Istruzione dei detenuti: rinnovato l'accordo con le Università di Palermo, Catania, Messina (segue la Kore di Enna)

Istruzione dei detenuti, rinnovato l'accordo per i poli universitari penitenziari: 118 iscritti. Si rafforza l'impegno istituzionale per garantire e promuovere la formazione universitaria dei detenuti in Sicilia. È stato firmato, infatti, stamattina, a Palazzo d'Orleans, il rinnovo dell'accordo quadro per la realizzazione dei poli universitari penitenziari nell'Isola per il triennio 2024-2027. Istituiti negli atenei regionali già nel 2021, questi centri hanno l'obiettivo di garantire un percorso di istruzione e formazione ai detenuti e agli internati che vogliono conseguire un titolo universitario, favorendone la riabilitazione psico-sociale, con ricadute positive nell'affrontare il percorso di recupero. Palermo, 2 Mag 2024 -  A sottoscrivere l'intesa, il presidente della Regione, l'assessore all'Istruzione e alla formazione professionale, il Garante regionale dei diritti dei detenuti, il Provveditore dell'Amministrazione penitenziaria in Sic

ARMAO INAUGURA IL MUSEO DEI COSTUMI A MIRTO (ME)

PALERMO, 27 lug 2010 - E' stato aperta oggi nel Comune di Mirto (ME) la mostra "Costumi § costumi dalla vita al teatro", ospitata a palazzo Cupane. Essa e' frutto del lavoro sinergico dell'Amministrazione comunale che, dopo il restauro avvenuto negli anni novanta dell'edificio civile piu' prestigioso di Mirto, Palazzo Cupane, ha deciso di acquisire la collezione privata di abiti ed accessori appartenenti all'arch. Pippo Miraudo.
All'inaugurazione era presente l'assessore regionale per i Beni culturali e l'Identita' siciliana, Gaetano Armao, il sindaco di Mirto, Rosalia Lanza e il curatore della mostra "L'iniziativa del Comune - ha detto Armao - e' particolarmente significativa perche' dimostra come sia possibile una concreta collaborazione tra pubblico e privato proprio in questo settore.

L'opera certosina di raccolta dell'architetto Miraudo ha trovato, grazie all'amministrazione di Mirto, una grande opportunita' per fare cultura e produrre attivita' economica".

"Non bisogna inoltre dimenticare - ha aggiunto l'assessore - che questo museo e' l'unico di questo genere da Firenze in giu'".

Il museo raccoglie abiti tradizionali, costumi ed accessori appartenuti alla nobilta' dell'alta e media borghesia, nonche' della cultura popolare siciliana e rappresenta, in generale, il modo di vestire dei siciliani nell'arco di due secoli e mezzo, dal '700 alla meta' del 1900.

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