Appalti pubblici, Antoci dopo il caso Palermo: "La digitalizzazione degli appalti non diventi una nuova zona grigia del malaffare”

SANITÀ E APPALTI DIGITALI, L’UE CHIAMATA A CHIARIRE DOPO IL CASO PALERMO.  Antoci: “La tecnologia negli appalti pubblici deve rafforzare la trasparenza, non renderla aggirabile.  La digitalizzazione degli appalti   deve diventare garanzia di integrità, non una nuova zona grigia dove il malaffare si reinventa.”   Bruxelles, 11/04/2025 – Un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Palermo ha svelato un inquietante meccanismo di manipolazione delle gare pubbliche gestite attraverso piattaforme digitali. In particolare, un funzionario dell’Arnas Civico, con la complicità di soggetti privati, avrebbe eluso i controlli del sistema telematico di gara, suggerendo modifiche tecniche a un’impresa per farle ottenere l’appalto, in violazione della normativa e dei principi di imparzialità e concorrenza. Di fronte a questo allarmante caso, l’europarlamentare Giuseppe Antoci ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere quali misure intenda adotta...

RICERCATO DAL 2009 SCOVATO E ARRESTATO A MONTAGNAREALE

Patti (ME), 7 gennaio 2012 - Importante operazione quella portata a termine dai Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Patti che, nel pomeriggio di ieri, hanno tratto in arresto FEDE Giovanni, nato a Messina cl. 1973, residente in Spagna, ma di fatto domiciliato nel capoluogo peloritano, agente di commercio, pregiudicato.
Il citato FEDE Giovanni ha passato gli ultimi anni della sua vita in Spagna, e ciò gli ha consentito di sfuggire alle maglie della giustizia, nonostante su di lui pendesse un ordine di carcerazione.

Da qualche mese era rientrato in Italia ed è stato rintracciato dai Carabinieri di Patti mentre stava svolgendo un’attività commerciale per conto di un’azienda nel Comune di Montagnareale (ME).
La pattuglia dei Carabinieri lo ha individuato per le vie del centro del piccolo borgo collinare e lo ha condotto in Caserma.

Il prevenuto, secondo quanto riportato nel provvedimento di cumulo di pene, emesso nel 2009 dalla Procura messinese, dovrà scontare 3 anni e 6 mesi di reclusione a seguito delle condanne per i reati di associazione per delinquere, ricettazione, falso in atti pubblici ed appropriazione indebita, da egli commessi dal 1996 al 2001, a Messina, Roma e Foggia.
Dopo le formalità di rito, FEDE Giovanni è stato condotto al Carcere di Messina Gazzi.
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Messina; sorvegliato speciale arrestato dai Carabinieri

Grazie ad una proficua attività di monitoraggio del territorio, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Messina, che ricordiamo operano nei settori di competenza individuati nell’ambito del Piano Coordinato di Controllo del Territorio, hanno assicurato alla giustizia un 30enne, già noto alle Forze dell’Ordine, per violazione delle prescrizioni imposte dalla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale con obbligo di soggiorno, cui è sottoposto.
Il 30enne è stato individuato dai Carabinieri, componenti l’equipaggio di una gazzella del Nucleo Radiomobile di Messina, mentre, intorno alle 10:00 di questa mattina, stava transitando lungo la via Palamara, all’altezza del Gran Camposanto, alla guida di un’autovettura.

Al prevenuto, riconosciuto dai Carabinieri, è stato immediatamente intimato l’ALT, ed a quel punto, i militari dell’Arma, dopo un breve ma vano tentativo di fuga del prevenuto, lo hanno fermato ed identificato per PULEJO Giacomo, nato a Messina cl. 1981, pregiudicato, in atto sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel comune peloritano.

Nella circostanza, atteso che tra le prescrizioni imposte dalla misura di prevenzione vi era quella di non commettere reati e che, invece il citato PULEJO Giacomo, ponendosi alla guida dell’autovettura senza la patente – revocatagli dalla Prefettura di Messina nel 2005 - è incorso in una violazione penale, stante la flagranza di reato, veniva arrestato per violazione delle prescrizioni connesse alla misura di prevenzione e segnalato sempre alla medesima A.G., anche per guida senza patente.

Pertanto, PULEJO Giacomo come disposto dall’A.G., tempestivamente informata dai Carabinieri, è stato condotto innanzi il Tribunale di Messina, dove sarà giudicato nel corso dell’udienza che si terrà con rito direttissimo.

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