Aeroitalia e Aerolinee Siciliane: salta l'accordo per costi raddoppiati e licenza mancante

Salta l’accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane. Accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane risolto per costi raddoppiati e licenza mancante  Catania, 24 aprile 2024 – Accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane risolto per costi raddoppiati e licenza mancante. In data odierna è stato risolto l’accordo preliminare tra Aeroitalia e AerolineeSiciliane. Il Presidente Dott. Giacomo Guasone comunica che il MOU tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane si è concluso negativamente.   “A tutt’oggi, - dichiara il dr.Guasone, - la società Air Connect, oggetto dell’accordo, non è stata risanata e le richieste economiche per l’acquisizione della stessa sono state raddoppiate. L’aumento della richiesta insieme alla mancata riattivazione della licenza di volo e la conseguente perdita della stagione rendono impossibile l’investimento."

ROBERTO CORONA: “CHE NE È DEL PIANO DI RISANAMENTO DELL’AREA DEL MELA?”

Palermo, 29 aprile 2010 - Milazzo, San Filippo, Santa Lucia e Pace del Mela, Condrò, San Pier Niceto, Gualtieri Sicaminò sono tutti i comuni interessati a un risanamento ambientale che tarda a venire. Allora, ancora una volta, il deputato regionale del Pdl Roberto Corona torna sull’argomento con un altro atto ispettivo. Un’interrogazione urgente depositata all’Ars per chiedere lumi sullo stato dell’arte del progetto di potenziamento e di adeguamento dell’impianto di depurazione consortile dell’Asi di Messina, ubicato a Giammoro, nel comune di Pace del Mela.

“Queste opere – sottolinea Corona – avrebbero dovuto essere eseguite entro il 2009. Già nel 2005, l’Arpa e la Commissione provinciale per la tutela dell’ambiente avevano evidenziato la gravità della situazione e il malfunzionamento dell’impianto di depurazione, fino a dichiarare che in caso di mancato disinquinamento si sarebbe arrivati a un vero e proprio disastro ambientale”.
“Per evitare l’unica soluzione possibile, disastrosa per l’economia e il comprensorio, cioè la chiusura dell’impianto che ricadrebbe sulle teste dei lavoratori a causa del conseguente arresto della produttività delle aziende, occorre intervenire immediatamente” conclude Corona, il quale, con il suo atto ispettivo chiede qual è lo stato delle procedure per il completamento dei lavori di potenziamento dell’impianto di depurazione , con riuso acque reflue e fanghi; il perché dei ritardi, la verifica delle responsabilità e le misure consequenziali di messa in mora per tutelare anche la salute dei cittadini.

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