Denunce medico del Civico di Palermo: di enorme gravità, approfondire le indagini

Denunce medico del Civico di Palermo, M5S chiede invio ispettori e audizioni in commissione Ars  7 mag 2025 - "Quanto denunciato dal dottore Francesco Caronia, in servizio presso il reparto di Chirurgia toracica dell'ospedale Civico di Palermo, e portato a conoscenza dell'opinione pubblica grazie all'operato del collega Ismaele La Vardera, è di enorme gravità e meritevole di essere immediatamente attenzionato dall'assessore alla Sanità, cui chiediamo celeri ed approfondite indagini”. Lo afferma il capogruppo del M5S all'Ars Antonio De Luca “Intanto - continua De Luca - chiederò al presidente della commissione Salute Laccoto di audire in separata sede il dottor Caronia e il primario di Chirurgia toracica Damiano Librizzi”.

ASP 5, LA SANITA’ MESSINESE HA BISOGNO DI UN DIRETTORE GENERALE A TEMPO PIENO

CGIL, CISL E UIL SCETTICI SUI METODI DI COMPORTAMENTO DEL COMMISSARIO POLI DOPO L’INCONTRO DI OGGI CON LA DEPUTAZIONE POLITICA CHE HA LASCIATO FUORI SINDACATI E FORZE SOCIALI

Messina, 16 marzo ’12 - “Il riordino della Sanità messinese

viene decisa al tavolo della politica e non con il confronto e le proposte della conferenza dei sindaci e con le forze sociali e sindacali”. E’ critica la posizione di Cgil, Cisl e Uil messinesi e delle Federazioni del Pubblico Impiego e dei Medici dopo l’incontro che si è tenuto oggi a Palazzo Geraci con tutta la deputazione politica messinese nazionale e regionale.

Per Cgil, Cisl e Uil un “modo nuovo di fare concertazione che il dott. Poli, commissario straordinario e manager del Cannizzaro di Catania prossimo ad occupare qualche scrivania dell’Assessorato Regionale alla Sanità, ha pensato bene di inaugurare. Purtroppo ci sembra di registrare che ancora una volta si scherza con la salute e si dà sfogo alle istanze della politica visto che il Commissario non ha avvertito l’esigenza di incontrarsi con il sindacato confederale, malgrado le reiterate istanze e i diversi solleciti. Si preoccupa, piuttosto, di inaugurare fantomatici PTA, presenti solo sulla carta, o visitare solo alcuni Presidi Ospedalieri senza tener conto delle specificità e peculiarità del territorio”.

Secondo i tre sindacati questo è un modo di gestire la cosa pubblica che non può essere assolutamente accettato e il Governatore Lombardo e l’assessore Russo, che hanno ormai preso il gusto di nominare commissari e elargire doppi incarichi, devono prendere posizione.

“L’ASP di Messina – sostengono Cgil, Cisl e Uil - con il suo vasto territorio non può essere retta da un Commissario a Messina solo part-time. L’incarico del dott. Poli è quello di risanare il bilancio dell’Azienda e per fare ciò ha pensato di nominare dei consulenti esterni o di utilizzare professionalità del Cannizzaro. Come dire che quelli di Messina non ne hanno le capacità”.

Per Cgil, Cisl e Uil è encomiabile che a Taormina si sia dato vita al Centro Cardiologico Pediatrico del Mediterraneo gestito dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. “Ma il progetto – ricordano - ha un costo di gestione di 7 milioni e 800 mila euro per i primi due anni e di 8 milioni e 300 mila euro per gli anni successivi e un finanziamento della Regione Sicilia a favore dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di 4 milioni e 800 mila euro per i primi due anni e di 5 milioni e 300 mila euro per i successivi tre anni”.

Secondo i sindacalisti la stessa convenzione tra l’ASP e la Fondazione Maugeri con la quale si affida la gestione dell’Unità di Neuro-riabilitazione Intensiva di presso l’Ospedale SS. Salvatore di Mistretta è un’altra questione che va affrontata “per sapere se queste scelte operate dalla Regione ma anche dall’ASP messinese sono mirate a garantire e innalzare la qualità dei servizi, a garantire occupazione e nel contempo a realizzare risparmi e contenimento della spesa pubblica”.

Ma la posizione di Cgil, Cisl e Uil è chiara ed è quella che “questo Commissario debba essere rimosso e sostituito con un vero Direttore Generale che riorganizzi veramente e seriamente i servizi in tutto il territorio messinese. I sindacati condividono la necessità di un rientro della spesa sanitaria siciliana ma certamente non consentirà che ancora si giochi con i cittadini e con una collettività bisognevole di assistenza e cure”.

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