Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

MESSINA, CGIL: SCIOPERO E PRESIDIO DAVANTI ALLA SEDE PROVINCIALE DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE


Per chiedere al governo un fisco più equo, interventi in difesa del lavoro e per i diritti di cittadinanza
(U.S.Cgil ME) –12 mar ‘10 – Manifestazione della Cgil di Messina questa mattina davanti alla sede provinciale dell’Agenzia delle entrate di via Santa Cecilia nell’ambito dello sciopero generale indetto a livello nazionale per chiedere al governo interventi per un fisco più equo, a sostegno dei lavoro e per i diritti di cittadinanza.
“Abbiamo scelto l’Agenzia delle entrate per manifestare perché oltre al nodo lavoro, c’è un dato gravissimo che riguarda il fisco che in Italia colpisce in maniera asimmetrica lavoratori dipendenti e autonomi, penalizzando fortemente i primi”, spiega il segretario generale della Cgil di Messina Lillo Oceano.
Nel 2009 tasse e contributi hanno coperto il 45,6% dei redditi da lavoro dipendente e delle pensioni, mentre sulla base delle dichiarazioni un contribuente su 4 non paga tasse e il 45% della ricchezza nazionale è nelle mani del 10% della popolazione.
“Un prelievo fiscale che nel corso dell’ultimo anno è aumentato dal 42,8 al 43,3%- evidenzia Oceano-. Un elemento che non aiuta certo i lavoratori nella crisi”.
Proprio per evidenziare la necessità di ridurre il prelievo fiscale sui lavoratori dipendenti e per ottenere misure che garantiscano un fisco più equo- lo slogan della campagna lanciata dalla Cgil è non a caso “Pagare tutti per pagare meno”-.
Al centro dello sciopero odierno anche il tema del lavoro con la richiesta, prima accolta e poi negata, dell’allungamento della Cassa integrazione, e quello dei diritti di cittadinanza in particolare per quegli immigrati che se oggi perdono il lavoro per la crisi, diventano secondo la Bossi Fini irregolari e quindi a rischio espulsione.
“Abbiamo chiesto al governo di sostenere l’economia sostenendo chi perdeva il lavoro. Il risultato è che dopo averlo annunciato, hanno ritirato l’appoggio al prolungamento della Cassa integrazione mentre il tasso di disoccupazione nazionale è arrivato all’8,6%, il dato peggiore dal 1984- spiega Oceano-. A Messina poi dove già nel 2008 la disoccupazione era al 13,6 la situazione appare davvero preoccupante. Quando scadrà la Cig per i lavoratori, cosa accadrà?”.

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