Festa della Liberazione: la filastrocca del 25 aprile di Mimmo Mòllica

Festa della Liberazione: la filastrocca del 25 aprile di Mimmo Mòllica 25/04/2024 - La «Filastrocca del 25 aprile» di Mimmo Mòllica ricorda la liberazione dell'Italia dalla dittatura fascista e dall'occupazione nazista. Una data importante per adulti e bambini, da non dimenticare per dire 'no' ai totalitarismi e a tutte le guerre. Sempre e in  ogni luogo, «meglio fiori che armi». «Filastrocca del 25 aprile» di Mimmo Mòllica

RAPINA IN BANCA A BROLO: ARRESTATI DOPO 2 ANNI I RAPINATORI

La rapina era stata messa a segno nella prima mattinata del 30 giugno 2009 alla filiale “MPS” sita in Via Vittorio Emanuele III a Brolo
Patti (Me), 31/08/2011 - Un malvivente, a viso scoperto, stempiato, con capelli scuri e tagliati molto corti era entrato all’improvviso nell’istituto di credito e, nonostante la presenza di clienti, aveva aggredito il cassiere provocandogli ferite al collo giudicate guaribili in gg. 3 s.c. dal personale del 118, facendosi consegnare circa 15.000,00 euro in contanti prelevati dalle casse della banca.
Dopo aver preso il bottino il rapinatore era scappato a piedi percorrendo le scale poste nei pressi della banca che portano nella vicina piazza Annunziata. Le indagini svolte dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Patti hanno consentito di individuare con certezza due rapinatori che hanno partecipato al colpo, entrambi catanesi già arrestati in passato, per altre rapine commesse a danno di istituti di credito:

- VENTIMIGLIA Carmelo, nato a Catania cl. 1972, pluripregiudicato;
- TEDESCHI Mario, nato a Catania cl. 1976, pluripregiudicato, appartenente alla clan mafioso dei Cappello-Bonaccorsi, condannato nel giugno scorso dal GUP di Catania a 11 anni per associazione mafiosa nel processo cd “Revenge”.
Nella fase iniziale delle indagini i Carabinieri avevano a disposizione le immagini del sistema di video-sorveglianza della banca ed un particolare che poi si è rilevato fondamentale: i rapinatori mentre scappavano dalla piazza Annunziata in cui avevano nascosto la macchina, nel fare la manovra, hanno urtato la vettura di una cittadina di Brolo che si trovava lì in attesa di un parcheggio. La proprietaria della macchina colpita, considerato che non si sono fermati per constatare il danno arrecatole, ha annotato alcune cifre della targa ed ha poi riconosciuto uno dei soggetti in macchina proprio nel rapinatore immortalato dalle telecamere della banca.
I Carabinieri hanno sviluppato la targa parziale del



la macchina dei rapinatori e dalle banche dati è emerso che in Sicilia si trovava una sola Lancia Y di colore beige (tipo e colore indicate dalla testimone chiave) con quei numeri di targa, intestata ad una donna di Catania, priva di patente di guida, ma di fatto in uso al VENTIMIGLIA che ne aveva sottoscritto anche il contratto di assicurazione. VENTIMIGLIA non solo si è reso irreperibile ma, qualche giorno dopo la rapina aveva già ceduto la macchina “sporca” ad un rivenditore di auto usate di Misterbianco.

Quest’ultimo, sentito dai Carabinieri ha riferito che a portargli la macchina da mettere in vendita era stato proprio il VENTIMIGLIA Carmelo.
A TEDESCHI Mario, che si era introdotto nella banca ed aveva prelevato i soldi, i militari dell’Arma ci sono arrivati verificando scrupolosamente tutti i contatti criminali del VENTIMIGLIA, finché non hanno capito che il suo complice poteva essere proprio il TEDESCHI, nel frattempo arrestato per associazione mafiosa nell’operazione “REVENGE” condotta dalla DDA di Catania.

A questo punto dell’indagine sono entrati in scena i Carabinieri del RIS di Messina, che hanno comparato le immagini delle telecamere della banca con delle foto scattate al TEDESCHI dai militari stessi, rilevando una compatibilità data dai numerosi particolari o caratteri antropo-somatici simili nei due soggetti immortalati. In particolare sono risultate analoghi:
- forma, dimensione e direzione dell’orecchio destro e sinistro;
- forma e dimensione della fronte;
- forma, dimensione e direzione del naso;
- forma e direzione della zona del mento;
- forma e direzione della zona delle guance;
- forma, dimensione e direzione della bocca;
- attaccatura dei capelli;
- postura ed incurvatura della zona delle scapole.
I Carabinieri di Patti ritengono che alla rapina abbia partecipato anche un terzo uomo sul cui conto le indagini sono ancora in corso.
Gli investigatori avevano fin da subito capito che a commettere la rapina non potevano che essere stati due rapinatori esperti, con numerosi colpi già messi a segno, come si sono poi rilevati TEDESCHI e VENTIMIGLIA, poiché grazie alla loro pregressa “professionalità” avevano individuato e scartato fin dall’inizio le mazzette di banconote “civetta ed esplosive ad inchiostro”.
La misura cautelare, emessa dal G.I.P. di Patti, dott. Onofrio Laudadio su richiesta del Pubblico ministero Dott.sa Francesca Bonanzinga che ha coordinato, unitamente al dott. Alessandro Lia, le indagini dei Carabinieri, è stata notificata ai due rapinatori in carcere, dove si trovano in custodia cautelare, il TEDESCHI per reati di tipo mafioso ed il VENTIMIGLIA per aver consumato il 5 gennaio 2010 una rapina ai danni dell’ufficio postale di Giardini Naxos.

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