Festa della Liberazione: firmato protocollo tra Mim e Associazioni partigiane per promuovere i valori della Costituzione

Scuola, firmato protocollo tra Mim e Associazioni partigiane per promuovere valori della Costituzione. Valditara: “La Resistenza è valore di tutti gli italiani, da oggi coinvolte tutte le associazioni” Roma, 23 aprile 2024 -  Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha firmato oggi un Protocollo d’intesa, di durata triennale, con l’Associazione Nazionale Combattenti Forze Armate Regolari Guerra di Liberazione (ANCFARGL), Associazione Nazionale Partigiani Cristiani (ANPC), Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI), Confederazione Italiana fra le Associazioni Combattentistiche e Partigiane, Federazione Italiana delle Associazioni Partigiane (FIAP) e la Federazione Italiana Volontari della Libertà (FIVL) per la promozione di percorsi di formazione sulle origini della Repubblica attraverso gli eventi che hanno portato alla liberazione del nostro Paese.   “Per la prima volta - sottolinea Valditara - per onorare la Resistenza abbiamo deciso come Ministero di non

DIMENSIONAMENTO RETE SCOLASTICA 2012/13, LA CISL VUOLE RIDISCUTERE IL PIANO REGIONALE

Messina, 27/02/2012 - In riferimento all’oggetto, questa O.S.,presa visione del Piano di Riorganizzazione della rete scolastica formulato dall’ Assessorato Reg.le dell’Istruzione Sicilia e proposto al Miur per i successivi adempimenti, espone le seguenti Osservazioni relativamente alla provincia di Messina:

1. Il Piano complessivo è composto di ben 3 documenti :
a) Piano di dimensionamento a seguito della riunione del Tavolo Tecnico del 31.01.2012, che già contiene interventi diversi rispetto a quanto definito nella medesima riunione di cui sopra e di cui non è dato sapere le motivazioni che hanno disatteso le proposte formulate, trasmesso al Miur con nota prot. 412 dell’8/2/2012;
b) Variazioni al suddetto Piano formulate “ufficialmente”e trasmesse con nota prot.n.413 dell’8/2/2012 ai componenti del Tavolo Tecnico ( OO.SS.- Anci-Upi-Presidenti CSP – ma non al Miur, in quanto-presumibilmente-giàa inserite nel Piano di cui alla lettera a ) in cui vengono inserite le difformità rispetto alle proposte formulate al Tavolo tecnico- ma non tutte-;
c) Errata corrige al Piano di cui alla lettera a, trasmesse al Miur con nota prot. 419 del 9/2/12

2. La riorganizzazione prevista interviene solo su alcune realtà scolastiche e non evidenzia un disegno complessivo di distribuzione e razionalizzazione sull’intero territorio provinciale, anche attraverso modifiche a Istituti comprensivi già esistenti, “nell’ottica di una valida razionalizzazione e di un riequilibrio dell’offerta scolastica sul territorio di riferimento”come recita la Circolare n.28 del 5.10.2012 dello stesso Assessorato reg.le dell’Istruzione; esso non contiene il quadro complessivo di tutte le Istituzioni scolastiche , ma solo di quelle in cui si prevede una qualche modifica (accorpamento-fusione-cambio di aggregazione,ecc.) e non fornisce dati numerici dettagliati - né di partenza né di arrivo - tali da poter comprendere le ricadute degli interventi effettuati;

3. Il Piano prevede la costituzione di Istituti Comprensivi di entità differenziata ( si va da scuole formate con oltre 1200 alunni a quelle con appena 502 ), generando una profonda sperequazione tra le scuole stesse, ad alcune delle quali viene assicurata la stabilità nel tempo, mentre altre ( ben 14 sul territorio provinciale) inspiegabilmente vengono lasciate con un numero di alunni appena superiore a 500 e messe nelle condizioni di non poter avere la titolarità del Dirigente Scolastico e del Dsga, insostituibili elementi di efficienza e stabilità per una Istituzione scolastica; in merito le precisazioni dell’Assessore formulate nella nota di trasmissione del Piano, sembrano del tutto risibili, in quanto egli sa benissimo che non ha senso lasciare l’Autonomia ad una Istituzione scolastica se poi la stessa non mantiene la titolarità delle due figure apicali (DS e DSGA), che verranno assegnate in reggenza o a scavalco con altre Istituzioni scolastiche e non potranno assicurare la propria presenza in modo continuo, e ciò proprio in quelle scuole in merito alle quali l’Assessore- nella stessa nota di trasmissione del piano al Miur- afferma essere state mantenute in vita“quelle autonomie scolastiche ritenute essenziali nei singoli territori così da assicurare un servizio scolastico pienamente efficace…..”

4. Per quanto riguarda il Comune di Messina, i criteri dichiarati all’inizio della riunione del Tavolo Tecnico e presenti nella C.A. n.28, ai quali lo stesso Assessorato ha fatto esplicitamente riferimento, non sono stati seguiti per tutte le Scuole pur a parità di condizioni- numero di alunni ed esistenza di Circoli didattici di cui alcuni sono rimasti tali, ( es. gli accorpamenti e/o fusioni di Scuole ubicate nello stesso edificio ma con accessi diversi sono stati effettuati solo per alcune Scuole, mentre altre sono rimaste inspiegabilmente separate –vedi DD Crispi e IC Pascoli che non compaiono nel Piano e quindi bisogna ritenere che siano rimaste Istituzioni scolastiche separate, e sono state invece accorpate scuole distanti fra di loro e già entrambe sopra i 500 alunni, numero minimo fissato dall’Assessorato per la permanenza dell’autonomia- vedi CD Principe di Piemonte e IC Drago); in poche parole il criterio della territorialità – dichiarato fondamentale – è stato applicato in modo personalistico;

5. E’ stata mantenuta l’Autonomia di alcune Istituzioni scolastiche a discapito di altre, sottraendo ad alcune Scuole normodimensionate alcuni plessi,che sono stati aggregati ad altre sottodimensionate, comportando una variazione consistente nel numero degli alunni, che da un lato ha sacrificato alcune –vedi DD Crispi, che ha ceduto 180 dei suoi 650 alunni scendendo a 470 alunni totali e IC Pascoli che ha ceduto 175 dei suoi 672 alunni totali scendendo a 497 alunni totali – e dall’altro ha favorito altre - vedi SMS Mazzini che da 403 alunni iniziali è arrivata con l’aggiunta di cui sopra (180+175) a 758 alunni totali-; questa operazione doveva concludersi con la fusione delle due Scuole (DD Crispi e IC Pascoli che, come detto sopra sono ubicate nello stesso edificio) che non è avvenuta;
altro esempio analogo quello della fusione tra DD Ganzirri e IC Petrarca (peraltro ubicate nello stesso territorio e le Sedi centrale l’una di fronte all’all’altra) già definita al Tavolo Tecnico e di cui si è persa traccia nel Piano-ed è quindi presumibile che le due Scuole restino separate- con un intervento di rafforzamento del numero di alunni dell’IC Petrarca attraverso un cambio di aggregazione di due plessi ( Curcuraci) da un terzo istituto-il CD Paradiso, al quale inizialmente erano stati aggregati le scuole di una frazione ( Faro Superiore) da un quarto Istituto –IC Evemero di Torre Faro, che a sua volta aveva ricevuto il plesso di sc. infanzia e Primaria di Torre Faro dalla DD di Ganzirri; questa operazione è stata parzialmente ricondotta alla sua situazione attuale, tranne lo spostamento incomprensibile di plessi che comportano il rafforzamento di alcune scuole a discapito di altre (DD.Paradiso e DD Ganzirri, la quale ultima proprio a seguito di questo intervento scende ben al di sotto di 500 alunni);

6. La riorganizzazione e” il riequilibrio dell’offerta formativa sul territorio” sono stati
criteri solo dichiarati, in quanto, tra l’altro, si è mantenuto il paradosso attualmente esistente della convivenza nello stesso plesso di 3 Scuole appartenenti a 3 Istituzioni scolastiche diverse: è il caso dell’edificio Cristo Re ( di cui peraltro il Comune paga la locazione dei locali ), in cui convivono su 3 piani diversi 3 ordini di scuola di 3 Istituzioni scolastiche diverse : la Scuola dell’Infanzia e Primaria della DD Crispi (180 alunni)– la Scuola dell’Infanzia e Primaria dell’IC Pascoli (170 alunni) e la Scuola sec. 1° grado dell’IC Paino Gravitelli (250 alunni); in un Piano di riorganizzazione della rete scolastica sarebbe stato opportuno eliminare tali storture, tenuto conto anche del fatto che si sarebbe potuto formare un unico Istituto Comprensivo di oltre 600 alunni.

7. Se analizziamo, poi, gli interventi fatti nella Provincia possiamo sintetizzare in uno slogan “di tutto-di più”, nel senso che i criteri dichiarati sono andati a farsi benedire, primo fra tutti quello della territorialità, soggiacendo rispetto ad altri “interventi”di natura politica (audizione di Sindaci che precedentemente non avevano inviato nei termini indicati dalla stessa Circolare Assessoriale 28/2011 alcuna delibera e si sono poi “ricordati” di avere una scuola nel proprio territorio quando si sono resi conto di averla persa, a seguito della definizione del Tavolo tecnico, che anche per la presenza delle OO.SS. e quindi a seguito del dibattito e delle conseguenti riflessioni, nella maggior parte dei casi aveva rispettato i criteri dichiarati in premessa; a quel punto non restava ai Sindaci che invocare-senza delibera di giunta- presunte “specificità territoriali”e “affinità culturali e delle tradizioni locali”che, come affermato dall’Assessore nella nota di trasmissione delle Variazioni alle OO.SS. “sono state attentamente valutate-pur se pervenute dopo la conclusione dei lavori del Tavolo tecnico- ed hanno dato origine a ben 14 variazioni relative a tutta la provincia di Messina.
Così è successo che l’IC di Caprileone (412 alunni) è stato accorpato con quello di Longi ( 334 alunni e comune di montagna distante ben oltre 20 km) , e non con l’IC di Torrenova (600 alunni) separato appena da un torrentello da Caprileone)- da notare come fra Longi comune di montagna e Caprileone comune di marina e sulla costa- pur se con una sez.staccata in una frazione collinare- non esistono specificità territoriali o affinità culturali che possano motivare la variazione apportata; è successo anche che per l’IC di Furnari (397 alunni) sia saltata la precedente fusione con l’IC di Novara di Sicilia (304 alunni) e sia stata trasformata in accorpamento (!) del più numeroso al meno numeroso Istituto; è successo che l’IC di Letojanni (466 alunni) comprendente Scuole ubicate in ben 5 Comuni diversi e che al Tavolo Tecnico si era definito di lasciare autonomo- su proposta dello stesso Assessorato- aggregando il plesso di Mazzeo – Comune di Taormina ma in contiguità e continuità territoriale con il Comune di Letojanni – con le variazioni successive si è visto defraudare dell’autonomia ed è finito con l’essere accorpato all’IC di Taormina 2, successivamente corretto in Taormina 1 (vedi errata corrige), a causa delle proteste dell’Amministrazione comunale di Taormina; da notare che la territorialità e le affinità culturali e socioeconomiche sono inesistenti soprattutto con i Comuni sedi di sezioni staccate di Letojanni. Per non parlare di quanto successo alle scuole dei Comuni di Milazzo e di Barcellona Pozzo di Gotto; infatti per il Comune di Milazzo all’unanimità si era definito al Tavolo Tecnico di ridurre da 5 a 4 le Istituzioni scolastiche esistenti provvedendo ad accorpare fra loro le uniche 2 sottodimensionate, ma tale decisione è stata immotivatamente variata ( nonostante l’unanimità) e ripresa la delibera comunale che porta da 5 a 3 le Istituzioni scolastiche autonome; per il comune di Barcellona bisogna anzitutto correggere i numeri ( non sono 10 le Scuole attuali – come scritto nel Piano reg.le- ma 8) che vengono rimescolate fra di loro e trasformate in 6 nuovi Istituti Comprensivi senza tuttavia tenere conto della vicinanza territoriale dei vari plessi e formando Scuole che vanno da un capo all’altro dell’ampio territorio comunale. Un’ultima annotazione riguarda 3 Istituti Comprensivi fusi nella zona ionica della Provincia di Messina ( IC di Alì Terme 414 alunni – IC di Nizza di Sicilia 385 alunni e IC di Scaletta Zanclea 334 alunni ) che vanno a costituire un nuovo MegaIstituto Comprensivo di 1133 alunni distribuiti su ben 6 Comuni (Alì Terme-Alì sup.- Fiumedinisi-Nizza di Sicilia-Scaletta Zanclea e Itala), ciascuno con numerose frazioni e relative scuole e distribuito su un territorio di svariati km, contraddistinto da grandi variazioni orografiche e dimenticando anche le recenti alluvioni, che lo hanno segnato in modo definitivo come territorio con notevoli difficoltà di collegamenti.

8. Infine, per concludere queste “brevi” riflessioni ( ben più lungo e dettagliato potrebbe infatti essere il resoconto sia delle lunghe 7 ore e più di riunione del Tavolo Tecnico sia delle motivazioni delle scelte effettuate) un accenno agli Istituti di Istruzione Superiore; anche qui disparità di trattamento tra Istituti che si presentavano con le medesime condizioni iniziali: su 3 Scuole appena sopra i 500 alunni una è stata soppressa e aggregata ad altra scuola e 2 sono rimaste autonome (?), per non parlare della modifica apportata al Piano relativa al Liceo classico La Farina (prima con aggregazione parziale di corsi di un Liceo scientifico sostituito dopo il tavolo tecnico con altro Liceo Scientifico) e della variazione apportata all’accorpamento già definito dell’Ipsia Ferrari di Barcellona, prima accorpato con ITCG di Barcellona ( per il principio della territorialità) e poi invece unificato con l’Ipsia Ferraris di Pace del Mela, soluzione che lo stesso Assessorato aveva avversato fortemente al tavolo Tecnico, adducendo motivazioni numeriche convincenti,e poi inspiegabilmente adottata in variazione allo stesso; ultima annotazione riguarda l’IIS “G.Faranda” di Patti, che, partendo da una popolazione scolastica superiore ai 500 alunni, si vede smembrare le due sedi associate di Naso e di Brolo, che vengono aggregate all’I.S. Merendino di Capo d’Orlando.
Il quadro sopra delineato certamente getta un’ombra inquietante sulla Riorganizzazione della rete scolastica nella Provincia di Messina, sulla quale ancora altre considerazioni si potrebbero fare: dalla data di convocazione della riunione (31 gennaio 2012 ore 14,00 cioè ultimo giorno utile per un’operazione che invece avrebbe dovuto richiedere tempi più distesi per approdare ad un Piano che realmente avrebbe dovuto riequilibrare l’offerta formativa del territorio tenendo presenti non solo i numeri ma anche la qualità del servizio scolastico e la stabilità nel tempo delle Istituzioni scolastiche, mentre si è proceduto solo ad una spartizione numerica a volte casuale di alunni e plessi pur di “salvare” l’autonomia di questo o quell’altro Istituto) alla diversità di comportamento relativamente a situazioni sostanzialmente identiche, al metodo utilizzato dall’Assessore per pervenire alle decisioni finali, presentando interventi su cui non si accettava discussione alcuna o apportando modifiche unilaterali e incomprensibili, relegando la funzione del Tavolo Tecnico a pura interlocuzione camuffata di democraticità per rendere possibile la legittimità di tutta l’operazione.
Alla fine l’amarezza è quello che resta, amarezza per non avere utilizzato l’opportunità della Razionalizzazione per una effettiva e concreta ridistribuzione delle scuole sul territorio, il che avrebbe ridato alle scuole stesse quella dignità e autorevolezza che ormai non viene più riconosciuta neppure dallo stesso Assessore a ciò preposto, che ha trattato tutta l’operazione con una gestione di stampo padronale ,dimenticando che la Scuola è un “Bene comune”che dà senso e valore alla formazione dei futuri cittadini, anche in una Regione come la Sicilia, in cui il primo male è il misconoscimento di diritti uguali per tutti.

In conclusione, on. Ministro, non ci resta che appellarci a Lei, affinchè intervenga per darci la possibilità di ridiscutere con l’Assessore in merito al Piano proposto ancor prima che diventi definitivo e foriero di tante ingiustizie per alunni-famiglie- lavoratori della scuola; non si può omettere, a questo punto, di ricordare le ripercussioni che tale Piano avrà sugli organici e sull’assetto delle Istituzioni scolastiche, comportando grossi sconvolgimenti all’interno delle stesse ,che saranno fin da subito impegnate con graduatorie-Nulla Osta su iscrizioni già effettuate-contenzioso ecc.
Tutto ciò non giova alla Scuola, che ha invece bisogno di maggiore attenzione da parte di tutti.

Con l’auspicio che le Osservazioni e le Proposte suddette possano trovare spazio in una rivisitazione della proposta di Piano provinciale prevista dalla S.V. la scrivente porge cordiali saluti

Messina, 20.02.2012
La Segretaria Generale territoriale
Laura Rosa Fleres




Al Sig. Ministro del Miur
Prof. Francesco Profumo
V.le Trastevere ROMA
Al Direttore generale Istruzione
Dott. Luciano Chiappetta
MIUR-ROMA
All’Ass. reg.le Istruzione
Prof. Mario Centorrino
V.le Ausonia PALERMO
Al Direttore Generale
U.S.R. SICILIA
Dott.ssa Maria Luisa Altomonte
Al Dirigente A.T. 14 MESSINA
Dott. Emilio Grasso
Al Dirigente gen.le
Assessorato Istruzione e F.P.
Dott. Ludovico Albert
Al Dirigente Responsabile
Dipartimento P.I.
Dott.ssa Anna Buttafuoco
Al Segretario gen.le naz.le
Francesco Scrima
CISL SCUOLA- ROMA
Al Segretario reg.le
Angelo Prizzi
CISL SCUOLA PALERMO
Al Segretario gen.le
Tonino Genovese
UST CISL MESSINA

Commenti