Ponte sullo Stretto: "Roma ci restituisca il miliardo e 300 milioni di fondi FSC scippati ai siciliani"

Di Paola (M5S): Risorse per il ponte siano restituite ai siciliani. Il definanziamento da 3 miliardi proposto a Roma dalla destra di Meloni, Salvini e Schifani che coinvolge il progetto del ponte sullo Stretto rilancia quanto diciamo da sempre: Roma ci restituisca il miliardo e 300 milioni di fondi FSC scippati ai siciliani per un ponte di propaganda. Tali fondi devono essere destinati ad opere necessarie alla nostra regione, quali strade, scuole e ospedali.  Palermo 16 dicembre 2025  - “Altro che ponte di propaganda, ridateci gli 1,3 miliardi di fondi FSC. Il definanziamento da 3 miliardi proposto a Roma dalla destra di Meloni, Salvini e Schifani che coinvolge il progetto del ponte sullo Stretto rilancia quanto diciamo da sempre, anche con una mozione del novembre scorso: Roma ci restituisca il miliardo e 300 milioni di fondi FSC scippati ai siciliani per un ponte di propaganda. Tali fondi devono essere destinati ad opere necessarie alla nostra regione, quali strade, scu...

MILAZZO: PATTO DI STABILITÀ, SEDICI CONSIGLIERI CONTESTANO LA CERTIFICAZIONE

Milazzo, 24/04/2012 - Sedici consiglieri comunali (Andaloro, Napoli Santo, Cusumano, Doddo, Mellina, Maisano, De Luca, Alesci, Di Bella, Busacca, Formica, Saraò Orazio, Saraò Santi Michele, Materia, Scicolone e De Gaetano)
hanno sottoscritto un documento nel quale contestano la certificazione inviata al Ministero delle Finanze da parte del Comune relativa al Patto di stabilità interno 2011.

A detta dei consiglieri la certificazione sarebbe stata trasmessa “in modo difforme a quanto previsto dalla legge, in quanto non sottoscritta dal Collegio dei Revisori dei conti, ma solo dal presi-dente di questo organo.
“Considerato che il decreto ministeriale 9 marzo 2012 – scrivono ancora i consiglieri – prevede che i Comuni che non provvedono ad inviare la certificazione nei modi e nei tempi fissato il 31 marzo (termine perentorio), sono considerati inadempienti al patto di stabilità 2011, e che tale circostanza determina una serie di sanzioni (riduzione di assegnazione del fondo perequativo, riduzio-ne degli impegni di spesa corrente, divieto di ricorrere ad indebitamento per investimenti, riduzione del 30 per cento dell’indennità di funzione e dei gettoni di presenza, divieto di procedere ad assunzione di personale), chiediamo che si faccia chiarezza, attraverso una convocazione straordinaria ed urgente del consiglio comunale, facendo carico al Presidente di convocare il ragioniere generale titolare ed il collegio dei revisori dei conti”.

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