Gioiosa Marea: «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», una rete di collaborazione tra le Associazioni Pro Loco

I l 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di  Scienze del turismo, della cultura e d'impresa  presso l'Università di Messina. Coinvolti, oltre alle Associazioni Pro Loco territoriali, i protagonisti della filiera turistica. Gioiosa Marea, 10 luglio 2025 -  Lo scorso 8 luglio 2025, presso il Circolo Roma di Gioiosa Marea si è svolto il 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea con l'intento di creare una rete di collaborazione e sinergia tra le Associazioni Pro Loco aps di prossimità. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di Scienze del turismo, della cultura e d'impresa presso l'Università di Messina e riconosciuto esperto di turismo, che ha illustrato...

MAFIA: LUMIA (PD), SUL TENTATO SUICIDIO PROVENZANO FARE CHIAREZZA, E' UNA MESSINSCENA

Palermo, 11 maggio 2012 – “Sulla notizia del tentato suicidio di Bernardo Provenzano bisogna essere molto cauti e fare chiarezza. Non vorrei che questo gesto sia l’ennesima trovata per ottenere benefici carcerari e gli arresti domiciliari. Continuo a ripeterlo: se Provenzano ha problemi di salute deve essere curato in modo adeguato, ma in carcere e sempre in regime di 41bis. I figli chiedano al padre-boss di collaborare con lo Stato. Ammettere le proprie responsabilità è l’unica strada possibile per ottenere i benefici previsti dalla legge”. Lo dice il senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della Commissione parlamentare antimafia.

“Chiunque abbia un minimo di buon senso avrà capito che il tentativo di suicidio da parte di Bernardo Provenzano nella sua cella del carcere di Parma è una messinscena”. Lo ha dichiarato l’on. Sonia Alfano, Presidente della Commissione Antimafia Europea.
“Del resto, quando nel 2010 sono andata a incontrarlo in carcere, fu lui stesso a dirmi che non aveva bisogno di nulla. Qualsiasi gesto mirato a mandare un messaggio o ad ottenere qualche beneficio, è condannabile. Il posto di Bernardo Provenzano deve essere il carcere. E se ha problemi di salute, riceverà le dovute cure. Ma deve restare in galera”.

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