Codice della Strada: una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi

CODICE STRADA. ANNALISA CORRADO (SEGRETERIA NAZIONALE PD E MEP S&D): “ENNESIMO DISASTRO DEL GOVERNO, NORMA REPRESSIVA E IDEOLOGICA FATTA SULLA PELLE DELLE PERSONE”  Roma, 20 novembre 2024 - "L’approvazione del Codice della Strada non è che l’ennesimo disastro del Governo, che peggiora invece di migliorare la vita dei cittadini. Si tratta di una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi che vogliono adottare pratiche innovative e che non fa assolutamente nulla per prevenire gli incidenti stradali, che ancora oggi registrano numeri terrificanti – oltre 3.000 morti e 200.000 feriti ogni anno”, dichiara Annalisa Corrado, Responsabile Conversione Ecologica nella Segreteria Nazionale del PD e MEP S&D, Commissione ENVI. La riforma, a lungo sbandierata dal Governo Meloni, ha ricevuto oggi l’approvazione in Senato. Tutte le principali associazioni italiane dei familiari delle vittime sulla strada, insieme con le associazioni ambientaliste e per la mobi

LUMIA (PD), INCREDIBILE, IL PARLAMENTO EUROPEO NEGA L'ACCESSO A GIOVANI DELL’ANTIMAFIA

Bruxelles, 18 marzo 2010 – “Non credo ai miei occhi: le mafie riescono spesso ad infiltrarsi dentro le istituzioni, mentre oggi ottanta studenti siciliani, venuti presso la sede del Parlamento europeo per un seminario di studi sulle mafie in Europa, non vengono fatti entrare perché indossano una T-shirt con su scritto “No Mafia. Siciliani contro tutte le mafie”. Lo dichiara il senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della Commissione antimafia.
“Mi aspettavo – aggiunge Lumia – tutt’altra accoglienza al Parlamento europeo. Ero venuto per spiegare come le mafie si sono diffuse in tutto il territorio europeo e come riescono a condizionare la vita economica e sociale dei Paesi, invece ho trovato un clima di chiusura e ottusità. Sembra che l’antimafia crei imbarazzo”.
“Mentre siamo fuori la porta del Parlamento – conclude Lumia – le mafie continuano a globalizzarsi e gestire traffici internazionali, a predare i fondi europei, attraverso i lavori pubblici e i finanziamenti comunitari. Non può essere questo l’atteggiamento dell’Unione Europea nei confronti dell’antimafia e della lotta alle mafie”.


Ufficio stampa
Matteo Scirè

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