Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

ROBERTO VECCHIONI A LE CIMINIERE RISPONDE BENE SUI 'COLORI DEL BUIO' E MERITA 10 E LODE!

RadioItaliaLive/VideoItaliaLiveSe la sala fosse stata più ampia si sarebbe colmata ugualmente
Catania, 22 agosto 2012 - Ieri sera grande successo a Le Ciminiere per il concerto di Roberto Vecchioni: il quarto spettacolo di musica contemporanea inserito in “Etnafest2012”  ha arricchito ulteriormente il  percorso artistico - culturale che colora la rassegna  proposta ai cittadini etnei dalla Provincia regionale di Catania.

“Un rappresentante della musica e della cultura italiana come Vecchioni, che con la sua performance ha riempito l’Anfiteatro de Le Ciminiere, estasiandone gli spettatori ed esprimendo tutto se stesso con i messaggi inequivocabili dei suoi brani, ha dato ulteriore prestigio al calendario di Etnafest2012” ha dichiarato il presidente Giuseppe Castiglione.

Il cantautore di origini partenopee che si districa tra le aule universitarie con la stessa naturalezza con cui dà vita ai propri testi, ha dato l’ennesima prova di quanto musica e poesia siano strette da una morsa che toglie il fiato.
Morsa nella quale il pubblico di ieri sera è stato dolcemente ingabbiato: i brani musicali prendevano lentamente forma sul palcoscenico dopo esser usciti fuori dai versi lirici del professore che, tentando d’introdurli, li aveva già adagiati nelle menti degli spettatori. Spettatori estasiati e invaghiti di quelle immagini prodotte dalle parole, tramutate in suoni, cullate dai sentimenti, lusingate dalla magia delle corde degli archi, dal potere dei tasti del pianoforte.

Uno spettacolo in cui lo show-man/Vecchioni ha continuamente dialogato con ogni singolo corpo presente riempiendo gli animi di melodie e lirismo, per un coinvolgimento che ha rasentato la sensazione dell’abbraccio. Atmosfera raffinata e colta solleticata dall’ironia di un uomo capace di sorridere senza imbarazzo di episodi di vita privata, sì da rendere il pubblico totalmente partecipe, sì da voler esprimere l’idea di uguaglianza ed eterogeneità. Ed è anche per questo suo spiccato lato umano che il professore, ieri sera, si è trovato in mezzo a fan di tutte le età, di fronte a persone innamorate di quella cultura musicale e sopraffina di cui Vecchioni è uno dei portabandiera italiani.

Alessandra Barbato

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