Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

EDILIZIA SCOLASTICA MESSINA: DALLA PROVINCIA SOLO COMUNICATI STAMPA

Dichiarazione del consigliere provinciale Giuseppe Lombardo sull'edilizia scolastica 
Messina, 20/05/2011 - «La politica dell’amministrazione Ricevuto per l’abbattimento dei costi dei fitti passivi per l’edilizia scolastica, fino ad oggi, ha prodotto solo comunicati stampa e nessun atto concreto. Sono trascorsi circa tre anni dall’insediamento e ad oggi non è stata avviata nessuna procedura per la realizzazione di un solo nuovo edificio scolastico.
E’ da tre anni che si discute con quale strumento finanziario si possano realizzare sette nuovi edifici scolastici in provincia di Messina e il risultato raggiunto da questa Amministrazione è il seguente: 62 milioni di euro da recuperare con il leasing finanziario, che in venti anni ci costeranno circa 50 milioni di interessi con una rata annuale di circa 5 milioni e cinquecentomila euro l’anno, che incideranno per intero sulle spese correnti e, pertanto, sul patto di stabilità interno dell’Ente, facendolo saltare.

Il piano di rientro del suddetto leasing è irrealizzabile perché basta leggere il bilancio della Provincia e l’ultima finanziaria nazionale per capire che i tagli operati dal Governo non solo non ci consentiranno di aumentare di un solo centesimo la spesa corrente del bilancio ma, addirittura, dovrà essere contenuta visto il taglio dei trasferimenti statali alla Provincia di circa 7 milioni di euro per il 2011, che diventeranno circa otto nel 2012 e nel 2013. Pertanto, al presidente Ricevuto resterebbe una sola possibilità per avviare la realizzazione, prima della sua scadenza, anche di un solo edificio scolastico con la procedura del leasing, dichiarare lo sforamento del patto di stabilità con il conseguente dissesto finanziario.

“Sicilia Vera” propone in alternativa per reperire le risorse necessarie, consentendo di realizzare almeno i plessi prioritari in quanto ci sono scuole che andrebbero chiuse immediatamente poiché non rispettano nessuna normativa sulla edilizia scolastica, di procedere alla dismissione della partecipazione nella SOGAS che incide sul nostro bilancio per circa un milione di euro, azzerare i contributi per le compartecipazioni che nell’ultimo esercizio finanziario hanno inciso per oltre un milione e mezzo di euro e procedere con la cassa depositi e prestiti per reperire il finanziamento in quanto sul mantenimento del patto di stabilità interno inciderebbe solo la quota interesse.

Se nel bilancio 2011 non sarà inserita nessuna accensione di mutuo per la realizzazione di un solo nuovo edificio scolastico, siamo pronti alla stessa battaglia sostenuta l’anno scorso che ci aveva portato ad ottenere lo stanziamento delle risorse necessarie per verificare tutte le procedure possibili per reperire i mezzi finanziari con lo scopo di realizzare nuovi plessi scolastici. Indicazione naturalmente disattesa da questa Amministrazione. Se il presidente Ricevuto continuerà a disattendere quanto indicato dal Consiglio e non avvierà nessuna procedura per realizzare almeno un nuovo edificio entro l’anno, senza far saltare il bilancio dell’Ente, è meglio che prenda atto del suo fallimento e riconsegni il governo della nostra provincia al giudizio degli elettori».

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