Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

GIOIOSA MAREA, PUSHER SANTANGIOLESE ARRESTATO DAI CARABINIERI

Gioiosa Marea (ME), 23 agosto 2012 - Prosegue in queste ore, la capillare attività di monitoraggio dei Carabinieri della Compagnia di Patti su tutto il territorio di competenza per la prevenzione e la repressione dei reati in genere.
Tra i risultati conseguiti, specie nel contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, l’arresto di un pusher di 51 anni trovato in possesso di circa 5 grammi di sostanza stupefacente del tipo “cocaina”.

In particolare, ieri pomeriggio, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Patti, nel transitare in una strada della Frazione San Giorgio del Comune di Gioiosa Marea (ME), hanno notato un uomo, il quale, senza nessun motivo apparente, alla vista dei Carabinieri ha tentato di cambiare strada per non incappare in un controllo di polizia.
La mossa poco accorta del prevenuto, non è passata inosservata ai Carabinieri, i quali, raggiuntolo, lo hanno bloccato e sottoposto a perquisizione personale.


Nella circostanza, i militari dell’Arma hanno rinvenuto circa 5 grammi di sostanza stupefacente del tipo “cocaina” che era già suddivisa in 10 dosi, verosimilmente pronte per essere spacciate.
A quel punto, per IOPPOLO Pietro Tindaro, nato a Sant’Angelo di Brolo (ME) cl. 1960, sono scattate le manette con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Su disposizione del Magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Patti, il citato IOPPOLO Pietro Tindaro veniva condotto presso il proprio domicilio, dove permarrà in regime di arresti domiciliari, in attesa di essere giudicato nella giornata odierna nel corso dell’udienza che si terrà presso il Tribunale di Patti con rito direttissimo.

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