Le Associazioni Animaliste scendono in piazza per dire basta ad indifferenza & inadempienza, le cattive compagnie delle Istituzioni. UN APPELLO ALLA SENSIBILITA’ DI TUTTI, CITTADINI E AMMINISTRATORI ONESTI : non lasciateci soli a combattere questa battaglia, che è nel suo insieme simbolo di civiltà, integrità e umanità
20 ANNI DI LEGGI SUL RANDAGISMO E ANCORA NEANCHE 1 RIFUGIO SANITARIO;
2 AMBULATORI PER LE STERILIZZAZIONI SU 58 COMUNI;
700 MILA EURO SPESI IN UN ANNO DALLA PROVINCIA REGIONALE DI CATANIA PER 1750 CANI.
Le Associazioni animaliste catanesi non ci stanno più…
CATANIA, 17 giugno 2011 - Da anni, cittadini sensibili ed associazioni animaliste, in maniera del tutto gratuita, si fanno carico di centinaia di animali randagi per evitarne la morte.
E’ stato organizzato un sit-in di protesta in favore di cani & gatti randagi per chiedere l’applicazione della legge regionale 15/2000 che sancisce la tutela degli animali d’affezione e la prevenzione del randagismo per giovedì 23 giugno alle ore 12.30 sotto la sede della Provincia Regionale di Catania in via Nuovaluce al n° 67/a, Tremestieri Etneo (zona Canalicchio).
Tale manifestazione è l’ennesimo tentativo da parte delle associazioni di volontariato per esplicitare un problema che Enti ed Amministrazioni non hanno mai affrontato seriamente continuando a cercare capri espiatori.
La Provincia Regionale di Catania, attore principe della lotta al randagismo nel catanese da circa 2 anni, ha dichiarato nei giorni scorsi il blocco della “convenzione magica” che avrebbe dovuto risolvere il fenomeno randagismo.
Da oggi, cani morsicatori, animali feriti e cucciolate per essere “immagazzinati” nei canili (privati) devono essere accompagnati da ordinanza sindacale o dichiarazione ASP.
Da tempo, si susseguono le promesse vaneggianti del sindaco/assessore/dottore di turno che, approssimando tesi originali, schiva la responsabilità, mantenendo il suo ruolo giusto il tempo di “approdare” ad un altro settore; è così passa il tempo e tra un tavolo tecnico e una convenzione, tra un accreditamento e un blocco passano gli anni e nulla cambia.
Abbiamo chiesto ad agosto del 2010 lo stato d’emergenza; nessuna risposta è mai arrivata e adesso non siamo più disposti a scusare cattivi amministratori e funzionari irresponsabili, ognuno deve assumersi le proprie responsabilità davanti a contribuenti ed associazioni e se “qualche testa deve rotolare” non sarà più quella di un randagio !!
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