Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

DON LUIGI CIOTTI: CAPO D’ORLANDO INCONTRA IL PRESIDENTE DI “LIBERA”

Don Luigi Ciotti,  il Presidente Nazionale di “Libera”  incontra Capo d’Orlando 
Capo d’Orlando (Me), 18/04/2012 - Si è concluso con successo il convegno organizzato lunedì 16 aprile dall’Associazione Commercianti e Imprenditori Orlandini (ACIO) che ha avuto il piacere di ospitare il Presidente Nazionale di “Libera” don Luigi Ciotti.
Una sala gremita in ogni ordine di posto quella del Cristo Re a Capo d’Orlando che è stata la location del secondo e ultimo appuntamento del sacerdote veneto che ha in questi anni, inferto duri colpi alla criminalità organizzata.
I presenti hanno calorosamente salutato l’arrivo del Presidente di “Libera” e del Presidente Onorario della FAI Dott. Tano Grasso, primo presidente dell’ACIO. Ha introdotto Tano Grasso, rimarcando la forte vicinanza e il rapporto di collaborazione con l’associazione di Don Ciotti, ricordando quel pezzo di storia che 21 anni fa portò alcuni imprenditori orlandini e santagatesi a denunciare i propri estortori.

Dal canto suo Don Ciotti ha lodato il fattivo contributo che il movimento antiracket, ormai espansosi a macchia d’olio in tutta Italia, sia di supporto per le realtà commerciali ed imprenditoriali d’Italia. Il sacerdote ha iniziato la sua riflessione criticando, anzitutto, se stesso e l’operato di alcune associazioni antimafia che, spesso, dimenticando il senso del proprio operato, dedito alla tutela dei diritti dei cittadini, iniziano a peccare di presunzione con atti di protagonismo controproducenti. “Non è il singolo a vincere… ma il noi!” Ed è proprio da queste parole che il sacerdote ha voluto strutturare il suo intervento di 90 minuti circa, rimarcando fortemente il senso dell’associazionismo in Italia che può diventare forte solo se troverà la forza di unirsi. Ha sottolineato l’importanza della libertà di pensiero, di parola e di espressione.

“Io sono un sacerdote e, come tu mi insegni (rivolgendosi all’arciprete orlandino P. Nello Triscari), il nostro mandato si fonda su due pilastri importanti: il Vangelo e la Costituzione Italiana. La religione deve essere vissuta in altri mondi. Basta baci e bacetti alla Madonna e a tutti i Santi. Non è così che si espieranno i peccati, ma sporcandosi le mani. Ognuno ha la sua missione e la missione di noi sacerdoti è quella di sporcarci le mani” Ha poi voluto ricordare due grandi figure ispiratrici della sua vita: Enrico Berlinguer e Giovanni Poalo II.

“Sono due persone – dice Don Ciotti – che ci hanno saputo insegnare cos’è la libertà a prescindere da tutto” Un applauso lungo e intenso ha segnato la fine dell’intervento di Don Ciotti che ha avuto il piacere di intrattenersi per qualche momento con alcuni tra i presenti. La manifestazione, organizzata assieme alla Parrocchia orlandina e al movimento “Non stare a guardare”, ha di certo segnato una pagina importante per Capo d’Orlando tutta. Soddisfatto il presidente dell’ACIO Enzo Mammana che ha voluto sottolineare, nella mattinata, quanto sia importante continuare a credere nell’associazionismo per vincere assieme. Ha sottolineato Don Ciotti, che in mattinata ha incontrato le scuole di Capo d’Orlando al Rosso di San Secondo e alcune classi di Tortorici, che “le scuole devono essere protagoniste di queste iniziative, perché è solo dai giovani che può partire il cambiamento”.

Una lezione per tanti, per tutti. Tra i presenti il Capitano dell’arma dei Carabinieri David Pirrera, il commissario di Polizia dott. Bruno Giuliano e il tenente della guardia di finanza Salvatore Musumeci, il presidente della Camera di Commercio dott. Nino Messina. Presenti in sala anche i presidenti delle associazioni antiracket di Brolo, Sant’Agata di Militello e Milazzo, rispettivamente con Carmelo Ioppolo, Giuseppe Foti e Francesco Arcadi. L’Avis di Capo d’Orlando con il presidente Giuseppe Parrino e l’ass. “Peppino Impastato” di Brolo con il direttivo al gran completo.

Giuseppe Scaffidi

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