Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

L’INCURIA NEMICA DELL’UOMO E DEL TERRITORIO, SEMINARIO DI SEL A GIOIOSA MAREA

Gioiosa Marea (Me), 25 Febbraio 2012 – Si è tenuto ieri nell’Auditorium Comunale «F. Borà» di Gioiosa il convegno pubblico dal titolo “Dall’incuria alla cura del territorio”, con la partecipazione dell’ On. Valerio Calzolaio, già sottosegretario di Stato all’Ambiente.
Il seminario è stato aperto dal coordinatore provinciale di Sel Nebrodi (Sinistra Ecologia e Libertà), Salvatore Chiofalo,
il quale ha fatto una panoramica ‘micidiale’ delle fragilità idrogeologiche del territorio della provincia di Messina, ricordando gli eventi drammatici e le calamità naturali e ‘innaturali’, come la tragedia del Rifugio del Falco, in territorio di Patti, quando in un incendio, nel mese di agosto 2007, persero la vita 6 persone: tra queste un noto sindacalista della Cgil, Matteo Cucinotta.

Da Giampilieri a Scaletta Zanclea, da San Fratello a Caronia, a Gioiosa Marea, Salvatore Chiofalo ha descritto la mappa delle sciagure e delle alluvioni che hanno confermato nell’incuria e nell’assenza di prevenzione le cause più devastanti degli accadimenti e del rischio idrogeologico.

“Non abbiamo scelto Gioiosa Marea come sede di questo convegno con il pallottoliere - ha detto Chiofalo - ma perché il suo territorio è storicamente interessato da precarietà di natura idrogeologica che si sono manifestate piuttosto pesantemente con le frane che, specie negli ultimi anni, hanno costretto questa cittadina all’isolamento, per l’interruzione della strada statale 113. Ciò – ha proseguito Chiofalo – è il segnale eloquente di una politica della prevenzione assente pure in questo territorio, come nel resto della provincia di Messina. E il nostro vuole essere l’ennesimo appello all’inversione di tendenza, per porre fine alla politica degli interventi di emergenza, costosi e mai risolutivi."

L’on. Valerio Calzolaio, già sottosegretario di Stato e consulente del segretariato della Convenzione Onu per la lotta alla siccità e alla desertificazione, ha indicato nella mancanza di una politica della prevenzione, unitamente alle mutazioni climatiche in atto, una delle principali cause del dissesto e del rischio, “che in questa provincia e nei Nebrodi – ha detto l’ex deputato DS – è elevato e manifesto, proprio nei disastrosi eventi ricordati da Salvatore Chiofalo”.

Calzolaio ha fatto carico ai governi che si sono succeduti negli ultimi 10 anni di avere abbandonato il territorio alla politica dell’emergenza, una cultura da debellare e cancellare, per fare spazio alla cultura della prevenzione e della cura del territorio, attraverso una seria azione di monitoraggio, moderna e competente.

Numeroso il pubblico presente, comprese le associazioni ambientaliste, i rappresentanti delle istituzioni e alcuni candidati alla carica di sindaco di Gioiosa Marea, cui l’on. Calzolaio si è direttamente rivolto perché includano nei loro programmi elettorali la cura del territorio e la prevenzione in una forma compiuta e sempre meglio rispondente alle emergenze del territorio.

Vivace e bene animato il dibattito, cui hanno preso parte molti rappresentanti del mondo ambientalista, tra cui il prof. Paolo Buzzanca, già deputato regionale in Sardegna e il direttore di Legambiente Salvatore Granata.

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