Domani, martedì 27, a Messina si riunirà il coordinamento regionale dell’Udc siciliano per decidere l’uscita dal governo Lombardo. E sempre domani il presidente Raffaele Lombardo chiederà al Consiglio dei ministri di ripristinare i treni notturni a lunga percorrenza “perche' la Sicilia possa avere gli stessi diritti delle altre regioni''
Palermo, 26/12/2011 – “L’augurio di un anno sereno, anche ai siciliani che non stanno in Sicilia e che sono stati costretti a lasciare la propria terra, fenomeno che tutte le famiglie hanno vissuto e conoscono bene e che ha determinato nel nostro popolo quel sentimento di solidarietà e ospitalità che ha fatto sì che a Lampedusa e in Sicilia abbiamo accolto i migranti e i loro figli”.
E’ uno dei punti del messaggio di fine anno del presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, cui la sola giornata di domani riserva impegni… impegnativi.
Domani, martedì 27 dicembre, alle 10 a Messina, - infatti - nella sede provinciale dell’Unione di Centro si riunirà il coordinamento regionale dell’Udc siciliano per decidere l’uscita dell'Udc dal governo Lombardo.
"Un mese fa, abbiamo rappresentato al presidente della Regione, Raffaele Lombardo, la necessità di definire un programma di fine legislatura con riforme strutturali che, in sintonia con gli sforzi operati a Roma dal governo del senatore Monti, coniughino rigore, equita' e sviluppo", aveva detto nei giorni scorsi il presidente dei senatori Udc e coordinatore siciliano dell’Unione di Centro, Gianpiero D'Alia.
"Siamo, infatti, convinti - continua il parlamentare centrista - che sia indispensabile operare tagli consistenti della spesa regionale improduttiva; abbiamo chiesto un chiarimento anche per indurre i partiti che appoggiano Lombardo a una assunzione diretta di responsabilità – ha spiegato D'Alia -, trasformando l'alleanza parlamentare che 'precariamente' lo sostiene in una vera e propria maggioranza politica”.
E sempre domani il presidente Raffaele Lombardo chiederà al Consiglio dei ministri di ripristinare i treni notturni a lunga percorrenza “perche' la Sicilia possa avere gli stessi diritti delle altre regioni'', come ha detto il presidente Lombardo incontrando i lavoratori della Servirail che si occupavano dei servizi cuccette e sono stati licenziati 15 giorni fa, dopo che Trenitalia ha tagliato alcuni treni a lunga percorrenza che collegavano la Sicilia con il resto dell’Italia.
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