Stretto di Messina: filmato squalo bianco di tre metri vicino alla spiaggia

Reggio Calabria, filmato squalo bianco femmina di oltre tre metri a pochi metri dalla spiaggia. Due pescatori diportisti hanno ripreso l'esemplare dalla loro barca 29/04/2024 - Lo Stretto di Messina è un habitat ideale per la riproduzione degli squali. E con l’avvicinarsi della stagione estiva è tempo di bagni. E per i più fortunati l'occasione di tuffarsi in mare è quanto mai vicina. Ma la recondita paura di vedersi galleggiare intorno una pinna a filo dell'acqua a volte riaffiora, è proprio il caso di dirlo, un pochino nella testa di tutti noi. Stavolta è accaduto davvero vicino la riva di Reggio Calabria, più precisamente nelle acque di fronte la località Pentimele, nella periferia Nord di Reggio, il 24 aprile 2024.   «Questo è uno squalo bianco», dicono meravigliati i pescatori mentre osservano ciò che accade dinanzi la loro barca”. Nelle immagini registrate si vede il pescecane girare nelle vicinanze della barca, forse a causa delle esche gettate in acqua, per poi ripr

CARABINIERI DI MESSINA: UN ANNO DI INTENSA ATTIVITÀ E DI SUCCESSI PER UNA PROVINCIA TRA LE PIU' SICURE

Messina, 21/12/2011 - Si è svolto questa mattina presso la Caserma “A. Bonsignore”, sede del Comando Provinciale Carabinieri di Messina, una conferenza stampa di fine anno per fare un bilancio dell’attività svolta dall’Arma dei Carabinieri in provincia di Messina nell’anno 2011. Il Comandante Provinciale, Colonnello Claudio Domizi, nel corso della conferenza stampa ha tracciato un minuzioso percorso dell'attività svolta dal Comando tracciare un bilancio dell’attività svolta dall’Arma dei Carabinieri in provincia nel corso dell'anno 2011,
corredando l'articolata trattazione con documenti di sintesi inerenti le diverse operazioni svolte, molte delle quali di notevole importanza.
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SINTESI DEGLI ARGOMENTI TRATTATI NEL CORSO DELLA
CONFERENZA STAMPA

01.01.2011 RAPINA FRANCAVILLA
Francavilla di Sicilia (ME): arrestati dai Carabinieri i quattro balordi autori della rapina ai danni di due anziane sorelle una delle quali deceduta a seguito del fatto.

I Carabinieri della Compagnia di Taormina a conclusione di serratissime e pressanti indagini hanno individuato e sottoposto a fermo di indiziato di delitto risalendo all’identità dei quattro balordi ritenuti autori del deprecabile gesto verificatosi la notte del 23 dicembre 2010. La rapina, verificatasi proprio alla vigilia del Santo Natale ai danni di due anziane sorelle di 91 ed 88 anni, entrambe di Francavilla di Sicilia, é sfociata nella drammatica morte di una delle due, probabilmente a causa del soffocamento determinato dalla stoffa appostale nella bocca.

3.03.2011 OPERAZIONE “PIAZZA PULITA”
Falcone (ME): arrestate dai Carabinieri sette persone del barcellonese che reinvestivano nell’acquisto di droga i proventi dei furti nelle abitazioni estive della zona.
I Carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto hanno dato esecuzione a due provvedimenti cautelari emessi nei confronti di otto individui, uno dei quali minorenne, ritenuti responsabili, a vario titolo, di detenzione illecita e spaccio di sostanze stupefacenti, furti in abitazione e ricettazione, nonché di un episodio di tentata estorsione. Le indagini hanno avuto origine proprio a seguito della denuncia di un tentativo di estorsione presentata da un ex tossicodipendente, minacciato da un gruppo di giovani della zona che volevano da lui ottenere il denaro relativo ad una precedente consegna di sostanza stupefacente.
Dalle indagini è emerso che gli indagati investivano nell’acquisto di sostanze stupefacenti i proventi dei furti da loro commessi presso abitazioni estive della zona.

24.03.2011 OPERAZIONE “DON RODRIGO”
Milazzo (ME); arrestate dai Carabinieri 13 persone, tra cui 5 extracomunitari nordafricani, appartenenti ad una organizzazione che attraverso “matrimoni simulati” regolarizzava la presenza di clandestini sul territorio italiano.
A conclusione di una complessa attività investigativa, i Carabinieri della Compagnia di Milazzo hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare a carico di 13 persone, di cui 5 cittadini extracomunitari, indagate a vario titolo di favoreggiamento aggravato dell’immigrazione clandestina.
L’attività investigativa, condotta dal settembre 2008 e protrattasi per circa un anno e mezzo, ha consentito ai Carabinieri di accertare l’esistenza di una organizzazione criminale, operante nel comprensorio milazzese e della Valle del Mela, dedita - previo pagamento di somme di denaro - alla organizzazione di “matrimoni di facciata” finalizzati alla regolarizzazione nello stato italiano di cittadini extracomunitari clandestini provenienti dalla Tunisia e dal Marocco.

29.04.2011 OPERAZIONE PISTA DI SABBIA
Messina: sgominata un’associazione per delinquere finalizzata all’organizzazione di corse clandestine tra cavalli, 20 misure cautelari eseguite dai Carabinieri del Comando Provinciale.
I Carabinieri del Comando Provinciale di Messina, a conclusione di un'articolata attività di indagine, avviata nel 2006 dal Nucleo Operativo della Compagnia Messina Centro, denominata “pista di sabbia”, hanno dato esecuzione a 20 provvedimenti cautelari (8 in carcere e 12 ai domiciliari) emessi dal GIP del Tribunale di Messina, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di altrettante persone, dedite all’organizzazione di competizioni clandestine tra cavalli, disputate lungo alcune importanti arterie stradali cittadine. Diciassette di loro sono indiziati del reato di associazione per delinquere finalizzata al maltrattamento ed all’organizzazione di competizioni non autorizzate tra animali, mentre gli altri tre sono veterinari ritenuti responsabili di concorso esterno nella predetta associazione.
L’operazione è stata resa possibile grazie all’applicazione della disciplina introdotta dalla legge 20 luglio 2004, n. 129 che ha fornito appropriati strumenti giuridici per porre un efficace argine al preoccupante fenomeno delle corse clandestine, diffuse in diverse aree della Sicilia e della Calabria ed a Messina in particolare, e spesso gestite da soggetti organici a sodalizi della criminalità organizzata.

9.05.2011 e 21.07.2011 OPERAZIONE “ROLEX”
Taormina; arrestato dai Carabinieri un altro dei rapinatori della Gioielleria “Rocca 1974”.
Dopo dieci mesi di intensa attività investigativa, i Carabinieri della Compagnia di Taormina hanno chiuso il cerchio sugli esecutori materiali della rapina commessa nel settembre 2010 in una nota gioielleria della Città del Centauro, quando, due rapinatori, dopo essersi introdotti all’interno di una nota gioielleria ubicata nel Corso Umberto di Taormina, obbligavano minacciandola la commessa ad aprire la cassaforte di preziosi – contenente in particolare orologi “Rolex”, per un valore complessivo di € 800.000.
Già lo scorso 9 maggio 2011 i Carabinieri di Taormina avevano tratto in arresto il primo dei due rapinatori; come in quella circostanza anche stavolta fondamentale, per risalire all’identità del secondo autore della rapina, è stato il contributo che hanno apportato le indagini tecniche effettuate dal Reparto Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri di Messina, che hanno sottoposto ad accuratissimi accertamenti di natura tecnica tutti i reperti sottoposti a sequestro nel corso del sopralluogo dei Carabinieri di Taormina.

20.05.2011 e 21.10.2011
Barcellona Pozzo di Gotto (ME); 5 persone arrestate dai Carabinieri in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
A conclusione di una complessa ed articolata attività investigativa i Carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto hanno tratto in arresto di 5 persone, le quali devono rispondere, a vario titolo, dei reati di rapina in concorso, porto in luogo pubblico di arma comune da sparo, favoreggiamento personale e riciclaggio.
Come detto, le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto erano scattate la sera del 20 maggio 2011, quando intorno alle ore 19:15, grazie ad una sinergica e tempestiva azione di coordinamento, era stato assicurato alla giustizia un giovane 20enne poiché ritenuto responsabile di rapina in concorso. In particolare, due rapinatori con volto travisato, e di cui uno armato di pistola, avevano ottenuto dai dipendenti del predetto esercizio commerciale la somma contante di 3.000,00 euro suddivisi in banconote di vario taglio.

24.06.2011 OPERAZIONE “GOTHA e POZZO II”
Nella provincia di Messina, i Carabinieri e la DIA hanno dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare in carcere e di sequestro beni per un valore complessivo di oltre 150 milioni di euro, frutto del reinvestimento dei proventi illeciti, emesse, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia di Messina, nei confronti di 30 indagati per associazione mafiosa, omicidi, estorsioni, porto e detenzione abusiva di armi, intestazione fittizia di beni ed altri delitti, tutti aggravati dalle finalità mafiose.
Le indagini, sviluppate in più riprese dai militari del ROS su cosa nostra messinese, hanno colpito gli esponenti apicali delle famiglie mafiose di Barcellona Pozzo di Gotto (ME) e di Mazzarrà Sant’Andrea (ME), nota come clan dei “mazzarroti”.


30.06.2011 OPERAZIONE “NAXOS”
Giardini Naxos (ME): pregiudicato giardinese arrestato dai Carabinieri per la mazzetta da 2.000,00 euro ad un consigliere comunale; sarebbe ritenuto il referente locale della famiglia mafiosa catanese dei Laudani.
L’indagine dei Carabinieri di Taormina, scattata il 21 giugno 2011, scaturisce a seguito della cessione della “mazzetta” da 2.000,00 euro consegnata da un imprenditore al consigliere comunale di Giardini Naxos, per “velocizzare” il pagamento di alcuni lavori appaltati dall’Amministrazione Comunale. Nella circostanza, i Carabinieri arrestarono il consigliere comunale giardinese, poiché ritenuto responsabile di concussione.
Le successive indagini hanno poi permesso di individuare anche un complice “occulto”, un pregiudicato del luogo il quale, qualificandosi come referente locale della famiglia mafiosa catanese dei Laudani avrebbe concorso nel reato di concussione, con l’aggravante di essersi avvalso della forza intimidatrice derivante del sodalizio mafioso di appartenenza.

15.07.2011 SEQUESTRO BENI TIBIA LUIGI (LIDO IL PILONE)
Messina: arrestate dai Carabinieri tre persone, tra cui il referente del clan “Giostra”, e sequestrato un patrimonio di oltre 1 milione di euro.
I Carabinieri del Comando Provinciale di Messina hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un noto pregiudicato messinese, ritenuto referente di spicco di un clan mafioso cittadino, nonché della moglie e di un altro soggetto ritenuto un prestanome. L’operazione trae origine da un’attività investigativa avviata nel 2009 a seguito di un arresto operato nei confronti di un pusher locale.
Il pregiudicato mafioso è ritenuto responsabile di avere, in concorso con la moglie e con l’altro soggetto, attribuito fittiziamente ai due, al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di misure patrimoniali, ed anche al fine di agevolare il gruppo mafioso di riferimento, la titolarità di un’impresa individuale articolata su tre esercizi commerciali nonché e di altra impresa che gestisce un noto stabilimento balneare cittadino.
Con il medesimo provvedimento, il GIP del Tribunale di Messina ha altresì disposto il sequestro preventivo, di tre unità immobiliari, dei due compendi aziendali, uno dei quali articolato su tre attività commerciali, nonché di un’autovettura di lusso ed un autocarro, tutti ritenuti riconducibili al noto pregiudicato.

22.07.2011 OPERAZIONE “GRAMIGNA”
Messina: arrestate dai Carabinieri 34 persone, ritenute responsabili di associazione mafiosa, traffico di sostanze stupefacenti, usura, estorsione ed organizzazione di corse clandestine di cavalli. Nell’ambito della medesima operazione, la Polizia di Stato ha tratto in arresto 6 persone indagate per usura.
I militari del Comando Provinciale Carabinieri di Messina hanno tratto in arresto 34 persone, indagate a vario titolo di associazione per delinquere di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, usura, associazione per delinquere finalizzata al maltrattamento di animali ed all’illecita organizzazione di competizioni non autorizzate tra animali.
In particolare, il sistema illecito si fondava sull’esistenza di diverse associazioni criminali, tra loro collegate tramite relazioni di mutuo soccorso, in stretta comunione di interessi con un’ulteriore associazione composta da soggetti residenti in Campania ed in altre provincie della Sicilia.
L’attività svolta dai Carabinieri, che ha avuto inizio con un’indagine indirizzata su alcuni soggetti già conosciuti quali appartenenti a gruppi mafiosi gravitanti nei quartieri cittadini, ha permesso di individuare una serie di gruppi criminali dediti al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare hashish, marijuana e cocaina, nonché alla commissione di altri gravi reati tipici della criminalità organizzata.

28.07.2011 (SEQUESTRO BENI IMPRESA TORRE)
I Carabinieri hanno dato esecuzione in provincia di Messina ad un decreto di sequestro disposto dal Tribunale di Messina - Sezione Misure di Prevenzione, nei confronti di un noto gruppo imprenditoriale operante nel comprensorio di Terme Vigliatore (ME) nel campo dell’edilizia e della estrazione e frantumazione degli inerti.
Il provvedimento, finalizzato alla confisca, ha interessato: cinque imprese di costruzioni e di estrazione di materiale di cava ed il relativo patrimonio aziendale, una villa, diversi autoveicoli, alcuni appezzamenti di terreno e numerosi conti correnti bancari, per un valore complessivo al momento stimato in circa 15 milioni di euro.
Le indagini economico-patrimoniali hanno permesso di documentare la pericolosità sociale dei titolari delle imprese derivante dai documentati legami con il sodalizio mafioso operante a Barcellona Pozzo di Gotto (ME).

31.08.2011 RECUPERO BENI ARCHEOLOGICI (ANCORE)
Filicudi (ME): i Carabinieri e la Soprintendenza del Mare recuperano dai fondali due antiche ancore romane.
I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale della Sicilia, del Nucleo Subacquei di Messina e della Motovedetta della Compagnia Carabinieri di Milazzo, nello specchio di mare antistante Capo Graziano dell’Isola di Filicudi, a conclusione di una complessa operazione congiunta che ha visto la partecipazione delle componenti specialistiche dell’Arma in supporto agli archeologi della Soprintendenza del Mare, hanno recuperato due ceppi in piombo di ancore romane risalenti al II-III sec. d.C..
L’operazione di recupero si è resa necessaria a seguito di numerose segnalazioni di scavo clandestino che hanno interessato l’area marina ad una profondità di circa 40 metri. I due reperti, infatti, sono apparsi già spostati e decontestualizzati dal loro sito originario, pronti per essere trafugati dai tombaroli.
A conclusione delle operazioni, gli antichi manufatti recuperati sono stati consegnati ai funzionari della Soprintendenza del Mare dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale della Sicilia, che avevano organizzato meticolosamente tutte le attività richiedendo il supporto delle altre componenti specialistiche dell’Arma.
01.09.2011
Barcellona Pozzo di Gotto (ME); 25enne arrestato dai Carabinieri con 500,00 euro appena incassati quale provento di una estorsione.
I Carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto hanno tratto in arresto, in flagranza del reato di estorsione, un giovane 25enne collegato alla criminalità organizzata locale, quest’ultima recentemente oggetto di duri colpi inferti dall’Autorità Giudiziaria e dalle Forze di Polizia.
All’esito di servizi coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Messina e dalla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, il giovane è stato bloccato dai Carabinieri poco dopo avere intascato una mazzetta da 500,00 euro, che aveva poco prima ricevuto a titolo estorsivo dal titolare di un esercizio pubblico.

02.09.2011
Messina; braccati dall’elicottero dei Carabinieri ed arrestati i due giovani responsabili dell’incendio a “Campo Italia”.
Nell’ambito delle attività di prevenzione e repressione dei reati in materia ambientale, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Messina hanno arrestato due pregiudicati messinesi che avevano dato alle fiamme dopo averli depositati in un terreno abbandonato alcuni rifiuti speciali da cui poi si è scatenato un pericoloso incendio che ha interessato 11 ettari di superficie boscata e 24 ettaridi superficie non boscata, arrecando un danno economico pari adeuro 12.445,56 (valore della macchia deturpata).
L’intervento dei Carabinieri è scattato dopo che l’equipaggio del velivolo del 12° Elinucleo Carabinieri di Catania, nel corso di un servizio di perlustrazione aerea, aveva comunicato alla Centrale Operativa del Comando Provinciale Carabinieri di Messina di essere impegnato nell'inseguimento dall'alto di due giovani.

10.10.2011 OPERAZIONE “FERMITUTTI”
Sgominate intere squadre di catanesi dedite alla commissione di rapine in tutta l’Isola e nel Nord-Italia.
I militari della Compagnia Carabinieri di Taormina hanno fatto piena luce su numerose rapine messe a segno tra il 2009 ed il 2010 in tutta l’Isola e nel Nord-Italia.
28 gli arresti eseguiti dai Carabinieri di Taormina nell’ambito dell’indagine FERMITUTTI, di cui 4 in flagranza di reato e 6 fermi di P.G.; 15 le rapine scoperte, di cui due a Milano; di circa 170.000,00 euro l’ammontare del bottino complessivamente asportato.
L’indagine aveva avuto inizio a seguito di una rapina perpetrata il 1° settembre 2009 presso la filiale della Banca Sviluppo di Santa Teresa di Riva (ME), ad opera di un uomo ed una donna, i quali, spacciandosi per un’insospettabile coppia di clienti, dopo avere minacciato i presenti si erano fatti consegnare la somma contante di 2.900,00 euro.
L’efficace coordinamento tra la Compagnia Carabinieri di Taormina ed i vari Comandi dell’Arma competenti per territorio ha fornito a quei Comandi puntuali e precisi input investigativi per l’individuazione degli autori/complici di altre rapine perpetrate nei rispettivi territori di competenza.

18.11. 2011 ARRESTI (ATM)
Messina: arrestati dai Carabinieri 5 funzionari dell’azienda che gestisce il trasporto pubblico nel capoluogo.
I Carabinieri di Messina hanno dato esecuzione ad un’ordinanza cautelare emessa dal GIP del Tribunale, su richiesta della Procura della Repubblica, a carico di 5 tra Dirigenti e dipendenti dell’ATM (Azienda Trasporti Messina) che gestisce il trasporto pubblico nel capoluogo peloritano.
I predetti, indagati a vario titolo di una serie di ipotesi di reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e di truffa in danno di un ente pubblico, sono stati posti agli arresti domiciliari.

29.11.2011 OPERAZIONE “SPACCATA”
Giardini Naxos (ME); un giovane arrestato dai Carabinieri dopo una “spaccata” ad una profumeria.
I Carabinieri della Compagnia di Taormina hanno tratto in arresto un 22enne catanese, poiché ritenuto responsabile di furto aggravato. I militari dell’Arma, attivati da una segnalazione telefonica, sono intervenuti nella via Naxos del centro rivierasco dove, come detto, era stato segnalato un tentativo di furto. Nel corso di un accurato sopralluogo effettuato nei pressi dell’esercizio commerciale poco prima “visitato” dai malfattori, i Carabinieri rinvenivano un veicolo fuoristrada, che dagli immediati accertamenti è risultato essere provento di furto.
Dalla ricognizione effettuata sul fuoristrada, i Carabinieri hanno accertato che lo stesso era stato utilizzato poco prima dai malfattori per introdursi all’interno dell’esercizio commerciale, con il c.d. metodo della “spaccata”, ovvero con lo sfondamento della vetrina con la parte anteriore del mezzo.
In proposito, come si ricorderà, già nell’anno 2010, i Carabinieri della Compagnia di Taormina, nell’ambito dei servizi finalizzati alla prevenzione del particolare tipo di reato, avevano tratto in arresto tre malfattori, entrambi residenti nella limitrofa provincia catenese, i quali avevano perpetrato, con la medesima modalità della c.d. “spaccata”, un analogo furto sempre in danno di un esercizio commerciale di Giardini Naxos.
Già il 10.03.2011,i Carabinieri, dopo 4 mesi di indagini, avevano arrestato il fiancheggiatore della banda responsabile del furto in un negozio di abbigliamento di Giardini Naxos, verificatosi il 24 novembre 2010 nel negozio di abbigliamento “Essenza” di Giardini Naxos con il metodo cosiddetto della “spaccata”. I Carabinieri della Compagnia di Taormina hanno disarticolato una pericolosissima e spregiudicata banda criminale che, emulando le gesta della famigerata “Banda della Pantera Rosa” di Roma, stava creando allarme tra i commercianti di Giardini Naxos. Nella circostanza, per introdursi all’interno dell’esercizio commerciale, i malfattori avevano utilizzato delle mazze in ferro con cui avevano sfondato la vetrina dell’esposizione, indi asportavano la merce per un valore di diverse migliaia di euro.

9.12.2011 FIERA DI MESSINA
Messina; arrestati dai Carabinieri sette messinesi, responsabili di una preordinata e violenta aggressione finalizzata ad allontanare dal capoluogo peloritano una società catanese che svolgeva vigilanza all’interno della “Fiera di Messina”.
I Carabinieri della Compagnia di Messina-Centro hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Messina su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di sette persone, ritenute responsabili di tentata estorsione aggravata.
Il provvedimento cautelare scaturisce da una intensa ed articolata attività di indagine condotta dai Carabinieri della Compagnia di Messina-Centro, che ha avuto origine nella tarda serata dell’8 agosto 2011, quando una decina di malviventi si introdussero all’interno della Fiera Campionaria di Messina ed aggredirono selvaggiamente alcuni steward di una ditta catanese preposti alla sicurezza, colpendoli con inaudita ferocia con calci e pugni, per poi allontanarsi subito, facendo perdere le proprie tracce.

10.12.2011
Rodì Milici (ME); i Carabinieri denunciano due persone e sequestrano un impianto industriale per il confezionamento di calcestruzzo.
I Carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo, emesso dall’Ufficio del G.I.P. del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto (ME), su proposta della locale Procura della Repubblica che ha concordato pienamente con le risultanze degli accertamenti effettuati dai militari dell’Arma della Stazione di Terme Vigliatore. Il provvedimento ha interessato un impianto industriale per il confezionamento di calcestruzzo composto da opere cementizie e da silos metallici, che insiste su un’area di circa 6.000 mq. ed il cui valore è pari a 500.000,00 euro circa, nonché un’area di scavo delle dimensioni di 8.000 mq. circa, contenente acqua sorgiva, in quanto realizzati in assenza di regolare concessione edilizia in una zona sottoposta a vincolo idrogeologico.

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