Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

SCILIPOTI (MRN): GOVERNI E CITTADINI RICATTATI DALLE BANCHE

Roma, 03/08/2012. "Le Banche hanno ricattato i Governi ponendo un out out: “o ci aumentate il tasso soglia antiusura oppure non facciamo più credito alle imprese”. Così l’On. Domenico Scilipoti, Segretario Nazionale MRN. “ E sotto la pressione delle Banche, nel precedente Governo, Tremonti aumentò i tassi soglia antiusura comportando un aggravio di 10 miliardi di euro all'anno a carico delle imprese”. “Ancora, pochi mesi fa, i banchieri dell'ABI si sono dimessi ricattando anche Monti perché venissero reintrodotte le Commissioni sugli affidamenti concessi, gravando di ulteriori 10 miliardi annui sui bilanci delle imprese italiane”.

“Dal Sole 24 Ore del 1° Agosto apprendiamo che le Banche, sia nel 2011 che nei primi mesi del 2012, registrano perdite di fatturato (flessione di ricavi) a causa della crisi (da loro peraltro provocata) ma aumentano i "margini di interesse; ciò sta a significare – sottolinea il Deputato MRN- che i signori Banchieri, oltre che i Governi, ricattano i cittadini e anche i clienti indebitati, spremendo loro più interessi senza riconoscere praticamente nulla ai risparmiatori” .
“Ormai tutti i sacrifici imposti agli Italiani finiscono nelle casse dei Banchieri e questi "galantuomini" se li bruciano giocando tra di loro a monopoli negli irti percorsi della finanza globale”.

“Ma cosa aspetta l'Eurobanchiere Draghi a smascherarli?”. “ Sollecitiamo ora l'italo banchiere Visco a mettere in riga i “galantuomini” nazionali ancora alla guida delle banche che sono “troppo grandi per poter fallire" ma che costringono i governi di turno a leggi inique sempre a danno dell'economia".

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