Gioiosa Marea: «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», una rete di collaborazione tra le Associazioni Pro Loco

I l 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di  Scienze del turismo, della cultura e d'impresa  presso l'Università di Messina. Coinvolti, oltre alle Associazioni Pro Loco territoriali, i protagonisti della filiera turistica. Gioiosa Marea, 10 luglio 2025 -  Lo scorso 8 luglio 2025, presso il Circolo Roma di Gioiosa Marea si è svolto il 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea con l'intento di creare una rete di collaborazione e sinergia tra le Associazioni Pro Loco aps di prossimità. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di Scienze del turismo, della cultura e d'impresa presso l'Università di Messina e riconosciuto esperto di turismo, che ha illustrato...

MORTO A MESSINA NEL CARCERE DI GAZZI IL BOSS PECORARO

Messina, 08/02/2012 - E' morto nel carcere di Gazzi a Messina il boss palermitano Nicolò Pecoraro, stroncato da un infarto fulminante nella cella del carcere di Gazzi, dove era rinchiuso. E' morto cosi' il membro della famiglia mafiosa palermitana di Borgo Vecchio. Nicolo' Pecoraro era ritenuto il boss del quartiere di Borgo Vecchio e stava scontando nel carcere messinese una pena definitiva. Pecoraro era ancora al centro di un caso insoluto: quello dell'omicidio di Davide Romano, uno dei cinque morti di mafia dello scorso anno a Palermo, trovato incaprettato - secondo uno dei macabri rituali della mafia - dentro il bagagliaio di una Fiat Uno.
In effetti, con riferimento al caso Romano, sembra non sia stata la pistola di Nicolò Pecoraro ad uccidere Davide Romano: è quanto emerso dagli esami balistici effettuati sulle armi trovate in possesso di Pecoraro, fermato la stessa notte in cui Romano venne ucciso. Ciò non esclude però che Pecoraro, 68 anni all'epoca dei fatti, con precedenti per vari fatti di sangue, non abbia preso parte al delitto. Assieme a Pecoraro - infatti - quella notte vi erano altre due persone, che sono riuscite a far perdere le proprie tracce. Proprio su queste tre persone si sono concentrate le attenzioni degli investigatori coordinati dai pm Marcello Viola, Fabiola Furnari e Roberta Buzzolani.

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