Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

MANOVRA FINANZIARIA: UNCEM ANNUNCIA MOBILITAZIONE COMUNITÀ MONTANE

Roma, 10 giugno 2010. Scuola, sanità, farmacie, agricoltura, trasporti. La manovra taglia i servizi e colpisce i piccoli Comuni e le Comunità montane che sostengono la coesione socioeconomica dei territori, continuando a salvaguardare gli interesse delle grandi municipalità.
 Per questo la giunta dell’Uncem, riunita ieri a Milano, ha deliberato lo stato di agitazione della Montagna italiana, attraverso un calendario di iniziative nazionali e locali che si svolgeranno entro la fine del mese su tutto il territorio e che avranno inizio il 24 giugno prossimo con una grande manifestazione al Cinema Capranica di Roma, alla vigilia dell’incontro tra gli organi dell’Uncem e il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che avverrà il giorno successivo 25 giugno.

“In queste ore sta accadendo di tutto – dice il Presidente dell’Uncem Enrico Borghi – sindaci frustrati pronti ad abbandonare, scuole che riducono orari e chiedono ai comuni di supplire ai tagli dello Stato, riduzioni postazioni 118, farmacie che annunciano la chiusura in moltissimi plessi montani, operai forestali che rischiano il licenziamento, società metropolitane che stanno già scrivendo nuovi piani industriali facendo cassa sulla annunciata chiusura delle nostre società partecipate. E lo Stato, anziché realizzare quel federalismo troppe volte annunciato, pensa bene di aggiungere un proprio sovracanone sull’acqua delle nostre montagne invece di far gestire anche da noi questa risorsa. La misura è colma. Siamo pronti a mettere in campo azioni anche eclatanti, perché ormai è chiaro che ci vogliono ridurre a cittadini di serie B”.

L’immediato azzeramento delle indennità per i presidenti e gli assessori delle Comunità montane, oltre che delle Unioni dei comuni - punto sul quale il Presidente dell’Uncem Enrico Borghi ha già impegnato il Presidente della Repubblica e i Presidenti di Camera e Senato - impedirà ad un’intera categoria di amministratori che non sono “professionisti della politica” di mettersi al servizio dei cittadini. Così come l’obbligo per i Comuni sotto i 30 mila abitanti a dismettere ogni tipo di partecipazione societaria impedirà il loro coinvolgimento in progetti nel campo dell'energia e dell'ambiente. Il tutto mentre le municipalizzate delle grandi città si apprestano a completare la loro posizione dominante nel mercato dei servizi idrici e dell’energia pubblica del nostro paese. Tra gli altri punti della manovra su cui Uncem punta il dito, la previsione dell’esercizio obbligatorio delle funzioni fondamentali comunali per i piccolissimi Comuni. Provvedimento inappropriato per la sede nella quale compare, e che Uncem chiede venga inserito nella Carta delle Autonomie e in ogni caso concordato con le Regioni, che hanno già provveduto alla razionalizzazione degli enti sui propri territori, determinando il taglio di oltre un terzo delle Comunità montane.

DARIO FERRO VICE PRESIDENTE REGIONALE UNCEM SICILIA

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