Sara Campanella: giovedì 3 aprile fiaccolata in ricordo della studentessa vittima di femminicidio a Messina

Giovedì 3 aprile fiaccolata in ricordo di Sara Campanella, studentessa del CdS in Tecniche di Laboratorio Biomedico dell'Università di Messina, vittima di femminicidio a Messina. Il corteo si muoverà fino a Piazza dell'Unione Europea, sede del Municipio.  Per la sua uccisione è stato individuato, quale soggetto fortemente sospettato, Stefano ARGENTINO, 27enne, di Noto (SR), anche lui studente nella stessa facoltà della giovane, rintracciato con il supporto dei Carabinieri di Siracusa. Messina, 1 apr. 2025 - Giovedì 3 aprile 2025, alle ore 19.30 con partenza prevista dal Cortile del Rettorato in Piazza Pugliatti, prenderà avvio una fiaccolata in ricordo di Sara Campanella, studentessa del CdS in Tecniche di Laboratorio Biomedico dell'Università di Messina, vittima di femminicidio. L'iniziativa, organizzata dall'Ateneo peloritano unitamente a tutte le Associazioni studentesche ed in collaborazione con il Comune di Messina, coinvolgerà la Comunità accademica ed è aper...

MAFIA: LUMIA (PD), SEQUESTRO BENI DIMOSTRA RETE COLLUSIVA FORTE E DIFFUSA

Palermo, 05 marzo 2010 – “La rete collusiva mafiosa con pezzi dell’economia è ancora molto forte e diffusa. Lo dimostrano le operazioni di oggi che in Sicilia e in Campania hanno portato al sequestro di ingenti patrimoni”. Lo dichiara il senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della Commissione antimafia, commentando il sequestro di beni per un valore che supera i 100 milioni di euro.
“Si tratta – aggiunge Lumia – di imprenditori contigui, se non organici, all’organizzazione visto che esercitavano l’attività di usura, si occupavano della gestione del pizzo, riciclavano il denaro di Cosa nostra, assicuravano supporto e rifugio ai boss latitanti.
Attraverso le collusioni con settori del mondo dell’impresa e della politica le mafie gestiscono l’economia e impongono il proprio dominio. Un sistema micidiale che consente a Cosa nostra di avere sempre a disposizione denaro e risorse e di creare consenso nel territorio. È questa la forza della mafia, grazie alla quale riesce a incassare i duri colpi inflitti dalla magistratura e dalle forze dell’ordine e a riorganizzarsi”.
“Non bisogna, quindi, abbassare la guardia – conclude l’esponente del Pd – e pensare che la guerra contro Cosa nostra sia vinta. La politica, oggi più che mai, deve sostenere l’azione repressiva dello Stato, con più risorse e strumenti, e allo stesso tempo promuovere la cultura della legalità, attraverso il riuso sociale dei beni confiscati”.

Ufficio stampa
Matteo Scirè

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