
Roccalumera (Me), 17/04/2010 - Nelle prime ore del 16 aprile 2010, in esecuzione dell’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal gip di Messina dott.ssa Arena su richiesta del p.m. Presso la procura della Repubblica di Messina dott. Monaco, i carabinieri della compagnia di messina sud ed in particolare quelli della stazione di Roccalumera, hanno tratto in arresto:
• La Rocca Yvanof Sterlyng, nato Paternò (Ct) cl. 1987, residente a Ragalna (Ct), celibe, operaio, pregiudicato;
• Tomasello Tonino, nato Paternò (Ct) cl. 1990, residente a Ragalna(Ct), celibe, disoccupato, pregiudicato;
• Mercurio Emanuele, nato Giarre (Ct) cl. 1986, ivi residente, celibe, incensurato.
Nel pomeriggio del 03.04.2010 i tre giovani catanesi, dopo una serie di consumazioni all’interno del bar “Piccadilly” di Roccalumera, si rendevano protagonisti di una rapina ai danni dell’esercizio con modalita’ esecutive indice di elevata capacita’ delinquenziale.
In particolare il Mercurio, con minaccia verbale di morte e simulando l’estrazione di una pistola di cui faceva intendere il possesso, aggrediva il proprietario dell’esercizio spintonandolo a terra e causandogli lesioni, successivamente asportando con violenza, dal marsupio della vittima e dalla cassa, l’intero incasso della giornata, pari a 2.000 euro.
Nel frattempo, gli altri due complici fungevano rispettivamente da palo all’ingresso del locale, e da vedetta in prossimità della autovettura con la quale successivamente si dileguavano.
Le immediate e prolungate attivita’ di indagine avviate dalla stazione di Roccalumera, protrattesi per l’intero arco notturno, permettevano di individuare l’autovettura utilizzata per la fuga, appartenente alla madre di uno degli arrestati, con precedenti specifici e scarcerato da poche settimane.
I successivi accertamenti e riscontri, effettuati in piena collaborazione con le compagnie di Giarre e Paternò (stazioni di Giarre e di Ragalna), permettevano quindi di acquisire univoci e concordanti elementi di reita’ a carico degli odierni arrestati, le cui effigi venivano poste in visione per il riconoscimento, con esito positivo, alla vittima.
Al termine delle formalita’ di rito, gli arrestati sono stati associati alla Casa Circondariale di Catania Piazza-Lanza.
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