La Commissione Antimafia a Siracusa per la mappatura dello stato di Cosa Nostra in Sicilia

Commissione regionale Antimafia lunedì a Siracusa per incontrare i vertici istituzionali della provincia. La commissione regionale Antimafia, presieduta da Antonello Cracolici, sarà alla prefettura di Siracusa, lunedì 7 aprile, per continuare nel suo lavoro di mappatura sullo stato di cosa nostra in Sicilia. Alle 11 ci sarà l'incontro con il prefetto, Giovanni Signer, con il questore, Roberto Pellicone, con il comandante provinciale dei Carabinieri, Dino Incarbone. Poi alle 15.30 l'incontro con i sindaci del Siracusano per discutere dei problemi relativi alla presenza della criminalità organizzata nel territorio.  Palermo, 5 aprile 2025– Si ricorda ai gentili colleghi che la commissione regionale Antimafia, presieduta da Antonello Cracolici, sarà alla prefettura di Siracusa, lunedì 7 aprile, per continuare nel suo lavoro di mappatura sullo stato di cosa nostra in Sicilia.  Alle 11 ci sarà l'incontro con il prefetto, Giovanni Signer, con il questore, Roberto Pellicone, con...

MANOVRA: A CASA IL MANUALE CENCELLI E I NONNI ABELARDI DELLA POLITICA

Roma, 12/08/2011 – I ‘nonni Abelardi’ della politica nazionale sono confusi. Senza il manuale Cencelli si sentono persi e non sanno che pesci prendere. Riesce solo Pierferdinando Casini a smetterla di ripetere il refrain che il mese prossimo compirà 4 anni: “Berlusconi si deve dimettere, il Governo pure”. Ruby Rubacuori e il bunga-bunga sono ormai fuori dall’illuminato eloquio dei ‘nonni Abelardi’. La crisi e la manovra hanno scompaginato il manuale Cencelli e senza quello ai
‘nonni Abelardi’ della politica non resta altro su cui basare la loro algebra spartizionale.

Chi ha messo fuori gioco il manuale Cencelli saprà molto bene a cosa mira. E l’obiettivo potrebbe essere esattamente quello: abrogare il manuale Cancelli e i 'nonni Abelardi'. O almeno obbligarli ad inventarsi altre modalità di sopravvivenza: "Io lo so ma non lo dico", in futuro potrebbe essere un po' poco... Come poco sono oggi le dimissioni di Berlusconi, di tutti i bunga-bunga, di tutti i collettori di tangenti, di tutti gli spartitori di derrate varie da spartire, di corruttori e corrotti d'ogni collocazione.

Ecco che rimangono sprazzi di ‘Berlusconi se ne deve andare’, ma solo sprazzi. Tra non molto ci vorranno cose molto più serie e comunque diverse, non contemplate dal manuale Cencelli e perciò fuori dalla portata e dalla conoscenza della generazione dei ‘nonni Abelardi e delle nonne Abelarde’.

Probabilmente l’obiettivo vero di queste speculazioni parossistiche in atto, manovrate con abilità e potere, padroneggiate da un 'livello' che sta al di sopra degli Abelardi, è mandare a casa proprio gli Abelardi e cambiare epoca. Perchè questi sono perfino capaci di inventarsi la 'terza Repubblica'. E poi la quarta.

Giusto Pierferdinando Casini ha avuto la finezza e l’intelligenza di dirlo, quasi con i versi di Fabrizio De Andrè: “Anche se noi ci crediamo assolti siamo lo stesso coinvolti. Anche se ora ce ne freghiamo noi quella volta, noi c'eravamo”.

Forse perché sa che lui sopravviverà a questo tsunami. E lo meriterebbe, se solo riuscisse ad includere nella sua ricetta (per la quale non ha chiesto i diritti d’autore alla Siae) l’abolizione dei consigli comunali e di quartiere, degli enti inutili in blocco, dei costi della Rai, etc., etc. Una moratoria, se non altro... Almeno una moratoria sul bacchettonismo non farebbe male. Certo, comprendiamo che chi si ‘macchia’ di simili ‘crimini’ rischia di perdere voti e scatenare le caste. Ma c'è di mezzo la stima o, per chi non tiene alla stima, la sopravvivenza, la poltrona.

La crisi è per tutti. Pure per la casta dei Nonni Abelardi, che non vogliono mollare i privilegi e il manuale Cencelli. Ma dovranno farlo!

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