Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

PDCI: “I CONCORSI INTERNI AL COMUNE DI MESSINA SONO NULLI”

Messina, 28/05/2010 - Il Partito dei Comunisti Italiani ribadisce quanto già segnalato il 19 gennaio scorso, relativamente ai concorsi interni al Comune di Messina e cioè che è il Testo Unico Enti Locali che stabilisce l’assegnazione della presidenza della Commissione Giudicatrice ad un dirigente Comunale e non al segretario Generale. Si apprende che in data 21 aprile scorso si è riunita la commissione giudicatrice, presieduta proprio dal segretario Generale con odg “selezioni interne per le progressioni verticali, per la copertura di posti di varie categorie”, in aperta violazione del testo sopracitato.


Ma le violazioni non si fermano solo alla nomina della presidenza della commissione. Infatti la Corte dei Conti nell’adunanza del 31 marzo 2010, con oggetto “interpretazione art. 62 decreto legislativo 150/2009, deliberava che, con riferimento agli Enti locali, l’applicabilità dell’art.62 del D. lgv 150, nella parte in cui si stabilisce che le progressioni fra aree avvengono tramite concorso pubblico, ferma la possibilità dell’amministrazione di destinare al personale interno, in possesso dei titoli di studio richiesti per l’accesso dall’esterno, una riserva di posti comunque non superiore al 50% di quelli messi a concorso, decorre dal 1 gennaio 2010”.
La Corte dei Conti deliberava inoltre che “l’articolo 91 T.U.E.L., nella parte in cui prevede concorsi interamente riservati al personale dipendente, deve ritenersi abrogato per incompatibilità con il d.lgv 150/2009”.
Siamo di fronte all’ennesimo atto di arroganza dell’amministrazione Buzzanca verso la città e all’ennesima vendita di fumo ai dipendenti comunali..
Il Pdci non accetta supino che la cosa pubblica venga gestita in barba ai regolamenti vigenti e diffida l’amministrazione comunale dall’insistere sfrontatamente alla prosecuzione delle prove concorsuali, sapendo bene che ci saranno ricorsi che comporteranno inevitabilmente l’annullamento dei concorsi in questione, con notevole danno ai partecipanti e alle casse comunali.
Antonio Bertuccelli, Segretario provinciale del PdCI

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