Il pari del CUS Messina al 54’ fa scoppiare l’inutile ira degli etnei che, con tre espulsioni definitive e due temporanee, restano in soli sei atleti in campo. La coppia arbitrale fischia, quindi, la fine anticipata del match
Messina, 23.04.2012 - Finale inatteso, al Dusmet di Catania, nel match tra San Pietro Clarenza e Cus Messina, con i padroni di casa che, dopo le ripetute proteste, restano in sei uomini e la coppia arbitrale decreta la fine anticipata dell’incontro. Fino al 54’ si era assistito a una gara molto corretta e a una ottima prestazione degli etnei, mentre i cussini, scesi in campo con una formazione largamente rimaneggiata, non riescono a esprimersi al meglio. Dopo un primo tempo senza reti, ma con molte insidie per la porta di Mangano, il San Pietro Clarenza trova il vantaggio al 43’ con una bella girata al volo di drive di rovescio di Bandieramonte.

La gara, già difficile per la squadra peloritana, si complica ancora di più e solo le indicazioni e le mosse tattiche di mister Spignolo riescono a scuotere i cussini. Il tecnico sposta Gigi Spignolo sulla corsia destra e inserisce un altro attaccante, il giovanissimo Ciccio Curreli per Luca Maesano. La manovra diventa subito più efficace e, per due volte, i messinesi sfiorano il pareggio con Spignolo e Federico Cardella.
Si arriva, quindi, al momento cruciale del match: al 54’, in un’azione convulsa in area catanese, Fresta sanziona con un corto un tocco di piede, ma Cardella, non avvedendosi della decisione arbitrale, gira in porta segnando la rete che viene giustamente annullata. Tra la squadra etnea cresce un incomprensibile nervosismo nei confronti sia del giocatore messinese che della coppia arbitrale che, per calmare gli animi, distribuisce cartellini gialli dall’una e dall’altra parte (due espulsioni temporanee per i locali e tre per gli ospiti) e anche uno rosso per i padroni di casa. Si riprende con le squadre in 8 uomini e con un angolo corto in favore dei cussini, che trovano il pari con un push forte e preciso all’incrocio dei pali di Gigi Spignolo. La rete scatena altre proteste etnee nei confronti del signor Fresta per un corto giudicato dubbio: l’arbitro non può fare altro che espellere altri due atleti del San Pietro Clarenza, che resta così con soli sei uomini in campo, numero insufficiente per continuare il match.
Lo stesso Fresta, quindi, al 55’ chiude la gara sul risultato di 1-1 e che sarà trasformato in uno 0-3 per il Cus Messina. Tre punti che permettono ai peloritani di conservare il primato in classifica, sempre in compagnia dell’HC Raccomandata, che batte facilmente (0-6) il fanalino di coda GS Onarmo.
SP CLARENZA: Di Franco, Biondo, Genovese, Parisi, Fonte, Cosentino, Bandieramonte, Amato, Foti, Marsiano, Leo. A disposizione: Maugeri, Arena. All.: Peppe Bandieramonte.
CUS MESSINA: Mangano, Saccà, Sergi, Spignolo L., Calabrese, Intersimone D., Cardella, Intersimone F., Maesano, Spignolo A., Subba. A disposizione: D’Andrea F., Curreli. All.: Antonio Spignolo.
ARBITRI: Fresta e Edris di Catania.
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