Antimafia, il bilancio di un anno: mai come oggi diffuso il possesso di armi, pure tra insospettabili e minorenni

Antimafia: presentato in aula il bilancio dell'attività della commissione a un anno dal suo insediamento. Dal presidente Cracolici la proposta di un Osservatorio per monitorare gli appalti e il pericolo di infiltrazioni nei subappalti. Sono state 55 le sedute tenute dalla Commissione regionale Antimafia, 14 le inchieste avviate, 70 le audizioni, 9 gli incontri con i prefetti e i comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica, 302 gli incontri con gli amministratori locali Palermo, 26 Mar - “Ci sono segnali che ci preoccupano: mai come adesso in molti territori si è diffuso il possesso di armi, persino in ambienti insospettabili. La cronaca ci consegna un pericoloso modello di comportamento anche tra i giovanissimi, come il caso di un 17enne che prima di andare in discoteca si è munito di una pistola. Si diffonde la mafiosità come stile di vita”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, in un passaggio della sua presentazione in au

ARRESTATI A GELA GLI AUTORI DEL FURTO AL BAR “PARADISE” DI S. STEFANO DI CAMASTRA, LO SCORSO 27 AGOSTO

Santo Stefano di Camastra (Me), 22 ottobre 2011 - Alle prime luci dell’alba, a Gela (CL), i Carabinieri della Compagnia di Santo Stefano di Camastra, coadiuvati dai militari del Reparto Territoriale Carabinieri di Gela, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di due persone. Il provvedimento è stato emesso dal G.I.P. del Tribunale di Mistretta (ME),
su richiesta del Procuratore della Repubblica, dott. Luigi PATRONAGGIO, che ha coordinato le indagini, sulla base delle risultanze di una intensa attività investigativa condotta dai Carabinieri dell’Aliquota Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Santo Stefano di Camastra, supportata dall’esito di precisi e puntuali accertamenti tecnico-scientifici condotti dal RIS dei Carabinieri di Messina.

Gli arrestati, MAGANUCO Antonio, cl. 1958 e MERONI Carmelo, cl. 1986, entrambi nati e residenti a Gela (CL), sono ritenuti i responsabili del furto ai danni del bar “Paradise”, avvenuto lo scorso 27 agosto 2011 nel Comune di Santo Stefano di Camastra (ME). Nella circostanza, i ladri, dopo essersi introdotti nel locale forzando una porta di servizio, avevano asportato circa 4.000,00 euro, che erano contenuti all’interno di diverse “macchinette videopoker”, nonché un computer portatile ed una fotocamera digitale, il cui valore complessivo è di circa 600,00 euro.
Secondo quanto emerso nel corso delle indagini dei Carabinieri, che si sono avvalsi anche delle immagini dei sistemi di video sorveglianza di diversi esercizi commerciali presenti lungo il percorso battuto dai due per raggiungere l’esercizio pubblico, i due, pluripregiudicati per reati specifici, la notte del furto, a bordo della loro vettura, avrebbero percorso la centrale via Vittorio Emanuele in senso vietato. Proprio tale manovra, certamente “azzardata”, anche se in orario notturno, non è passata inosservata ai militari dell’Arma, i quali, da quel momento, hanno seguito gli spostamenti dell’autovettura sospetta nel centro abitato della “Città delle Ceramiche”.
Dopo le formalità di rito, i citati MAGANUCO Antonio e MERONI Carmelo, come disposto dall’A.G. mandante nel provvedimento cautelare, sono stati associati presso la Casa Circondariale di Mistretta.
Intanto le indagini dei militari dell’Arma proseguono poiché appare verosimile ritenere che i due “pendolari del furto” possano essersi resi responsabili di ulteriori analoghi episodi delittuosi, commessi in altri Comuni della fascia tirrenica di quel comprensorio.

Lipari (ME); arrestato dai Carabinieri in esecuzione di un provvedimento custodiale

Nella tarda serata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Lipari, nell’ambito dei servizi volti alla prevenzione e repressione dei reati, hanno dato esecuzione ad un provvedimento cautelare emesso dall’A.G. peloritana nei confronti di un 23enne di nazionalità tunisina.
In particolare, intorno alle 19:30 di ieri, i militari della Stazione Carabinieri di Lipari si sono presentati presso l’abitazione di HABOUBI Khobaib, nato in Tunisia cl. 1988, ma residente a Lipari (ME), già sottoposto all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, per dare esecuzione all’ordinanza di aggravamento della misura cautelare emessa dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria.
Secondo quanto riportato nel provvedimento custodiale, il citato HABOUBI Khobaib avrebbe violato le prescrizioni impostegli nel periodo di sottoposizione all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
Il prevenuto, dopo le formalità di rito è stato tradotto presso il proprio domicilio a disposizione dell’A.G. mandante.

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