Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

ESPROPRIATI TUTTI GLI ABITANTI DI SAN PIERO PATTI, MA A ROMA

28/05/2010 - Alla cortese attenzione della vostra Redazione, volevamo inoltrare la nostra richiesta di aiuto. Mi chiamo Francesca Chialastri, ho 30 anni e con mio marito abbiamo due bambini: Alessandro di 7 anni e Serena di quasi 4 anni che abbiamo adottato nella Repubblica Popolare del Congo quando lei fu abbandonata
a 5 giorni di vita. Alla mia richiesta si uniscono anche tutti i miei vicini siti in Via San Piero Patti a Roma.

Nel nostro quartiere c’è da anni un progetto per creare un collegamento viario tra due grosse borgate. Anche se all’apparenza il progetto sembrerebbe risolvere notevoli problemi di traffico le nostre abitazioni però ne pagherebbero le conseguenze! Secondo voi può essere costruita una strada a 4 corsie con marciapiedi e spartitraffico a meno di 5 metri delle porte delle nostre case e soprattutto espropriando tutti gli abitanti di Via San Piero Patti di parte delle loro abitazioni?

Per farvi avere una idea del paradosso della situazione vi dico che, qualora questo progetto venisse approvato, uscendo sul mio balcone potrei stringere la mano ad una persona che in quel momento transita sul marciapiede della strada in oggetto. Se il mio vicino aprisse la finestra della cameretta dei suoi bambini si troverebbe subito sul marciapiede. Ma secondo voi è normale?

Io ho acquistato una porzione di quadrifamiliare che è stata costruita con regolare Licenza di costruzione e Progetto approvato (tutto in mio possesso). Secondo voi come fa il Comune a rilasciare regolare Licenza di costruzione su un tratto che è soggetto ad esproprio? E ancora secondo l’Ufficio Espropriazioni sito in Via della Civiltà del Lavoro a Roma l’esproprio di parte dei nostri immobili può essere fatto poiché noi abbiamo occupato una strada che risulta esserci nelle loro cartine stampate ai tempi di Garibaldi ma che di fatto non c’è mai stata. Aiuto!

Secondo le loro mappe, la nostra via San Piero Patti risulta una strada privata e invece è transitata liberamente dai cittadini. Come può essere progettata una strada a 4 corsie che per colpa del rumore, dello smog, inquinamento acustico ecc. lederebbe palesemente la nostra salute fisica e mentale, costruita proprio così a ridosso di così tante abitazioni? Per non parlare poi del vastissimo terreno comunale incolto che c’è di fronte alle nostre case e che potrebbe benissimo essere utilizzato per la realizzazione di questo progetto … Aiuto!

Sappiamo per certo che al Municipio VIII non ci sono i soldi per realizzare questo progetto, sappiamo anche che si sta parlando ancora di una proposta, ma allora ci chiediamo e lo vorremmo urlare sotto le finestre del nostro sindaco Alemanno: perché c’è già su internet la lista con tutti i nostri nomi che ci informa anche dei mq che ci espropriano?

Vi preghiamo anzi vi imploriamo di aiutarci a far luce su questa situazione paradossale! Venite di persona e verificate la veridicità di quello che vi abbiamo scritto. Ci chiediamo perché l’architetto che ha realizzato il progetto di questa strada non abbia tenuto in considerazione tutto questo padre comunale? Perché se c’è tutta questa attenzione alla tutela del verde delle nostre borgate già troppo deturpate si deve costruire una strada immensa rovinando l’ambiente e arrecando danni alla salute dell’uomo?

Noi siamo disposti a tutto e stiamo già procedendo per vie legali. Siamo disposti anche ad incatenarci. Sicuri che presterete attenzione al nostro grido di aiuto, vi mandiamo per conoscenza una lettera che abbiamo inviato al Signor Sindaco Alemanno e vi inviamo distinti saluti.

Francesca Chialastri
e tutti gli abitanti di Via San Piero Patti

(27 maggio 2010)

http://www.ilmessaggero.it

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