1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

LE FORZE DI POLIZIA PROTESTANO IN PIAZZA A MONTECITORIO

Dichiarazione Stampa di Eugenio SARNO, Segretario Generale UIL PA Penitenziari
Roma, 18/10/2011 - La manifestazione di protesta odierna organizzata dalle rappresentanze sindacali maggiormente rappresentative di Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria,
Corpo Forestale dello Stato e Vigili del Fuoco è un ulteriore monito al Governo, ma al Parlamento, della rabbia e demotivazione che attraversa trasversalmente le donne e gli uomini del Comparto Sicurezza e Difesa.

Oggi siamo scesi in piazza – ricorda il leader della UIL PA Penitenziari - per chiedere con forza che ci siano forniti gli strumenti per poter assolvere ai nostri doveri istituzionali. E quando parliamo di strumenti non ci riferiamo solo a fondi economici quant’anche alle dotazioni logistiche, ai agli automezzi, all’armamento individuale e di reparto. L’irragionevole politica dei tagli orizzontali, di fatto, impedisce alle Forze di polizia di poter garantire sicurezza.

Meno volanti nella strade, meno agenti nelle carceri, meno vigilanza ambientale meno interventi di soccorso pubblico. Invitiamo i politici – sottolinea polemicamente SARNO – a trasformare l’ipocrisia delle dichiarazioni di solidarietà in concretezza negli atti parlamentari. E’ del tutto evidente che il depauperamento delle risorse economiche prosciuga ogni operatività. Maroni, Palma, La Russa e Romano non si limitino a sostegni verbali ma pretendano, quali ministri competenti, le risorse necessarie per garantire sicurezza ed ordine pubblico.

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