Milazzo, 04/05/2012L’ing. Santi Romagnolo, 47 anni è il nuovo assessore ai Lavori Pubblici del Comune. Subentra all’ing. Mariano Bucca che aveva chiesto da tempo al sindaco di poter essere svincolato dall’incarico politico per i suoi impegni professionali.

L’ing. Romagnolo vanta una notevole esperienza nel settore degli Enti Locali. E’ stato dirigente del Comune di Milazzo, consulente del comune di Santa Lucia del Mela, responsabile dell’area tecnica del Comune di Saponara, consulente in altri Comuni del comprensorio.
In passato è stato anche assessore della giunta presieduta da Carmelo Pino con delega ai Lavori Pubblici, Servizi Manutentivi e Protezione Civile.
“L’assessore Bucca da tempo mi aveva sollecitato la sua sostituzione – afferma il sindaco Carmelo Pino - in quanto riscontrava che l’impegno politico era condizionante per la sua attività professionale. Gli ho chiesto di pazientare – e per questo lo ringrazio - per portare a compimento tutte le procedure che lui aveva seguito come parte politica. E così oggi ho proceduto alla nomina dell’ing. Romagnolo, il quale, conoscendo l’apparato tecnico-burocratico dell’Ente, potrà dare un ulteriore impulso agli impegni programmatici dell’Amministrazione”.
L’ing. Romagnolo ha già firmato l’accettazione dell’incarico e prestato giuramento davanti al segretario generale.
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In Consiglio dibattito sul Castello. Relazione dell’arch. Torre
Alla presenza del sindaco Pino, il consiglio comunale ha dibattuto sulla questione del Castello, oggetto di una mozione presentata alcune settimane addietro da alcuni esponenti politici.
Dopo la premessa del consigliere Roberto Mellina che ha sottolineato l’importanza di mettere a disposizione della collettività la cittadella fortificata quale volano per l'economia e il turismo, è stato l’arch. Ferdinando Torre, responsabile unico del procedimento a relazionare sullo stato dell’arte evidenziando che proprio qualche giorno addietro l'amministrazione comunale ha stipulato un protocollo d'intesa con la Soprintendenza ai fini dell'utilizzo del Castello. Ha quindi riferito degli interventi eseguiti negli ultimi tempi: da una variante di 800 mila euro "per riassestare una situazione che si rivelava insufficiente", a quella, non accettata però dalla Regione di 2.400.000 euro.
Parlando quindi del collaudo tecnico ha detto che sono previste ancora 2/3 visite, mentre la commissione attende ancora documentazione varia. «A collaudi completati l'amministrazione – ha aggiunto Torre – potrebbe rientrare in possesso della cittadella fortificata a fine giugno. A completamento definitivo mancherebbero: la fornitura di arredi, la cartellonistica e la pubblicazione scientifica. Ha anche riferito del decesso di un componente della commissione di collaudo, che potrebbe determinare ulteriori ritardi, viste le lungaggini per la sostituzione.
Tutte circostanze che hanno indotto il sindaco a non sbilanciarsi sulla data certa di riapertura del Castello.
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