Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

MORTO A MESSINA NEL CARCERE DI GAZZI IL BOSS PECORARO

Messina, 08/02/2012 - E' morto nel carcere di Gazzi a Messina il boss palermitano Nicolò Pecoraro, stroncato da un infarto fulminante nella cella del carcere di Gazzi, dove era rinchiuso. E' morto cosi' il membro della famiglia mafiosa palermitana di Borgo Vecchio. Nicolo' Pecoraro era ritenuto il boss del quartiere di Borgo Vecchio e stava scontando nel carcere messinese una pena definitiva. Pecoraro era ancora al centro di un caso insoluto: quello dell'omicidio di Davide Romano, uno dei cinque morti di mafia dello scorso anno a Palermo, trovato incaprettato - secondo uno dei macabri rituali della mafia - dentro il bagagliaio di una Fiat Uno.
In effetti, con riferimento al caso Romano, sembra non sia stata la pistola di Nicolò Pecoraro ad uccidere Davide Romano: è quanto emerso dagli esami balistici effettuati sulle armi trovate in possesso di Pecoraro, fermato la stessa notte in cui Romano venne ucciso. Ciò non esclude però che Pecoraro, 68 anni all'epoca dei fatti, con precedenti per vari fatti di sangue, non abbia preso parte al delitto. Assieme a Pecoraro - infatti - quella notte vi erano altre due persone, che sono riuscite a far perdere le proprie tracce. Proprio su queste tre persone si sono concentrate le attenzioni degli investigatori coordinati dai pm Marcello Viola, Fabiola Furnari e Roberta Buzzolani.

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