Aeroitalia e Aerolinee Siciliane: salta l'accordo per costi raddoppiati e licenza mancante

Salta l’accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane. Accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane risolto per costi raddoppiati e licenza mancante  Catania, 24 aprile 2024 – Accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane risolto per costi raddoppiati e licenza mancante. In data odierna è stato risolto l’accordo preliminare tra Aeroitalia e AerolineeSiciliane. Il Presidente Dott. Giacomo Guasone comunica che il MOU tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane si è concluso negativamente.   “A tutt’oggi, - dichiara il dr.Guasone, - la società Air Connect, oggetto dell’accordo, non è stata risanata e le richieste economiche per l’acquisizione della stessa sono state raddoppiate. L’aumento della richiesta insieme alla mancata riattivazione della licenza di volo e la conseguente perdita della stagione rendono impossibile l’investimento."

MORTO A MESSINA NEL CARCERE DI GAZZI IL BOSS PECORARO

Messina, 08/02/2012 - E' morto nel carcere di Gazzi a Messina il boss palermitano Nicolò Pecoraro, stroncato da un infarto fulminante nella cella del carcere di Gazzi, dove era rinchiuso. E' morto cosi' il membro della famiglia mafiosa palermitana di Borgo Vecchio. Nicolo' Pecoraro era ritenuto il boss del quartiere di Borgo Vecchio e stava scontando nel carcere messinese una pena definitiva. Pecoraro era ancora al centro di un caso insoluto: quello dell'omicidio di Davide Romano, uno dei cinque morti di mafia dello scorso anno a Palermo, trovato incaprettato - secondo uno dei macabri rituali della mafia - dentro il bagagliaio di una Fiat Uno.
In effetti, con riferimento al caso Romano, sembra non sia stata la pistola di Nicolò Pecoraro ad uccidere Davide Romano: è quanto emerso dagli esami balistici effettuati sulle armi trovate in possesso di Pecoraro, fermato la stessa notte in cui Romano venne ucciso. Ciò non esclude però che Pecoraro, 68 anni all'epoca dei fatti, con precedenti per vari fatti di sangue, non abbia preso parte al delitto. Assieme a Pecoraro - infatti - quella notte vi erano altre due persone, che sono riuscite a far perdere le proprie tracce. Proprio su queste tre persone si sono concentrate le attenzioni degli investigatori coordinati dai pm Marcello Viola, Fabiola Furnari e Roberta Buzzolani.

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