Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

UTE LEMPER, LUNGHI MINUTI DI APPLAUSI AL VITTORIO EMANUELE DI MESSINA

Ottima prestazione dell’Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele, diretta da Carlo Palleschi. Si replica stasera (sabato 25) e domani (domenica 26)

Messina, 25/02/2012 - Un successo di quelli da incorniciare nella storia dell’Ente Teatro di Messina. Lunghi minuti di applausi, con grida di brava: così si è concluso ieri (venerdì 24) il primo dei tre concerti di Ute Lemper. Un successo che, insieme alla grande star internazionale, ha accomunato l’Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele, diretta dal maestro Carlo Palleschi, davvero all’altezza delle sue migliori prestazioni. Adesso si replica: oggi, sabato 25 alle ore 21, e domani, domenica 26, alle ore 17,30.
Ute Lemper si è presentata a Messina con un programma di musiche famose, accattivanti, che spaziano da Georges Gershwin ad Astor Piazzolla. da Kurt Weill a Jacques Brel e altri grandi autori, con alcuni grandi successi di Edith Piaf quali "Milord" (con cui ha aperto il concerto) e "La vie en rose". Ma l’esecuzione non è stata per nulla tradizionale: l’artista ha personalizzato ogni canzone, sfruttando la sua enorme varietà timbrica, quella che ne ha fatto un’autentica stella del panorama mondiale. Se, infatti, “Cabaret” o “Moondance” o le composizioni di Gershwin sono state inevitabilmente trascinanti, se le composizioni di Piazzolla sono state altrettando inevitabilmente intriganti, va detto – per fare un esempio - che “Padam”, l’originale creazione di Contet con le sue particolarissime “dissonanze melodiche”, ha esaltato il talento dell’artista tedesca. Un’esecuzione, questa, che ha messo in rilievo anche l’alto livello dell’Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele. Un programma, insomma, di quelli che lasciano il segno in chi ascolta, un concerto ricco di emozioni.

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