Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

BERLINO -PALERMO: LOMBARDO E SCOPELLITI INCONTRANO MATTEOLI PER LA RIMODULAZIONE DELLA TET-T

BRUXELLES, 25 set 2011 - Martedi' 27 settembre, a Roma, i presidenti delle Regioni Sicilia e Calabria, Raffaele Lombardo e Giuseppe Scopelliti, incontreranno il Ministro delle infrastrutture, Altero Matteoli, per la riunione che definira' la posizione ufficiale del governo italiano sulla rimodulazione della rete trans europea dei trasporti, Tet-T. In discussione c'e' l'ipotesi di "taglio" del vecchio corridoio uno Berlino-Palermo che, all'altezza di Napoli, dovrebbe deviare verso Bari, in una ipotesi che fa parte del tracciato del nuovo corridoio cinque, Helsinki-La Valletta.

La chiusura delle consultazioni bilaterali tra la Commissione europea e il Governo italiano e' prevista a Bruxelles per il pomeriggio del 30 settembre. La ufficializzazione del programma, come ha confermato il commissario europeo dei trasporti, Siim Kallas, incalzato dalla stampa, e' in calendario per il 19 ottobre.


Gli unici dati "pubblici" sulla rimodulazione della rete Ten-T sono contenuti nella relazione sulla bozza di bilancio pluriennale al 2020 - C0M (2011) 500 -

http://ec.europa.eu/budget/library/biblio/documents/fin_fwk1420/MFF _COM-2011-500_Part_II_en.pdf, depositata dalla Commissione il 29 giugno scorso. Le schede tecniche contenute nella Parte II della comunicazione, illustrano, progetto per progetto, tutte le nuove iniziative del nuovo "settennio" di programmazione comunitaria.

Da pagina 54 a pagina 64 della parte II, e' illustrato il progetto di revisione della rete trans europea dei trasporti Ten-T. E' scritto in quelle pagine che il vecchio corridoio Berlino-Palermo sara' sostituito dalla direttrice Helsiki-La Valletta, che da Napoli corre verso Bari tagliando fuori dalle rotte europee buona parte della Campania, l'intera Basilicata, insieme a Calabria e Sicilia. Mettendo una pietra sopra anche al ponte sullo Stretto.

E' stato il Presidente della Regione siciliana a lanciare l'allarme. E ad accendere i riflettori del mondo politico e dell'informazione su questa operazione che era passata - fino a quel punto - sotto silenzio: Raffaele Lombardo ha scritto due lettere al Presidente della Commissione europea, ha fatto appello al Presidente del Consiglio dei Ministri. E ha sollecitato la mobilitazione dei parlamentari nazionali ed europei.

Le schede del bilancio comunitario non lasciano spazio a dubbi speculativi: lo schema di rivisitazione della rete trans europea dei trasporti, meglio nota come Ten-T, prevede espressamente che il nuovo "Corridoio cinque" Helsinki-La Valletta, da Napoli raggiunga Bari. Da li', attraverso una inedita "via del mare", dovrebbe collegarsi a Malta, coprendo circa 450 miglia marine: dieci volte la distanza - 45 miglia - che separa Pozzallo da La Valletta.

Dinanzi a questa "verita' rivelata", sono insorti numerosi parlamentari meridionali. Mentre da Bruxelles annunciano di fare massa critica contro questa ipotesi, trasversalmente, i capi delle delegazioni italiane di tutti i gruppi politici del Parlamento europeo. Lo stesso Ministro italiano dei trasporti, Altero Matteoli, il 13 settembre, ha annunciato la "assoluta contrarieta'" del governo italiano alla ipotesi di "amputazione" dell'asse nord/sud.

Il 20 settembre, a Bruxelles, le regioni Sicilia e Calabria, il Ministero delle infrastrutture, il gruppo delle Ferrovie e la societa' Ponte sullo Stretto hanno presentato un "addendum" tecnico alla proposta di tracciato del nuovo corridoio cinque, chiedendo l'integrazione nel suo percorso verso Malta, della tratta Napoli-Salerno-Gioia Tauro-Reggio Calabria-Messina-Catania-Palermo.


Il "taglio" del corridoio Berlino-Palermo nasce da una scelta che la Commissione Europea fonda su una argomentata documentazione che e' alla base della revisione del programma delle reti trans-europee di trasporto.

Non e' un colpo di mano dell'ultima ora: e' il frutto di una visione del sistema che e' "annunciata" da tempo, che non e' stata percepita o e' stata sottovalutata e che ai nostri giorni si e' semplicemente consolidata.

Per anni l'analisi dei documenti ufficiali che indicavano questo possibile scenario e' rimasta circoscritta all'interno dei rapporti bilaterali tra Commissione europea e Governo nazionale.

Il fatto e' diventato notizia solo il 29 giugno scorso, quando la Commissione ha presentato il nuovo progetto di bilancio, in cui e' stata ufficializzata la nascita dei nuovi corridoi Ten-T che si sovrapporranno, modificandoli, ai corridoi previsti dalla programmazione che "scade" nel 2013.

E' stato proprio il Presidente della Regione siciliana Lombardo a sollevare il problema, scrivendo — due volte — al Presidente della Commissione europea, Jose' Manuel Barroso e reclamando una presa di posizione del Governo italiano, attraverso il Ministro delle infrastrutture, Altero Matteoli.

La notizia del possibile "taglio" del corridoio uno ha immediatamente fatto il giro d'Italia. Il mondo politico e istituzionale ha dato una sola, unanime e trasversale risposta negativa.

Interrogazioni e interpellanze parlamentari hanno messo in mora, a Roma e a Bruxelles, i responsabili delle scelte definitive: il progetto di collegamento Napoli-Palermo (che fa parte dei trenta progetti strategici europei) non puo' in alcun modo essere messo in discussione.

La lettera (http://www.mit.gov.it/mit/site.php?p=cm&o=vd&id=1911) che il Ministro Matteoli ha inviato al Commissario ai trasporti, Siim Kallas, mette in chiaro la posizione italiana: "Onde evitare equivoci - scrive il Ministro -, preciso che il collegamento Napoli - Bari era stato indicato come segmento antenna integrato al Corridoio uno per consentire un possibile collegamento con il Corridoio 8 (Bari - Durazzo - Varna). Un'inclusione che pero' non doveva compromettere in alcun modo l'essenzialita' e l'organicita' del collegamento Berlino - Palermo".

Per fugare ogni possibile ulteriore dubbio, il Ministro anticipa anche i termini della posizione che il governo italiano esprimera' a conclusione dei confronti bilaterali con la Commissione: "l'interpretazione del prolungamento Napoli - Bari, come alternativa al segmento Napoli - Palermo, non sarebbe in alcun modo condivisa dal Governo italiano e dai rappresentanti italiani, di ogni orientamento politico, nel Parlamento europeo.

Nei giorni scorsi il Commissario ai trasporti Siim Kallas ha definito "speculazioni" le richieste di chiarimento avanzate da piu' parti, in Italia e a Bruxelles, ribadendo che la decisione della Commissione sara' presa solo il 19 ottobre.

Poi il nuovo Ten-T andra' all'esame del Consiglio e del Parlamento europeo, passando per la valutazione del Comitato delle regioni.

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