Ponte sullo Stretto di Messina, Ciucci: Il via libera del Cipess è previsto a giugno

PONTE STRETTO, AD CIUCCI: AVVIO LAVORI IN ESTATE: " Il via libera del Cipess è previsto a giugno e consentirà di potere avviare la progettazione esecutiva e il programma delle opere anticipate, quali accantieramento, bonifica da ordigni bellici, indagini archeologiche e, in maniera graduale, le procedure espropriative. " Roma, 12 aprile 2025 - L’amministratore delegato di Stretto di Messina, Pietro Ciucci, intervistato dal nuovo settimanale economico “Moneta”, traccia lo stato di avanzamento del ponte sullo Stretto di Messina. Nell’intervista, Ciucci ha ricordato lo stato dell’iter - che lo scorso mercoledì ha registrato l’approvazione del report IROPI dal Consiglio dei Ministri – mentre sono in corso di predisposizione le comunicazioni al Ministero dell’Ambiente e alla Commissione Europea per gli aspetti relativi alla valutazione di incidenza ambientale. Tali procedure verranno concluse dopo Pasqua.   Il via libera del Cipess, che avrà luogo a valle dell’intero iter autorizz...

Federalismo padano: "Perchè dovremmo mangiare i prodotti della Galbani e non i nostri favolosi formaggi?"

09/04/2010 - Ieri sera ad Anno Zero il Professore Ricolfi sosteneva che la causa dell'arretratezza del Mezzogiorno è da cercare nell'evasione fiscale e nella scarsa efficienza dei servizi pubblici. Il federalismo costringendo le amministrazioni del Sud a finanziarsi
attraverso un prelievo fiscale piuttosto che da trasferimenti statali e costringendole alla efficienza le renderà virtuose e capaci di navigare in mare aperto senza puntelli assistenzialistici e paternalistici dello Stato
Il Nord, liberato dalla zavorra parassitaria del Sud, potrà spiccare voli ancora più alti. In atto è tra le migliori regioni europee ma al meglio non c'è mai fine.
Ricolfi si spinge financo a parlare di "sacco" del Nord!
Se avessimo i nominativi che Berlusconi e Tremonti hanno secretato dei miliardi rientrati in Italia coperti dallo scudo fiscale potremmo subito verificare la veridicità della tesi di Ricolfi. Ma non conosceremo mai
i nomi dei grandi evasori fiscali anche se non abbiamo dubbi che in grandissima maggioranza appartengono alle regioni ricche del Paese. Credo che la partecipazione di evasori del sud che hanno occultato le loro ricchezze nei paradisi fiscali sia assai modesta dal momento che l'evasione si verifica e si reitera sui redditi industriali ,commerciali e finanziari.
In quanto ai servizi inefficienti ricordiamo che a fronte dell'imponente sistema autostradale della padania nel Sud siamo ancora alle prese con la Salerno-Reggio Calabria. In tutti i servizi c'è indubbiamente un forte scarto negativo a svantaggio del Sud.
Ma sono solo queste le ragioni principali della inferiorità del Mezzogiorno?
Non è anche perchè tutto il Sud non è altro che un'area di consumo per il Nord? Vogliamo vedere
i dati dell'interscambio regionale di merci e servizi e della bilancia dei pagamenti interni?
Quando il Nord si chiuderà nella fortezza del federalismo e non cederà più un solo euro alle altre regioni italiane diventerà drammatica la necessità di nuove modalità di interscambio commerciale e di bilancia dei pagamenti interni. Il Nord è prospero perchè esporta prodotti industriali e servizi al sud.
Tutti i prodotti necessari all'agricoltura vengono forniti dal Nord. Lo stesso dicasi per la grande distribuzione commerciale. Le Regioni del Sud si dovranno attrezzare per produrre in loco quanto importano dal Nord ? La ricchezza incamerata dalle Regioni forti del Paese in effetti viene ricavata
in parte rilevante nel Sud. Si può fare un conto come quello di Ricolfi ? Il Prodotto Interno Lordo
del Sud è insufficiente perchè viene in gran parte trasferito attraverso le aziende e le società per azione nel Nord. ?
Bisognerebbe che le esportazioni della Padania nel Mezzogiorno d'Italia e che praticamente occupano grandissima parte del mercato vengano tenute in considerazione nei calcoli dell'Italia del federalismo. Se dovremo vivere delle tasse che ricaviamo nel territorio bisognerà anche considerare come sviluppare l'economia del Mezzogiorno.
Insomma, non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca. Il federalismo deve rifare i conti della struttura dell'economia italiana nella quale il Nord ha trovato un grande e confortevole mercato nel Sud. Se ognuno dovrà fare da sè dobbiamo rivedere tutto.

Un federalismo fatto come lo pretende Ricolfi e la Lega che vorrebbe conservare il sud come suo mercato genererà tensioni secessionistiche. Perchè dovremmo stare insieme? Perchè dovremmo mangiare i prodotti della Galbani e non i nostri favolosi formaggi oggi esclusi dalla grande distribuzione commerciale?
Pietro Ancona
http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/
www.spazioamico.it

http://www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20080103_00/testointegrale20080103.pdf
http://www.mincomes.it/fondi_strutturali/le_regioni/interscambio/indicatori_2006/indicatori_sicilia.pdf
http://www.starnet.unioncamere.it/Rapporto-dellAssemblea-Unioncamere--Dicembre-2009_5A24

Commenti

  1. Bravo. Lei ha centrato in pieno la questione. Se applichiamo il federalismo in questo momento, e cioà con Pil regionali defferenti e con la dipendenza (da 150 anni)completa dai prodotti del nord, sarà il collasso e a qual punto la secessione dal nord sarà inevitabile. E' bene che i nostri politici abbiano chiare le idee su questo aspetto e non credo che una secessione del sud convenga, soparatutto al nord che verrebbe drasticamente ridotte le sue esportazioni.

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