Crollo delle nascite: un ddl del M5S all'Ars per aiutare le donne a decidere quando diventare mamme

Contrasto al crollo delle nascite, ddl all'Ars del M5S per aiutare le donne a preservare la fertilità in età non più giovanissima e a decidere con serenità quando diventare mamme PALERMO, 31/10/2025.  Dare alle donne la libertà di scegliere con maggiore serenità quando diventare madri e contrastare il forte calo delle nascite che interessa la Sicilia e l’intero Paese: è questo il duplice obiettivo del ddl del M5S appena presentato all'Ars, a firma della deputata Cristina Ciminnisi, che ha lavorato al testo con Martina Ardizzone, quando questa era ancora deputata 5 Stelle a Sala d'Ercole. La norma mira a favorire l'accesso delle donne al cosiddetto social freezing, ovvero la possibilità di conservare i propri ovociti in giovane età per avere figli in un momento successivo della vita tramite tecniche di procreazione medicalmente assistita. Molte donne, infatti, per motivi di lavoro, studio o difficoltà economiche, si trovano a rimandare la maternità, riducendo così le pro...

14 PARLAMENTARI SICILIANI, EX DEPUTATI REGIONALI, PAGATI DUE VOLTE

Palermo, 28/07/2010 - Cosa accomuna Leoluca Orlando, Salvatore Cuffaro, Calogero Mannino, Angelo Capodicasa, Vladimiro Crisafulli, Nicola Cristaldi, Giuseppe Firrarello, Salvatore Fleres, Fabio Granata, Ugo Grimaldi, Dore Misuraca, Alessandro Pagano, Raffaele Stancanelli e Sebastiano Burgaretta Aparo? Apparentemente, niente.
Invece, sono i 14 parlamentari nazionali, ex deputati regionali all’Assemblea regionale siciliana, che alla indennità di parlamentare nazionale, sia essa da deputato o da senatore, sommano la pensione maturata all’Ars, malgrado la loro età. Sono, dunque, quei politici che vengono pagati due volte, alla faccia del risanamento del deficit pubblico isolano.

Il gruppetto appartiene a quasi tutti i partiti politici, dal Pdl al Pd, dall’Udc a Idv. A quanto ammonta il vitalizio? Secondo il presidente dell’Ars, Cascio, va da 3.500 a 5.000 euro netti al mese. I quattordici deputati con la doppia indennità usufruiscono della norma in vigore prima del 2000. Ora il diritto al vitalizio entra a regime soltanto dopo i sessant’anni dei beneficiari. Prima della riforma, scattava a sessant’anni per chi era stato eletto per una sola legislatura, a 55 anni per chi aveva due mandati alle spalle e a 50 anni per chi ne aveva tre. L’importo del vitalizio, inoltre, aumenta in funzione delle legislature trascorse all’Ars.

Con una sola legislatura ammonta a circa 3.100 euro lordi (pari al 25% dell’indennità percepita); con due a circa 4.900 euro (40% dell’indennità percepita); con tre a 6.800 euro (55% dell’indennità); con quattro a 8.500 euro (70% dell’indennità). E così via. Il vitalizio per legislatura scatta se la stessa dura almeno la metà del mandato, ovvero due anni e mezzo. Applicata la delibera che blocca il cumulo del vitalizio di ex-deputato regionale con l’indennità parlamentare nazionale o europeo, il risparmio per le casse dell’Assemblea regionale secondo i calcoli fatti dall’ufficio del Consiglio di Presidenza, ammonterebbe a circa un milione di euro l’anno.

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