Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

MAMMOLA (IDV): "BOSSI DENUNCIATO PER VILIPENDIO"

Messina, 12/8/10 - È stato depositato alla Procura della Repubblica di Messina, Roma e Bergamo, e trasmessa al Tribunale dei Ministri ed al Presidente della Repubblica un esposto/denuncia nei confronti del ministro Bossi - così una nota del segretario cittadino dell’Italia dei Valori di Messina Salvatore Mammola - per vilipendio,
offese e minacce allo Stato italiano e violazione del giuramento di fedeltà alla Costituzione ed alla Repubblica italiana prestato nelle mani del Capo dello Stato ai sensi dell’art. 93 Cost. Il ministro Bossi, retribuito profumatamente dai contribuenti italiani dal 1987, durante la festa della Lega Nord tenutasi in Arcene (Bg) in data 01/08/2010 ha definito lo Stato Italiano “delinquente”, nonchè di stare “attenti alla gente del Nord a non rompergli troppo i coglioni più di tanto”, - continua il dipietrista Mammola - dimenticando di essere un alto rappresentante istituzionale dello Stato Italiano, violando il giuramento di fedeltà prestato in data 08/05/08 nelle mani del Capo dello Stato durante la cerimonia tenuta al Palazzo del Quirinale.

Questo gravissimo episodio avrebbe comportato in qualsiasi Stato democratico le immediate ed irrevocabili dimissioni del ministro e parlamentare ovvero la revoca di qualsiasi suo incarico istituzionale -sostiene Salvatore Mammola - mentre nel nostro Paese è passato inosservato e senza alcuna conseguenza, essendo abituati ed assuefatti alla quotidiana violazione dei fondamentali principi costituzionali e delle leggi italiane da parte di molti rappresentanti delle istituzioni e del Popolo italiano.

La denuncia presentata nei confronti del ministro Bossi - conclude Salvatore Mammola - tenta di ripristinare il principio di legalità apertamente violato.

Salvatore Mammola

Commenti

  1. Caro Mammola sono d'accordo con te, ma,ti chiedo , è mai possibile che ti,o vi svegliate dal letrago solo quando si prospettano elezioni?
    Raffaele Ianniello

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  2. siamo già alla propaganda elettorale??????????

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