Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia

Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro  un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...

MILAZZO: ‘UTOPIA’ RISPONDE PER LE RIME E CORREGGE LE INESATTEZZE DEGLI INTERLOCUTORI

Milazzo, 11/08/2011 - Premesso che non siamo interessati a rispondere alle insinuazioni e alle maldicenze che appaiono in bella evidenza nel comunicato dei DEM di Milazzo, ci corre l’obbligo però di correggere, attraverso questo ulteriore intervento, alcune inesattezze contenute nelle notizie fornite dai nostri interlocutori ed aggiungere, per una più corretta informazione dei cittadini milazzesi, altre considerazioni sui fatti e sui contenuti della attività di accoglienza che stiamo svolgendo:

 Il progetto “Praesidium”, richiamato nel precedente comunicato dei DEM, riguarda l’assistenza sanitaria e psicosociale per i migranti, è in funzione dal 2006, svolge importanti interventi sull’isola di Lampedusa e non solo, ma non c’entra nulla con le strutture-ponte per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati (d’ora in avanti MSNA) a cui stiamo lavorando.

 Infatti la creazione delle strutture-ponte per l’accoglienza temporanea dei MSNA nasce a seguito della Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n°3933 del 13.4.2011 ed in conseguenza dell’enorme afflusso di migranti (anche minori) in Sicilia.
 Con una successiva Ordinanza (la n° 3948 del 20.6.2011) è stato dato incarico al Soggetto Attuatore per l’assistenza nei confronti dei MSNA di individuare ed organizzare le strutture-ponte per l’accoglienza in modo da ospitarvi i MSNA nelle more dell’invio in comunità destinate ad ospitarli fino al compimento dei 18 anni.
 L’intervento sociale di cui stiamo parlando nasce quindi nel segno dell’emergenza umanitaria che ha portato a Lampedusa nel corso di questo anno più di 2000 MSNA e che, nonostante i ripetuti appelli e le iniziative precedenti ne vede ancora presenti sull’isola quasi 250.

 Va dato atto qui al Comune di Milazzo di avere dato la disponibilità all’accoglienza dei MSNA, mentre moltissimi Comuni hanno fatto orecchie da mercante, forse perché impauriti dalla continua disinformazione operata dai “Ministri della paura” di questo governo.
Torniamo infine sulla questione più volte richiamata della attività lavorativa.
Ribadiamo ancora una volta che i “nostri ragazzi” non stanno svolgendo alcuna attività lavorativa in senso stretto, perché le attività svolte assieme ai giardinieri del Comune o quelle svolte assieme ai volontari di Legambiente o quelle ancora che stanno svolgendo assieme agli operatori dell’associazione Il Giglio sono per noi attività di “educazione al lavoro” che hanno esclusivamente degli obiettivi formativi e come tali sono pensate e proposte a loro.

Per essere ancora più chiari poniamo alcune domande: perché quando i nostri figli puliscono le spiagge, il cortile della loro scuola o il “mondo” vengono, da noi tutti, lodati come cittadini esemplari mentre se la stessa cosa viene fatta da un gruppo di ragazzi dalla pelle scura, pur se temporaneamente presenti in mezzo a noi, succede il finimondo con tutte le accuse ed i rilievi che sono stati fatti?
Perché non cogliere il valore pedagogico ed “esemplare” di un gesto di amicizia fatto da chi invece viene costantemente maltrattato, ghettizzato e discriminato?

Perché non pensare che l’integrazione si costruisce attraverso gesti semplici ma concreti in cui “l’altro da te” è con te e fa la tua stessa esperienza di vita in quel momento?
E perché, infine, non comprendere che i nostri amici dalla pelle scura non vengono da un altro pianeta ma sono esseri del tutto uguali a noi e magari hanno anche un forte desiderio di sentirsi protagonisti di attività che in parte conoscono e che in parte potranno contribuire ad accrescere il loro patrimonio di esperienze personali?
Non è forse così che siamo cresciuti noi, che crescono oggi i nostri figli e che quindi allo stesso modo cresceranno anche loro?

Il Presidente della Coop.soc.Utopia
Francesco Giunta

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