Stop ai cellulari nelle scuole: la circolare del ministro Valditara sull’uso degli smartphone

Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione – A.S.2024 -2025 18/06/2025 - Circolare Ministro Valditara – Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione.  Si comunica che, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, sarà vietato l’utilizzo dei cellulari nelle classi delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per le attività educative e didattiche.  Si prega pertanto di prendere visione della   nota prot. 5274 dell’11/07/2024   a firma del Ministro Prof. Giuseppe Valditara. Stop ai cellulari  nelle scuole, Gilistro (M5S Ars): “La circolare Valditara conferma che ci avevamo visto  giusto ”. Legge siciliana approdata in questi giorni alle Camere. Ora pressing a Roma”. PALERMO, 18/06/2025.   “La circolare del ministro  dell'Istruzione Valditara , che stoppa dal prossimo settembre i cellulari anche nelle scuole supe...

14 PARLAMENTARI SICILIANI, EX DEPUTATI REGIONALI, PAGATI DUE VOLTE

Palermo, 28/07/2010 - Cosa accomuna Leoluca Orlando, Salvatore Cuffaro, Calogero Mannino, Angelo Capodicasa, Vladimiro Crisafulli, Nicola Cristaldi, Giuseppe Firrarello, Salvatore Fleres, Fabio Granata, Ugo Grimaldi, Dore Misuraca, Alessandro Pagano, Raffaele Stancanelli e Sebastiano Burgaretta Aparo? Apparentemente, niente.
Invece, sono i 14 parlamentari nazionali, ex deputati regionali all’Assemblea regionale siciliana, che alla indennità di parlamentare nazionale, sia essa da deputato o da senatore, sommano la pensione maturata all’Ars, malgrado la loro età. Sono, dunque, quei politici che vengono pagati due volte, alla faccia del risanamento del deficit pubblico isolano.

Il gruppetto appartiene a quasi tutti i partiti politici, dal Pdl al Pd, dall’Udc a Idv. A quanto ammonta il vitalizio? Secondo il presidente dell’Ars, Cascio, va da 3.500 a 5.000 euro netti al mese. I quattordici deputati con la doppia indennità usufruiscono della norma in vigore prima del 2000. Ora il diritto al vitalizio entra a regime soltanto dopo i sessant’anni dei beneficiari. Prima della riforma, scattava a sessant’anni per chi era stato eletto per una sola legislatura, a 55 anni per chi aveva due mandati alle spalle e a 50 anni per chi ne aveva tre. L’importo del vitalizio, inoltre, aumenta in funzione delle legislature trascorse all’Ars.

Con una sola legislatura ammonta a circa 3.100 euro lordi (pari al 25% dell’indennità percepita); con due a circa 4.900 euro (40% dell’indennità percepita); con tre a 6.800 euro (55% dell’indennità); con quattro a 8.500 euro (70% dell’indennità). E così via. Il vitalizio per legislatura scatta se la stessa dura almeno la metà del mandato, ovvero due anni e mezzo. Applicata la delibera che blocca il cumulo del vitalizio di ex-deputato regionale con l’indennità parlamentare nazionale o europeo, il risparmio per le casse dell’Assemblea regionale secondo i calcoli fatti dall’ufficio del Consiglio di Presidenza, ammonterebbe a circa un milione di euro l’anno.

Commenti