Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

MESSINA: LA CULTURA CHIUSA IN UNO SCANTINATO

Da 4 anni inaccessibili al pubblico la Biblioteca Comunale Cannizzaro e l’Archivio Storico di Messina
Messina, 19/06/2010 - La politica di questa città per la cultura dedica solo una “notte” e tante chiacchere e demagogia. A memoria d’uomo non si ricorda la costruzione di una biblioteca anzi i nostri amministratori le chiudono: quella universitaria è stata chiusa da almeno 10 anni,
la biblioteca comunale Cannizzaro e l’Archivio Storico per più di 30 anni sono rimasti relegati al 3° piano dell’Is.26 di via Catania, in luoghi assolutamente non idonei e inaccessibili a disabili: la sala lettura di tre metri per tre con un tavolo e 3 sedie.

Da due anni entrambi sono stati trasferiti negli scantinati dello stesso palazzo, dove l’umidità ha già danneggiato gravemente libri e rarissimi documenti dell’Archivio Storico, indispensabili per la memoria e gli studi di questa città.
In queste condizioni, ovviamente, per 4 anni è stato negato l’accesso al pubblico e i 14 impiegati sono stati costretti a svolgere solo un lavoro amministrativo in un luogo così malsano da intaccare la salute e la dignità del loro lavoro.

Questa politica, che con la cultura non ha niente a che fare, risponde sempre con la furbizia, la malafede e l’inganno: “Stiamo trovando i locali….Trasferiremo tutto al palazzo della cultura…” e rimanda come sempre. CHE VERGOGNA!
Certo, se di vergogna questi amministratori ne provassero almeno un po’, forse questa città potrebbe cominciare piano piano un nuovo percorso…
A questo punto mi piace immaginare come avrebbe concluso Antonio Albanese nelle vesti di Cetto Laqualunque:

“ CIAO CULTURA! … CIAO CIAO CULTURA…!
‘NTOCULU ALLA CULTURA!”.


DOBBIAMO DARE UNA SVOLTA!
Creiamo in tutto il comune, a partire dai villaggi periferici, centri culturali con:
-         Auditorium (per incontri, dibattiti, proiezioni, teatro, musica, mostre, ecc..)
-         Biblioteche
-         Spazi all’aperto attrezzati
E’ fortemente significativo realizzare tutto questo oltre che con fondi pubblici, anche con le strutture e le ingenti somme confiscate alla mafia.

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