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Nebrodi e Dintorni
Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 - Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà. " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina
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Avete fatto bene
RispondiEliminaE' il minimo che potevate fare visto la gravità dell'evento accaduto che ha portato via uno giovane termitano, un amico di molti di voi, un ragazzo che sicuramente ha partecipato negli anni al vostro bel carnevale, e che sfortunatamente ha perso la vita proprio in un momento di divertimento e di gioia per voi compaesani.
RispondiEliminaCiao Francesco.
SENTITE CORDOGLIANZE alla famiglia di Francesco che perde la vita in servizio militare all'estero in missione di pace. Come, ufficiale delle Forze Armate, mi rattrista che circa 50 dei nostri giovani hanno perso la loro vita in queste missioni. Resta alto il contributo dell'Italia alla Pacificazione dell'umanità. Comunque, mi fa rabbia che due militari sono stati fermati per un processo “ANOMALO” in INDIA , per eventi accadute in acque internazionali sotto bandiera Italiana, e in missione militare. Dipendesse da me, la Portaerei Garibaldi sarebbe già in navigazione verso le coste Indiane. Prendere dei militari in servizio, in questo modo , è un gravissimo atto di sfida delle regole internazionali e di non rispetto dei rapporti tra gli Stati. Difendere i militari è un obbligo, morale, politico e militare sotto il segno della nostra Bandiera. Non possiamo farci calpestare in questo modo e speriamo che la diplomazia abbia il sopravvento. L'Italia ha bisogno di essere credibile ed autorevole anche in questi casi e non solo per servire popoli in difficoltà ed alla buona. RISPETTO ALL'ITALIA E AGLI ITALIANI!!
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