Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

ATO IDRICO MESSINA: UN NUOVO PIANO D'AMBITO PUR DI TENERE IN VITA L'APPARATO

«E’ stata convocata per il giorno 29 dicembre 2011, alle ore 10,30, presso la Provincia Regionale di Messina l’Assemblea dei Sindaci per procedere alla approvazione del Piano d’Ambito dell’ATO n° 3 di Messina e dello schema di statuto della costituenda società pubblica di gestione del Servizio Idrico Integrato
MESSINA, 27/12/2011 - Il documento inserito all’ordine del giorno costituisce la revisione 4 (REV_4) della proposta del Piano d’Ambito dell’ATO di Messina è il frutto dell’intenso lavoro che in questi ultimi anni hanno condotto i dirigenti della Segreteria Tecnica Operativa Giuseppe Santalco e Santi Trovato. La stesura del documento che viene indicata come Revisione 4 (REV_4) ha preso avvio dopo la motivata decisione di ripartire ex novo da una approfondita ricognizione delle infrastrutture per giungere ad un nuovo piano di investimenti e, quindi, ad un nuovo piano economici finanziario e tariffario

La necessità di provvedere ad una completa revisione del Piano d’Ambito di questa Autorità è stata dettata da svariati fattori.

Difatti, il vigente Piano è basato sulla ricognizione delle infrastrutture fatta dalla SOGESID nell’anno 1999 e, benché via via si è tentato di aggiornarla, non vi è dubbio che si è resa necessaria una nuova e più approfondita ricognizione aggiornata alle nuove reali necessità della popolazione da servire.

Ne deriva che, oltre ad ottemperare alle prescrizioni del D. Lgs n° 152/2006 e succ. m.e.i., si è provveduto ad aggiornare i dati demografici, infrastrutturale, gestionali e tariffari intervenuti nel tempo dalla redazione della più recente versione

L'attività di questa nuova revisione, basata su una nuova ricognizione sul territorio, è svolta avvalendosi della diretta collaborazione dei tecnici di tutti gli Enti Locali convenzionati.

Gli Enti locali e gli altri Gestori hanno fornito dati, informazioni, precisazioni necessarie allo svolgimento delle diverse attività di ricognizione, finalizzata all'elaborazione di questa proposta di Piano d’Ambito.

Allo scopo sono stati organizzati i rapporti ed i contatti con gli Enti locali ed i Gestori, secondo tempistiche opportune ed efficaci modalità operative:

ñ consegna ai gestori di schede monografiche e ricognitive di comune/gestore per la loro compilazione; le schede compilate sono state certificate dagli stessi gestori mediante l’apposizione delle firme dei responsabili tecnici e amministrativi da parte degli Enti locali e raccolte a cura dell’ATO;

ñ contatti diretti (mediante visite e telefonici) per il supporto ai responsabili tecnici e/o amministrativi degli Enti locali e dei Gestori per la compilazione delle schede;

ñ riunioni singole o di gruppo con i responsabili tecnici e/o amministrativi degli Enti locali e dei Gestori per la verifica dei dati tecnici, economici e gestionali, per l’acquisizione e discussione delle idee progettuali e quant’altro potesse essere necessario per la compilazione e certificazione delle schede;

ñ riunioni con i responsabili designati dai Comuni per l’impostazione del piano, la discussione e la verifica in corso d’opera dei risultati anche parziali e/o provvisori raggiunti nell’elaborazione dell'indagine conoscitiva;

ñ riunioni di gruppo – organizzate dall’ATO sia in sede che nelle sedi periferiche degli otto comprensori in cui il territorio dell’ATO stesso è stato suddiviso - con i responsabili tecnici e/o amministrativi degli Enti locali e i rappresentanti dell’ATO stesso (denominate “riunioni comprensoriali”) per la presentazione, discussione e risoluzione delle osservazioni sull’attività svolta;

ñ riunioni plenarie – organizzate dall’ATO – con i responsabili istituzionali degli Enti locali e dei Gestori per l’esposizione dei risultati della ricognizione, l’esposizione e la discussione della proposta di Piano d’Ambito;

ñ la presentazione e l’invio ai gestori della ricognizione, per la presa d’atto e la verifica.

L’attività descritta, estremamente impegnativa, ha consentito fra l’altro di attualizzare all’anno 2010, rispetto alla ricognizione precedente riferita all’anno 1999 dalla SOGESID il quadro dei dati tecnico-economici e strutturali rilevanti ai fini della revisione del piano.

Gli investimenti sono aggiornati alla data della redazione della presente proposta di piano.

Con lo scopo di completare l’analisi, la ricognizione é stata ulteriormente integrata con due gruppi di informazioni, specificatamente rilevate ed elaborate in sede di proposta di piano:

ñ il primo si riferisce allo stato delle concessioni di acqua pubblica, per le fonti presenti nel territorio d’ambito;

ñ il secondo riguarda i dati disponibili sulla qualità delle acque, derivanti dalle analisi effettuate dai Laboratori di Igiene e Profilassi e raccolti sistematicamente e forniti dall’ARPA Sicilia o dagli stessi gestori attuali.

Inoltre, la discussione e risoluzione dei commenti degli Enti locali alla proposta di piano ha consentito di focalizzare meglio alcune specifiche criticità messe in evidenza dai Comuni, delle quali si è tenuto conto nella redazione del piano degli interventi.

Nello sviluppo di tutte le fasi di impostazione del piano, si è posta particolare attenzione al contenuto degli strumenti di programmazione già definiti, ai vari livelli: comunitari, nazionali, regionali e locali.

In particolare il Piano d’Ambito ha tenuto conto della suddivisione del territorio provinciale in otto comprensori.

Gli obiettivi di piano sono stati elaborati tenendo conto della necessità di una fasatura temporale della realizzazione del piano:

ñ i criteri di breve termine definiscono obiettivi prioritari, tesi a conseguire livelli irrinunciabili di standard del servizio; fra questi sono, ad esempio, ricompresi quelli che si riferiscono alla continuità (24 ore su 24) del servizio di erogazione dell’acqua, in quantità e pressione sufficiente, ad un primo significativo gradino di riduzione delle perdite, alla copertura dei servizi per i centri e nuclei, alla protezione delle fonti di approvvigionamento, alla sostituzione dei materiali pericolosi, nonché quelli derivanti dall’applicazione del D.Lgs. 152/2006 e dall’applicazione della carta dei servizi;

ñ nel lungo medio termine gli obiettivi di piano hanno lo scopo di realizzare a pieno i livelli di qualità del servizio assunti (come, ad esempio, quello del raggiungimento dei livelli di perdita minimi “fisiologici”, l’erogazione di risorsa secondo gli standard ottimali dei fabbisogni) e di mantenerli inalterati e/o di migliorarli nel tempo.

Gli investimenti sono stati individuati secondo tre categorie tipologiche, che riflettono le diverse fasi di realizzazione del piano:

ñ le opere nuove, necessarie per completare l’infrastrutturazione e conseguire i livelli obiettivo di servizio nel breve periodo;

ñ la manutenzione straordinaria, necessaria a mantenere in efficienza il parco infrastrutturale esistente e le nuove opere, durante tutto l’orizzonte di piano;

ñ le opere di rinnovo e ripristino dell’infrastrutturazione obsoleta.

ñ Gli investimenti previsti in trenta anni ammontano ad € 690.000.000,00 come da allegate tabelle

Il modello organizzativo del futuro gestore pubblico è stato sviluppato tenendo conto delle dimensioni, delle condizioni di partenza e delle esigenze manifestate dai Sindaci in seno alla Conferenza.

La calibrazione di un accurato modello previsionale ha consentito di elaborare una proposta per il dimensionamento del gestore di ambito, nonché lo sviluppo dei costi operativi nell’orizzonte del piano, tenendo conto delle integrazioni e modifiche del parco delle opere ed impianti, derivanti dagli investimenti programmati.

A tal uopo è prevista la costituzione di un unico gestore pubblico per tutti i 108 Comuni (Compagnia delle Acque Pubbliche società consortile per azioni )che si avvarrà di 8 Presidi di Prossimità Territoriali coincidenti con gli attuali Comprensori.

Infine, il piano economico tariffario è stato sviluppato:

ñ sia nell’ipotesi che non si disponga di finanziamenti pubblici;

ñ sia in quella di presenza di finanziamenti pubblici.

Il calcolo economico consente di apprezzare la dinamica tariffaria nell’orizzonte del piano. La determinazione della tariffa è stata effettuata applicando il così detto “Metodo Normalizzato”, così come definito nel D.M. 01.08.1996 “Metodo normalizzato per la definizione delle componenti di costo e la determinazione della Tariffa di riferimento del servizio idrico integrato”, che è lo strumento giuridico attualmente in vigore».

Il dirigente responsabile della S.T.O. - ATO n. 3 Messina
Giuseppe Santalco
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ACQUEDOTTO
Ripristino e sostituzione rete distribuzione 101.340.000
Ripristino e sostituzione adduttrici 92.725.000
Nuove adduttrici 3.970.000
Nuove reti idriche 4.850.000
Manutenzione serbatoi 21.925.000
Nuovi serbatoi (integrazione capacità accumulo) 32.387.000
Ripristino/Manutenzione sorgenti 11.880.000
Nuovi sorgenti 900.000
Ripristino/Sostituzione sollevamenti acquedotto 21.540.000
Nuovi sollevamenti acquedotto 0
TOTALE acquedotto 291.517.000
FOGNATURA
Ripristino e sostituzione rete fognaria 68.905.000
Nuove reti fognarie 35.200.000
Ripristino e sostituzione sollevamenti fognari 10.955.000
Nuovi sollevamenti fognari 275.000
Ripristino e sostituzione collettori fognari 15.829.000
Nuovi collettori fognari 23.733.000
TOTALE fognatura 154.897.000
DEPURAZIONE
Adeguamenti e nuovi ID 85.135.000
Manutenzione ID 27.010.000
TOTALE depurazione 112.145.000
TOTALE 558.559.000

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