Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

“SPIAGGIATI 2010”, PROMOSSA DALL’OSSERVATORIO “LUCIA NATOLI”, A MESSINA, DAL 2 AL 16 AGOSTO

Messina, 30/07/2010 - L’Assessore alle Politiche Giovanili della Provincia Regionale di Messina, Daniela Bruno, ha coorganizzato e compartecipato alla realizzazione della manifestazione “Spiaggiati 2010” promossa dall’Osservatorio “Lucia Natoli”,
che si svolgerà presso il lido “Hobelix” di via Consolare Pompea, a Messina, dal 2 al 16 agosto 2010.

L’Assessore Bruno, sempre impegnata a sostenere iniziative volte a diminuire il disagio giovanile, ha voluto, attraverso questo progetto, dare la possibilità ad un gruppo di ragazzi diversamente abili di vivere una breve vacanza, sperimentandosi all’interno di laboratori creativi e ludici, nell’ambito di una socializzazione orientata.

Le diverse abilità, secondo l’Assessore Bruno, non rappresentano, infatti, una barriera per godere di momenti di aggregazione e di svago; lo sport, il gioco, la festa favoriscono il superamento dei disagi ai quali, purtroppo, questi giovani ancora oggi sono sottoposti in una società, purtroppo impreparata, e che non comprende che la “diversità” non esiste.

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