Baarìa Film Festival, a Bagheria il primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”

BAARIA FILM FESTIVAL.  “La Sicilia e le altre isole”.  Dal 2 al 6 luglio 2025.  Tra gli ospiti i premi Oscar Giuseppe Tornatore e Danis Tanovic, gli attori Luigi Lo Cascio, Enrico Lo Verso e Alessio Vassallo, il regista e direttore della fotografia Daniele Ciprì e i registi Costanza Quatriglio, Luca Barbareschi e Aurelio Grimaldi.   23/06/2025 - Il  Baarìa Film Festival  (Bagheria, PA), primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”, ha annunciato il programma, tra opere inedite o poco note in Italia e il meglio tra le 1140 iscrizioni provenienti da tutto il mondo. In  Arcipelaghi , sezione competitiva di  lungometraggi,  figurano tre film che hanno rappresentato il loro paese agli Oscar 2025:  Old Fox  del regista taiwanese  Ya-chuan-Hsiao ,  romanzo di formazione ambientato nella Taiwan di fine anni Ottanta ,  Under the Volcano  del polacco  Damian Kocur , che segue le vicende di una fam...

“ITALIANI NELLE GUERRE D’AFRICA”, È IN LIBRERIA LA MONOGRAFIA DI ORAZIO FERRARA

Roma, 11/06/2012 - Per i tipi dell’IBN Editore di Roma, nella collana Pagine Militari, è uscita la monografia di Orazio Ferrara dal titolo “Italiani nelle guerre d’Africa”. E’ il libro del coraggio, del Beau Geste ovvero del bel gesto militare. E ce n’è per tutti. Alpini, bersaglieri, fanti, camicie nere, marò. Altro che “inadatti al combattimento” come disse malevolmente nel corso del secondo conflitto il solito supponente generale inglese. Parliamo dell’eroismo dei soldati italiani, che nelle guerre africane dalla fine dell’Ottocento al secondo conflitto mondiale, malgrado certi scriteriati capi militari e politici in un’incredibile continuità nel pressapochismo e non poche volte nell’incompetenza che lascia esterrefatti, fecero molto di più del dovere richiesto normalmente ad un combattente in guerra.

Anche le nostre truppe di colore (ascari, spahis, dubat, zaptiè) fecero la loro brava parte, e non sfigurarono affatto nella gara del valore. Si cominciò con Romolo Gessi con una vittoriosa guerra-lampo contro gli schiavisti e si terminò nei bagliori da tregenda della Tunisia in fiamme del ’43, quando i pur bravi tedeschi si arrendevano in massa, i nostri caparbiamente non mollavano.

Le pagine del libro rendono onore a eroi puri quali Romolo Gessi, Havis de Giorgi, Siro Persichelli e ai loro uomini senza nome.

Eravamo fuori tempo massimo, diranno poi i soliti storici col senno di poi. Si era al tramonto del colonialismo e noi, ingenui, andavamo in Africa. Allora però non lo sapevamo. Il bello è che non lo sapeva nessuno. Né gli inglesi e né i francesi, che difendevano con i denti i loro immensi imperi. Né gli americani, che allora non sapevano ancora di essere alla vigilia delle loro prime prove per sostituire il loro moderno, ma ben più spregiudicato imperialismo a quello anglo-francese.

E’ il Beau Geste che questo libro vuole celebrare, il bel gesto militare, che una volta abbandonata la lente deformante dell’ideologia, va ad onore del militare che l’ha compiuto e della sua nazione. Il Beau geste, ci piace sottolineare, non ha ideologia.
.......................................

A CAPO D'ORLANDO VENDESI APPARTAMENTO CENTRALE, VERO AFFARE

Commenti