Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

AGEN: “IL GOVERNO REGIONALE VUOL FAR CASSA SULLE SPALLE DI UN SISTEMA GIÀ COLLASSATO”

Le recenti iniziative dell’Assessorato regionale all’Ambiente con cui si prevedono gravi aumenti per i gestori dei lidi balneari, maxi aumenti, come pubblicato nei giorni scorsi, fino anche al 1000%, suscitano la reazione di Confcommercio Sicilia

Palermo 23 Febbraio 2012 – “In un momento in cui il sistema imprenditoriale isolano vive al limite del collasso – afferma il presidente di Confcommercio Sicilia, Pietro Agen - si pensa di fare cassa sulle spalle degli imprenditori, dimenticando che in questo modo di otterranno tre soli risultati: quello di distruggere il sistema delle imprese legate al turismo balneare; di fare lievitare a danno di cittadini e turisti i costi di fruizione dei lidi balneari; di vanificare ulteriormente ogni speranza di sviluppo turistico di questa Regione.

Come Confcommercio – prosegue Agen - ripetiamo che l’unica vera speranza di sviluppo per la Sicilia è riposta nel turismo, quello stesso turismo che è già stato colpito con la tassa di stazionamento, con l’imposta di soggiorno e ora anche con il costo delle concessioni demaniali.

Al Governo regionale chiediamo con forza di operare con più coraggio sul piano dei tagli delle spese e, in assenza di una politica di sviluppo, quanto meno di avere il buon senso di non distruggere l’esistente.

Se mille motivi vi erano per la manifestazione congiunta di imprenditori e lavoratori del 1° marzo a Palermo, dobbiamo dire che l’Assessore Sebastiano di Betta è riuscito a fornircene un altro. Complimenti!” conclude Agen.

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