Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

SCIOPERO DEI SINDACI CONTRO I TAGLI: VOGLIONO LA VITA ETERNA CORPORATIVA?

10/09/2011 – Malgrado gli appelli alla presa di coscienza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, la protesta dei sindaci contro la manovra bis del Governo non cambia passo e giovedì 15 settembre li vedremo in piazza a scioperare. Non per una “difesa corporativa", ma piuttosto "in difesa delle nostre comunità” - dice il vicepresidente dell’Anci, Graziano Delrio. “Riconsegneremo le nostre deleghe - dice  il vicepresidente dell’Anci - per dare l’idea della drammaticità della situazione.
I servizi ai cittadini saranno compromessi in modo irreversibile, mentre il Paese resta in stagnazione, il Patto di stabilità ci strangola e non ci viene consentito di utilizzare 40 miliardi di residui passivi, che sarebbero una manna per la ripresa economica”.

E a chi non farebbero gola 40 miliardi di euro da spendere? Una vera "manna" dal cielo....

“I servizi ai cittadini saranno compromessi in modo irreversibile” – dice Delrio.

Quali servizi? I voraci 'Ato rifiuti', ad esempio? Dei quali nessuno (e tanto meno i sindaci) chiede la soppressione, assieme a tutti gli altri ‘enti inutili’? Oppure le immense consulenze?

Ciò che chiedono i sindaci, facendosi scudo dei cittadini, è la mummificazione della storia e dei loro poteri, la gloria eterna?

Chiedono, ad esempio, che non vengano toccati i 'trasferimenti di denaro' da 'trasferire' (ad esempio) agli Ato, vale a dire ad enti discussi e contestati a tutti i livelli, dannosi più che inutili, capaci di fare lievitare vertiginosamente i costi dei servizi? E' questo che vogliono i sindaci, infischiandosene se i 'trasferimenti' che reclamano a gran voce serviranno (come sempre) ad alimentare il sistema elefantiaco e vorace dei servizi a carissimo prezzo? Per continuare imperterriti ad ingozzare l'incontinente sistema della cosiddetta 'piccola'  burocrazia e i relativi burocrati?

E’ questo che vogliono i sindaci: la vita eterna corporativa?

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