Gioiosa Marea: «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», una rete di collaborazione tra le Associazioni Pro Loco

I l 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di  Scienze del turismo, della cultura e d'impresa  presso l'Università di Messina. Coinvolti, oltre alle Associazioni Pro Loco territoriali, i protagonisti della filiera turistica. Gioiosa Marea, 10 luglio 2025 -  Lo scorso 8 luglio 2025, presso il Circolo Roma di Gioiosa Marea si è svolto il 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea con l'intento di creare una rete di collaborazione e sinergia tra le Associazioni Pro Loco aps di prossimità. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di Scienze del turismo, della cultura e d'impresa presso l'Università di Messina e riconosciuto esperto di turismo, che ha illustrato...

MESSINA: LA CULTURA CHIUSA IN UNO SCANTINATO

Da 4 anni inaccessibili al pubblico la Biblioteca Comunale Cannizzaro e l’Archivio Storico di Messina
Messina, 19/06/2010 - La politica di questa città per la cultura dedica solo una “notte” e tante chiacchere e demagogia. A memoria d’uomo non si ricorda la costruzione di una biblioteca anzi i nostri amministratori le chiudono: quella universitaria è stata chiusa da almeno 10 anni,
la biblioteca comunale Cannizzaro e l’Archivio Storico per più di 30 anni sono rimasti relegati al 3° piano dell’Is.26 di via Catania, in luoghi assolutamente non idonei e inaccessibili a disabili: la sala lettura di tre metri per tre con un tavolo e 3 sedie.

Da due anni entrambi sono stati trasferiti negli scantinati dello stesso palazzo, dove l’umidità ha già danneggiato gravemente libri e rarissimi documenti dell’Archivio Storico, indispensabili per la memoria e gli studi di questa città.
In queste condizioni, ovviamente, per 4 anni è stato negato l’accesso al pubblico e i 14 impiegati sono stati costretti a svolgere solo un lavoro amministrativo in un luogo così malsano da intaccare la salute e la dignità del loro lavoro.

Questa politica, che con la cultura non ha niente a che fare, risponde sempre con la furbizia, la malafede e l’inganno: “Stiamo trovando i locali….Trasferiremo tutto al palazzo della cultura…” e rimanda come sempre. CHE VERGOGNA!
Certo, se di vergogna questi amministratori ne provassero almeno un po’, forse questa città potrebbe cominciare piano piano un nuovo percorso…
A questo punto mi piace immaginare come avrebbe concluso Antonio Albanese nelle vesti di Cetto Laqualunque:

“ CIAO CULTURA! … CIAO CIAO CULTURA…!
‘NTOCULU ALLA CULTURA!”.


DOBBIAMO DARE UNA SVOLTA!
Creiamo in tutto il comune, a partire dai villaggi periferici, centri culturali con:
-         Auditorium (per incontri, dibattiti, proiezioni, teatro, musica, mostre, ecc..)
-         Biblioteche
-         Spazi all’aperto attrezzati
E’ fortemente significativo realizzare tutto questo oltre che con fondi pubblici, anche con le strutture e le ingenti somme confiscate alla mafia.

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