Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

IL PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA SI TRASFERISCE IN INDONESIA

Lo scrive Stefano Sansonetti su Italia Oggi: "Ponte sullo Stretto ma in Indonesia. In gioco un collegamento tra le isole di Giava e Sumatra La società italiana, controllata dall'Anas, adesso punta alla realizzazione di un progetto asiatico"

Italia Oggi, 23/08/2012 - Adesso non si dica che la Stretto di Messina spa è un inutile carrozzone. Già, perché la società pubblica che dal 1981 insegue inutilmente il sogno del Ponte, e che nel frattempo ha prodotto costi per circa 300 milioni di euro, sembra oggi intenzionata a darsi un altro obiettivo. Uno scopo, verrebbe da dire, che ne possa giustificare l'esistenza, soprattutto nel caso in cui si dovesse definitivamente abbandonare la realizzazione del collegamento tra Scilla e Cariddi.
Ebbene, la Stretto di Messina spa, controllata dall'Anas, sta guardando a Oriente, in particolare all'Indonesia. Qui sono già state raggiunte intese con la società Wiratman & Associates, coinvolta in un consorzio di diritto indonesiano per un piano importante: realizzare due ponti sospesi di 3.800 metri ciascuno per collegare le isole di Sumatra e Giava. Tempo fa era già stato firmato un «memorandum of understanding», ovvero un protocollo a valle del quale l'anno scorso la società pubblica italiana, guidata dall'ad Pietro Ciucci, ha presentato alcune proposte relative all'attività preparatoria del progetto base del doppio ponte indonesiano. Nel dicembre 2011, poi, il governo del paese asiatico ha reso nota la volontà di procedere alla preparazione del progetto preliminare di quello che è stato ribattezzato il «Sunda Strait Bridge».

Affidatario di questa attività è appunto risultato il consorzio al cui interno spicca la Wintaram. Quest'ultima, si apprende ora dall'ultimo bilancio depositato dalla Stretto di Messina (chiuso il 31 dicembre 2011), ha chiesto alla società di Ciucci «la conferma della volontà di collaborare come possibile partner dell'iniziativa che presenta notevoli caratteristiche di affinità con il Ponte sullo stretto di Messina e i suoi collegamenti».

Insomma, proprio quelle opere su cui a livello teorico la società italiana si esercita da trent'anni, senza risultato pratico alcuno. Perché, devono essersi chiesti Ciucci & co., non mettere a frutto tutta questa esperienza accumulata a beneficio di qualcos'altro? E così si è arrivati all'Indonesia. In sostanza l'idea è quella di coinvolgere la società pubblica nostrana in un'attività di supporto e assistenza nella redazione del progetto preliminare. Di più, perché nel bilancio si spiega che «è stato richiesto di effettuare offerte sia per il controllo della progettazione che per la successiva fase di controllo dell'attività per la realizzazione dell'investimento complessivo».

ef="http://www.italiaoggi.it/giornali/dettaglio_giornali.asp?preview=false&accessMode=FA&id=1785796&codiciTestate=1" target="_blank">(segue>>>)

Stefano Sansonetti
www.italiaoggi.it

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