Gioiosa Marea: «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», una rete di collaborazione tra le Associazioni Pro Loco

I l 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di  Scienze del turismo, della cultura e d'impresa  presso l'Università di Messina. Coinvolti, oltre alle Associazioni Pro Loco territoriali, i protagonisti della filiera turistica. Gioiosa Marea, 10 luglio 2025 -  Lo scorso 8 luglio 2025, presso il Circolo Roma di Gioiosa Marea si è svolto il 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea con l'intento di creare una rete di collaborazione e sinergia tra le Associazioni Pro Loco aps di prossimità. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di Scienze del turismo, della cultura e d'impresa presso l'Università di Messina e riconosciuto esperto di turismo, che ha illustrato...

ROBERTO CORONA: “CHE NE È DEL PIANO DI RISANAMENTO DELL’AREA DEL MELA?”

Palermo, 29 aprile 2010 - Milazzo, San Filippo, Santa Lucia e Pace del Mela, Condrò, San Pier Niceto, Gualtieri Sicaminò sono tutti i comuni interessati a un risanamento ambientale che tarda a venire. Allora, ancora una volta, il deputato regionale del Pdl Roberto Corona torna sull’argomento con un altro atto ispettivo. Un’interrogazione urgente depositata all’Ars per chiedere lumi sullo stato dell’arte del progetto di potenziamento e di adeguamento dell’impianto di depurazione consortile dell’Asi di Messina, ubicato a Giammoro, nel comune di Pace del Mela.

“Queste opere – sottolinea Corona – avrebbero dovuto essere eseguite entro il 2009. Già nel 2005, l’Arpa e la Commissione provinciale per la tutela dell’ambiente avevano evidenziato la gravità della situazione e il malfunzionamento dell’impianto di depurazione, fino a dichiarare che in caso di mancato disinquinamento si sarebbe arrivati a un vero e proprio disastro ambientale”.
“Per evitare l’unica soluzione possibile, disastrosa per l’economia e il comprensorio, cioè la chiusura dell’impianto che ricadrebbe sulle teste dei lavoratori a causa del conseguente arresto della produttività delle aziende, occorre intervenire immediatamente” conclude Corona, il quale, con il suo atto ispettivo chiede qual è lo stato delle procedure per il completamento dei lavori di potenziamento dell’impianto di depurazione , con riuso acque reflue e fanghi; il perché dei ritardi, la verifica delle responsabilità e le misure consequenziali di messa in mora per tutelare anche la salute dei cittadini.

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