Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

MICCICHÈ PRONTO A LASCIARE BERLUSCONI PER 'FRENARE' BOSSI?

Roma, 08/06/2011 - Forza del Sud, il partito ‘contraltare’ della Lega Nord, fondato dal sottosegretario di Stato berlusconiano Gianfranco Miccichè, potrebbe lasciare il Governo e l'alleanza con il Pdl se non si metterà fine al 'balletto' dei Ministeri, che da Roma potrebbero migrare alla volta di Milano, come vorrebbero Bossi e la Lega. I parlamentari di Forza del Sud sarebbero pronti a lasciare i gruppi del PdL alla Camera e al Senato per costituire gruppi autonomi o confluire in quelli misti.
E' quanto emerge dalla direzione di Forza del Sud riunita a Roma. I parlamentari di Forza del Sud avrebbero sollecitato Micciché a chiedere un incontro urgente con il presidente del Consiglio Berlusconi per chiarire quanto sta alla base dei dissidi con la Lega Nord.


Il voto amministrativo in tutte le regioni del centro sud, dove FdS era presente ha assegnato al movimento di Gianfranco Miccichè intorno al 2,1% come dato nazionale, e la maggioranza dei parlamentari di Forza del Sud, in virtù di quello che giudicano un successo eloquente, hanno chiesto al leader Miccichè di abbandonare il Pdl per proseguire autonomamente verso una linea che non debba identificarsi con quella della Lega. Forza del Sud si ritiene possa contare su 12 deputati più 6 senatori, insufficienti a dare vita a gruppi autonomi, per cui sarebbe necessario confluire nel gruppo Misto, chiedendone la presidenza. La notizia clamorosa, se venisse verificata, è che esponenti del Pd, del Pdl e del Mpa di Raffaele Lombardo sarebbero pronti ad abbandonare i propri gruppi in Parlamento per confluire in Forza del Sud. Domani (o dopodomani) Miccichè dovrebbe vedere Berlusconi per chiarire i motivi di tale scelta, in virtù della quale Forza del Sud sin d'ora non garantirebbe appoggio incondizionato alla maggioranza: il voto a favore, in vista della verifica parlamentare di fine mese, verrebbe subordinato al recepimento di alcune richieste precise a favore del Mezzogiorno: prima fra tutte la sburocratizzazione, ossia lo snellimento di alcune procedure amministrative, come riferisce il Grr Rai.

Intanto il sottosegretario Miccichè e leader di FdS, sul proprio blog scrive: “La Lega ha ormai deciso di sostituire le partite Iva con il clientelismo ministeriale, per questo vuole i dicasteri al Nord. Una scelta suicida, li invitiamo a fare come Forza del Sud: stare tra la gente. I consensi si perdono proprio perché si è troppo interessati a fondazioni, banche e ministeri. A Forza del Sud non interessa rappresentare i parassiti che si annidano tra le carte bollate per bloccare tutto, il nostro obiettivo è la buona amministrazione pubblica, meno regole inutili e burocrazia al minimo. Siamo per il rispetto delle regole, non per l’inutile e tangentizia autorizzazione a rispettare le regole”.

Per il leader del movimento arancione “il Sud non vuole alcun ministero, ma prospettive reali di crescita. Noi vogliamo creare le condizioni affinché il lavoro produttivo, fatto di grandi imprese, artigiani, partite Iva, ITC, sbarchi al Sud e ci rimanga a lungo. Questo è possibile farlo solamente attraverso un processo reale di sburocratizzazione. La maggioranza di centrodestra abbia il coraggio di chiudere questo inutile dibattito sui ministeri e si misuri su un tema concreto: passare dal modello delle autorizzazioni a quello del controllo si può, è una riforma di legalità e sviluppo a costo zero”.

Commenti

  1. Il Ministero del Tesoro trasferito a Gemonio

    Pare sicuro che questo trasferimento sia simultaneo rispetto allo spostamento del Colosseo sul Prato di Pontida, a metà strada tra Bergamo e Lecco.
    Questo potrebbe ridare un po’ di smalto al Comitato di Affari di Bossi che è rimasto annichilito – parla di sberle in faccia – dall’esito dei referendum

    Francesco Civario

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