Taormina (Messina), 18/03/2010 - Nei giorni scorsi, i carabinieri dell’aliquota operativa del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Taormina hanno proceduto al fermo di due giovani catanesi incensurati: Provenzano Cristian Angelo (classe 91) e Clemente Daniel (classe 88) gravemente
indiziati di numerose rapine comesse in diversi istituti di credito dell’Isola ed in particolare nelle province di Catania, Siracusa e Caltanissetta tra novembre 2009 e febbraio 2010.
I carabinieri sono giunti all’identificazione dei due soggetti dopo accurate indagini incentrate in particolare sulla meticolosa e paziente analisi dei filmati estrapolati dai sistemi di videosorveglianza delle banche rapinate.
il Provenzano ha messo a segno ben tre rapine: la prima il 2.11.2009, in Bronte, presso la Banca Popolare di Lodi che aveva fruttato 33 mila euro; la seconda il 2.12.2009, presso la Banca Popolare di Lodi in Acireale che fruttava un bottino di 13 mila euro; la terza il 26 febbraio scorso a Lentini, sempre ai danni di una filiale della Banca Popolare di Lodi, ma questa volta senza bottino poiché il denaro era ancora custodito all’interno della cassaforte con apertura automatizzata e temporizzata.
Il Clemente invece risulta aver perpetrato due rapine: la prima a Niscemi, presso la Banca Monte dei Paschi di Siena ove ha asportato 18 mila euro; la seconda assieme al Provenzano il 2.11.2009 a Bronte, presso la Banca Popolare di Lodi.
Al fermo di Provenzano Cristian Angelo, si è giunti il 2 marzo u.s., quando i carabinieri lo hanno bloccato all’interno dell’aeroporto di Fontanarossa, al suo ritorno da Milano, ove si era recato dopo l’ultimo colpo - in data 26.02.2010 - e dove avrebbe fatto ritorno facendo perdere la proprie tracce.
pochi giorni dopo, i carabinieri hanno fermato anche il secondo rapinatore, Clemente Daniel, presso la sua abitazione di Catania ove ai piedi del letto è stata trovata una capiente valigia da viaggio pronta per essere riempita.
I gip di Catania che hanno convalidato i fermi, hanno anche disposto la custodia cautelare presso il carcere di piazza Lanza ove i due si trovano detenuti.
La brillante operazione - che ha consentito di trarre in arresto due rapinatori “seriali” e di scoprire 4 rapine commesse in tutta la Sicilia - è il risultato dell’osmosi info-operativa tra i reparti dell’Arma siciliana, che ha consentito lo scambio reciproco ed in tempi rapidi di informazioni raccolte ed elaborate dal personale che ha operato.
Giungere infatti alla certa identificazione dei due malfattori è stato particolarmente difficile stante che, sino ad oggi, gli stessi erano due perfetti sconosciuti per le forze dell’ordine.
Intanto, sono in corso ulteriori indagini per risalire all’individuazione di eventuali altri complici dei due rapinatori e per accertare se i due arrestati si siano resi responsabili di altre rapine.
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