Orchestra sinfonica siciliana: “Vergognoso quanto sta succedendo, presenterò un'interrogazione”

Cracolici: “Vergognoso quanto sta succedendo all'Orchestra sinfonica siciliana, presenterò interrogazione” Palermo, 29 Aprile - “Quello che sta succedendo all'Orchestra sinfonica siciliana è vergognoso: è assurdo che dopo mesi abbiamo un presidente che si è dimesso, un’incompatibilità del Sovrintendente e un governo regionale che non prende alcuna iniziativa per ridare delle garanzie e stabilità ai vertici della Foss. Tutto questo accade in un momento nel quale la cultura viene considerata solo un poltronificio e non uno strumento per attrarre e veicolare l'immagine di una Sicilia attiva e intraprendente”.  Lo dice Antonello Cracolici, deputato Pd all'Ars e primo firmatario di un'interrogazione presentata per “Far assumere iniziative immediate e per ridare certezza a un ente – aggiunge Cracolici – mentre il governo, ripiegato su logiche di occupazione del potere, non riesce neanche a svolgere l'attività di ordinaria amministrazione. Oltretutto, vorrei ricordare

SAYA (LA DESTRA): “SULL’ALISCAFO USTICA LINES IL PUNTO NASCITA DI LIPARI”

Saya (La Destra): “Mettiamo a bordo dell’aliscafo Ustica Lines l’assistenza medica per le donne gravide”. Ecco la provocazione del consigliere provinciale de La destra Peppe Saya per salvare Lipari dalla chiusura del punto nascita. “Razionalizzare la spesa sanitaria vuol dire individuare gli sprechi di gestione non tagliare indiscriminatamente ospedali o punti nascita” . Il consigliere interroga il Presidente Ricevuto sul rischio chiusura di altri centri nascita e sull’Ospedale Piemonte “che bisognerebbe accorpare all’ASP 5”

Messina, 06/10/2011 - “Non ci resta che proporre un punto nascita a bordo dell’aliscafo Ustica Lines o della nave Siremar per fornire alle partorienti di Lipari una immediata assistenza medica”. Così ironizza Giuseppe Saya, consigliere provinciale de La destra di Messina in merito al rischio chiusura di ben 23 punti nascita in tutta la Sicilia e tre nella nostra provincia tra cui quello di Lipari, paventato dall’assessore regionale alla Sanità Massimo Russo. Il consigliere si dichiara molto preoccupato per la situazione che sta vivendo la sanità pubblica della nostra provincia che potrebbe essere privata di questi reparti fondamentali con il pretesto di risparmiare sulla spesa sanitaria. E’ arrivata, ieri nel tardo pomeriggio, la notizia che la Commissione Regionale Sanità ha sospeso per un mese il decreto assessoriale che mira a ridimensionarli, in previsione di attuare specifiche deroghe. Nella riduzione delle spese, secondo le novità del governo regionale di appena qualche giorno fa, rientrano le unità di Ostetricia che registrano meno di 500 parti l’anno e che, in un certo senso, vengono considerate “inutili” nella logica finanziaria. “Si ipotizza a tal proposito una eventuale soppressione del punto nascita dell’Ospedale Piemonte - sostiene Saya - che, pur raggiungendo il numero di 1000 parti l’anno e pur essendo situato al centro della città, apparirebbe sempre la seconda scelta (da parte dei vertici palermitani) rispetto al reparto dell’Ospedale Papardo, dove partoriscono poco più di 500 donne”.
“Non si può affrontare la crisi economica della Regione siciliana – aggiunge l’esponente della Provincia – utilizzando la politica dei tagli trasversali e senza razionalizzare i vantaggi e gli svantaggi a cui è soggetta la popolazione. Il comparto sanità è quello maggiormente colpito in questi anni dalla ghigliottina del risparmio. Nessuno dei responsabili dell’assessorato competente fa riferimento alla posizione geografica dei vari comuni, indicati come papabili per la chiusura dei punti nascita né tantomeno qualcuno definisce le modalità e le difficoltà di raggiungimento degli ospedali destinati a sopravvivere e a coprire vaste aree di territorio”.
Dalla Provincia Regionale di Messina si alza inoltre un grido di allarme che si unisce a quello del Comitato “Salvare l’Ospedale Piemonte”, schierato ormai da un anno e mezzo su questo fronte.
“E’ in atto da tempo – prosegue Saya - un depauperamento dell’Ospedale Piemonte che si sta realizzando con un lento trasferimento di quasi tutti i dipartimenti all’Ospedale Papardo. L’idea di mantenere il nosocomio di viale Europa come punto d’emergenza sprofonda nel dimenticatoio se proviamo soltanto a pensare che persino il punto nascite potrebbe non esistere più in questa sede”.

Arrivati a questo stato d’emergenza che, al momento sul territorio messinese, potrebbe investire oltre a Lipari ampi comuni come Mistretta e Barcellona, Saya interroga il Presidente Nanni Ricevuto sull’andamento della sanità provinciale e sulle possibili alternative e proposte a tutela del cittadino.

“Le organizzazioni a difesa dell’Ospedale Piemonte – commenta il consigliere de La destra - ma soprattutto i residenti del nostro territorio vogliono dire basta a questa azione di dismissione da parte della direzione generale dell’azienda perché esula dalle esigenze economiche dell’Assessorato regionale alla Salute. Non si dice apertamente “Chiudiamo l’ospedale!” ma si cerca di metterlo in crisi, sottraendo i servizi essenziali, degradandolo per consunzione. Tutto questo ricade su chi rappresenta l’ultimo della filiera amministrativa e politica della situazione ma che dovrebbe essere il primo in termini di assistenza ovvero il paziente”.
“Dobbiamo evitare - conclude Saya - che la cittadinanza rimanga senza assistenza medica soprattutto per quei soggetti che, per antonomasia, sono i primi da salvaguardare ovvero donne e bambini. Se da una parte è vero che bisogna razionalizzare le spese, dall’altra bisogna cercare gli sprechi in altri ambiti della sanità. Per questo, chiediamo l’intervento dell’istituzione Provincia che possa proporre alla Regione un’analisi accurata sulle esigenze sanitarie della popolazione locale e farsi portavoce di possibili alternative quali l’accorpamento dell’Ospedale Piemonte all’Asp 5 piuttosto che al Papardo”.
L’UFFICIO STAMPA
MARCELLA RUGGERI

Commenti