Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

BASTA SERIT! 100 CROCI DAVANTI ALLA SEDE DI CORSO SICILIA A CATANIA

Ne ha parlato questo pomeriggio Aldo Forbice a 'Zapping', la trasmissione quotidiana di Radio1. La notizia riguarda i suicidi riconducibili alla crisi economica in atto in Italia (e in Sicilia) dove numerosi suicidi stanno turbando profondamente le coscienze dei cittadini italiani, suscitando un dibattito drammatico e controverso, di differente interpretazione perfino nelle considerazioni di psichiatri come Paolo Crepet, per il quale una cartella delle tasse non pagate non può essere di per sè causa di suicidio e il prestigioso prof. Nicola Sorrentino, favorevole alla presa in carico degli esiti negativi che le cartelle Equitalia o Serit possono avere sul destino soggettivo di persone che si ritengono vessate dalle esose richieste degli enti di riscossione
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Catania, 16 maggio 2012 - Stamattina i ragazzi dello Spazio Libero Cervantes hanno deposto davanti alla sede della Serit in C.so Sicilia a Catania più di 100 croci con i nomi delle persone che dall’inizio del 2012 si sono suicidate a causa della crisi. «Riteniamo sia doveroso… – spiega Francesco, portavoce dello Spazio Libero Cervantes- pagare i debiti nei confronti dello Stato. Ma un sistema esattoriale come quello della Serit, Equitalia nel resto del territorio, è ingiusto, vessatorio e oltre i confini della legalità». «Per questo – continua il portavoce- abbiamo inaugurato con questa iniziativa shock una campagna contro la Serit. Non è nel nostro stile lanciare provocazioni, come molti fanno, senza proporre soluzioni.

Lo Stato non può scaricare sulle spalle dei contribuenti in maniera così iniqua il tentativo di uscire da una crisi, causata da politici corrotti e frutto del signoraggio bancario, vessandoli con pignoramento dei beni strumentali per le aziende ed ipotecando immobili di pensionati con reddito minimo». In sintonia con alcune associazioni di consumatori e con un pool di tecnici il Cervantes inaugurerà uno sportello amico per coloro che sono sottoposti ingiustamente alle cartelle esattoriali della Serit.

Lo sportello fa parte di un’iniziativa più ampia che prevede la convocazione di un forum di associazioni e cittadini che si adopereranno per chiedere al Comune di riappropriarsi del diritto di riscossione come avviene in molti comuni italiani.

«Le nostre richieste - conclude Francesco - al Comune sono chiare: disdetta del contratto con la Serit, creazione di un pool di giovani avvocati (attraverso un bando in sinergia con la facoltà di giurisprudenza a tariffa standard) per il recupero crediti, riscossione diretta con umanizzazione del rapporto comune/cittadino, compensazione dei debiti per le aziende che vantano crediti nei confronti del comune, convenzione con la Posta (come nel caso del comune di Bologna) per accedere al microcredito per le persone in difficoltà».

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