Roma, 12/08/2011 – I ‘
nonni Abelardi’ della politica nazionale sono confusi. Senza il
manuale Cencelli si sentono persi e non sanno che pesci prendere. Riesce solo Pierferdinando Casini a smetterla di ripetere il
refrain che il mese prossimo compirà 4 anni: “Berlusconi si deve dimettere, il Governo pure”. Ruby Rubacuori e il
bunga-bunga sono ormai fuori dall’illuminato eloquio dei ‘nonni Abelardi’. La crisi e la manovra hanno scompaginato il manuale Cencelli e senza quello ai
‘nonni Abelardi’ della politica non resta altro su cui basare la loro algebra
spartizionale.
Chi ha messo fuori gioco il manuale Cencelli saprà molto bene a cosa mira. E l’obiettivo potrebbe essere esattamente quello:
abrogare il manuale Cancelli e i 'nonni Abelardi'. O almeno obbligarli ad inventarsi altre modalità di sopravvivenza:
"Io lo so ma non lo dico", in futuro potrebbe essere un po' poco... Come poco sono oggi le dimissioni di Berlusconi, di tutti i bunga-bunga, di tutti i collettori di tangenti, di tutti gli
spartitori di derrate varie da spartire, di corruttori e corrotti d'ogni collocazione.
Ecco che rimangono sprazzi di ‘
Berlusconi se ne deve andare’, ma solo sprazzi. Tra non molto ci vorranno cose molto più serie e comunque diverse, non contemplate dal manuale Cencelli e perciò fuori dalla portata e dalla conoscenza della generazione dei ‘
nonni Abelardi e delle nonne Abelarde’.
Probabilmente l’
obiettivo vero di queste speculazioni parossistiche in atto, manovrate con abilità e potere, padroneggiate da un 'livello' che sta al di sopra degli Abelardi, è
mandare a casa proprio gli Abelardi e cambiare epoca. Perchè questi sono perfino capaci di inventarsi la '
terza Repubblica'. E poi la quarta.
Giusto Pierferdinando Casini ha avuto la finezza e l’intelligenza di dirlo, quasi con i versi di Fabrizio De Andrè: “
Anche se noi ci crediamo assolti siamo lo stesso coinvolti. Anche se ora ce ne freghiamo noi quella volta, noi c'eravamo”.
Forse perché sa che lui sopravviverà a questo tsunami. E lo meriterebbe, se solo riuscisse ad includere nella sua ricetta (per la quale non ha chiesto i diritti d’autore alla Siae) l’abolizione dei consigli comunali e di quartiere, degli enti inutili in blocco, dei costi della Rai, etc., etc. Una moratoria, se non altro... Almeno una moratoria sul
bacchettonismo non farebbe male. Certo, comprendiamo che chi si ‘
macchia’ di simili ‘
crimini’ rischia di perdere voti e scatenare le caste. Ma c'è di mezzo la stima o, per chi non tiene alla stima, la sopravvivenza, la poltrona.
La crisi è per tutti. Pure per la casta dei Nonni Abelardi, che non vogliono mollare i privilegi e il manuale Cencelli. Ma dovranno farlo!
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