIO

Milazzo, 04/02/2010 - Il Tar di Catania con ordinanza n. 165/2010 – allegata al pre-sente comunicato – ha rigettato la domanda cautelare proposta dai consiglieri comu-nali Pino Francesco+ 6 tendente ad ottenere la sospensione del procedimento di vendita dell’ex mattatoio
comunale. Nella motivazione si evince “che allo stato non sussiste il danno attuale, grave ed irreparabile, posto che con delibera n. 649 del 28 gennaio 2010, prodotta agli atti di causa, è stata sospesa la contestata procedura di alienazione incardinata con gli atti impugnati”.
Nel procedimento sono stati impegnati gli avvocati Giuseppe Librizzi per il Comune di Milazzo e Giuseppe Gitto per i sette consiglieri comunali.

“La pronuncia del tribunale amministrativo regionale – afferma il sindaco Lorenzo Italiano – prende in sostanza atto delle procedure di verifica immediatamente attivate da questa Amministrazione a seguito della sentenza della Corte Costituzionale che ha di fatto aperto una “falla” nelle procedure di vendita attivate da diverse amministra-zioni siciliane. Di fatto, sia pure incidentalmente, il Tar ha superato già in questa fase anche tutte le censure mosse dai consiglieri ricorrenti in ordine alla legittimità della delibera di adozione del Piano delle alienazioni, la cui validità è peraltro ribadita dal-la procedura pendente presso l’assessorato regionale al Territorio ed Ambiente per la valutazione della compatibilità dei deliberati del Consiglio comunale che hanno im-presso una nuova destinazione urbanistica agli immobili rispetto alle previsioni di piano regolatore generale. Procedure tutt’ora in corso e al cui esito potrà utilmente riprendere l’iter di alienazione dei beni”.

L’ufficio stampa

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