Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr, nelle mani della criminalità organizzata

Le mani della criminalità organizzata sui Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr.  La metà delle indagini relative alle frodi sui fondi Ue riguardano l'Italia (6 su 12 miliardi complessivi di danno stimato). E sulla maggior parte di queste c'è l'ombra della criminalità organizzata, attratta dal richiamo del flusso consistente di denaro. 4 mag 2024 - È quanto emerso il 29 e il 30 aprile a Bruxelles, nel corso dei due giorni di studio, approfondimento e confronto giuridico dedicati alla Procura europea, alle sue competenze e ai riflessi più significativi della sua azione giudiziaria. Un appuntamento che si è concluso con l'affermazione di un dato che non può lasciare indifferenti anche coloro che non sono professionisti del settore legale: l'Italia è al centro delle indagini Eppo.   Pur essendo stato pubblicato pochi giorni fa il Report 2023 - 2023 in numbers | European Public Prosecutor’s Office (europa.eu) - l'analisi dell'andamento delle

I PRECARI DI S. ANGELO DI BROLO LEGGONO UN DOCUMENTO IN CONSIGLIO

Sant'Angelo di Brolo, 27/05/2010 - Ecco il documento che i precari del comune di Sant'Angelo di Brolo, hanno preparato e letto durante il Consiglio Comunale, che si è svolto oggi pomeriggio nel loro Comune, per relazionare la loro situazione e il loro stato di agitazione. Dal Consiglio è uscito un ordine del giorno votato all'unanimità, con un documento unitario dei tre capigruppo, in rappresentanza dell'intero consiglio, che verrà inoltrato al Presidente del
Consiglio dei Ministri, al Presidente della Regione, e su richiesta dei lavoratori precari, a tutti i deputati regionali e nazionali eletti in Sicilia, nel quale si esprime solidarietà e si chiede alle Istituzioni competenti di intervenire, intanto nell'immediato con la deroga al patto di stabilità, ma con una definitiva risoluzione del problema precariato.
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Innanzitutto ringraziamo il presidente del consiglio per avere convocato, in seduta urgente e straordinaria questo consiglio comunale, i consiglieri e gli amministratori per essere qua presenti ad esprimere la loro solidarieta’ al personale precario in servizio presso questo ente.
La nostra protesta iniziata martedi’ con la convocazione di un’assemblea, continuata ieri con una grossa manifestazione a palermo, e oggi con l’astensione dal posto di lavoro senza timbratura, continuera’ finche’ non avremo risposte concrete dal governo regionale e nazionale, oltre a denunciare il rischio serio di perdere il posto di lavoro, vuole essere la dimostrazione di quello che l’ente e quindi la comunita’ santangiolese andra’ a vivere tra sei mesi, quando non ci saranno piu’ i finanziamenti per il precariato.
Smentendo quelle critiche anche ingiuste, di chi avuto la falsa credenza dei fannulloni, oggi si puo’ dare atto che circa il 50 % dei servizi erogati dall’ente sono garantiti dal personale precario.
Brevemente vogliamo ricordare che, rimarebbero chiusi i seguenti uffici comunali:

Il protocollo generale – l’asilo nido – l’ufficio tributi – lo staff servizi manutentivi – la segreteria del sindaco – l’urp – il messo notificatore e albo pretorio – assistenza ai bambini portatori di handicap.
Sarebbero ridimensionati in alcuni casi in misura superiore al 50%:
La mensa scolastica – il trasporto scolastico – il trasporto anziani – lo sportello unico per le attivita’ produttive - la biblioteca – il servizio di polizia municipale – l’ufficio tecnico comunale – l’ufficio sport, spettacolo e turismo – l’ufficio ragioneria – l’ufficio segreteria e del personale.
Quello che puo’ apparire il problema di una sessantina di famiglie sara’ invece un problema sociale che investira’ l’intera comunita’.

La mancata entrata di piu di’sessanta stipendi in case di santangiolesi si ripercuotera’ su tutte le attivita’ commerciali e non del paese.
Da cittadini santangiolesi ci chiediamo come si puo’ pensare ad un comune che non eroga servizi o per farlo dovrebbe esternalizzarli.
In merito alla “privatizzazione” ricordiamo l’esempio degli ato in sicilia. E’ giusto che tali servizi siano erogati da noi lavoratori che da oltre vent’anni lavoriamo in questo ente, e che ancora oggi siamo in attesa di un posto di lavoro o peggio rischiamo di perdere quello precario.

Dopo l’incontro di ieri alla regione sicilia, alla presenza di numerosi precari e amministratori, la situazione continua ad essere molto grave, vista anche la manovra del governo nazionale, la quale taglia il 50% dei posti dei precari nella pubblica amministrazione.
Facciamo un appello a voi amministratori di farvi promotori verso il governo regionale e nazionale, affinche’ questa problematica del precariato in sicilia si risolva in maniera positiva.
Inoltre vi invitiamo a trasmettere copia della delibera dell’odierno consiglio comunale a tutti i deputati e senatori eletti in sicilia perche’ prendano essi stessi posizione in merito alla questione dei precari degli enti locali.
I precari del comune di sant’angelo di brolo

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